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www.ildialogo.org Francesco, devi incontrare le vittime dei preti pedofili!!!,La redazione del National Catholic Reporter (NCR)

Lettera aperta
Francesco, devi incontrare le vittime dei preti pedofili!!!

La redazione del National Catholic Reporter (NCR)

Traduzione di Stefania Salomone


I redattori del NCR scrivono questa lettera aperta a papa Francesco:
Caro papa Francesco,
Un caloroso saluto dal cuore degli Stati Uniti.
Noi, come molti altri, siamo davvero toccati dal tuo approccio umano e pastorale alle difficoltà della vita, con la profonda compassione che non esiti a dimostrare e con l’insistente esortazione ad uscire dalle chiese confortevoli per andare ad incontrare il resto dell’umanità, specialmente verso coloro che sono ai margini.
Sei diventato per noi un grande esempio di umiltà ed autorità genuine.
Ti renderai conto che il mondo intero pende dalle tue labbra ed ha enormi aspettative su di te. Ed è quindi in ragione di un grande senso di urgenza che ci intromettiamo nella tua pienissima agenda per sollevare la questione dello scandalo degli abusi. In una recente risposta durante un’intervista hai ammesso che l’abuso è terribile poiché lascia “ferite profonde”.
Poi hai aggiunto: “Le statistiche del fenomeno della violenza contro i bambini sono impressionanti, ma mostrano chiaramente che la stragrande maggioranza degli abusi avviene in ambienti familiari e di vicinato. La Chiesa è forse l’unica istituzione pubblica ad essersi mossa con trasparenza e responsabilità. Nessun altro ha fatto di più. Eppure è l’unica ad essere attaccata».
Queste affermazioni contengono evidenze indiscutibili, ma nascondono altrettante verità che sono state occultate fin da quando il NCR ha incominciato ad occuparsi di questo oscuro capitolo della storia della chiesa nel 1985. Rivendichiamo una certa autorevolezza su questo fronte poiché abbiamo indagato ed analizzato a lungo il tema degli scandali. In innumerevoli situazioni abbiamo sentito argomentare che gli abusi verso I bambini avvengono al di fuori della chiesa e che la chiesa ha fatto più di qualunque altra istituzione ai fini della trasparenza e della prevenzione degli abusi.
L’altro lato della stessa verità, Sua Santità, è che nessun’altra istituzione del pianeta aveva altrettanta possibilità e intenzione di coprire questi reati come ha fatto la chiesa per tanto tempo. La realtà è che, se certamente i casi di abusi su minori restano un orrore, lo scandalo maggiore è rappresentato dal fatto che molti vescovi e cardinali hanno nascosto il peccato, versato somme consistenti alle vittime per comprare il loro silenzio, tacendo ai confratelli vescovi il potenziale pericolo del trasferimento dei preti coinvolti.
La chiesa ha fatto probabilmente più che qualunque altra istituzione per definire norme e procedura atte alla prevenzione degli abusi futuri, ma d’altro canto per decenni I vertici ecclesiastici hanno negato il problema, hanno mentito a tutti coloro che erano coinvolti nei fatti impedendo, anche a caro prezzo, che emergesse la reale dimensione del problema. Nessuno di loro al momento ne ha dovuto rispondere. Oggi esistono vescovi in carica che hanno disatteso le normative stabilite dalle conferenze episcopali sulle modalità di gestione dei casi di abusi. Se la chiesa sta facendo più di qualsiasi altra istituzione per proteggere i minori è solo perché l’enorme pressione mediatica creata dalle vittime e non solo all’interno della chiesa ha preteso la verità. E i dati dimostrano che le gerarchie ecclesiastiche possono essere quanto meno poco scrupolose nell’applicazione dei nuovi standard.
Ci hai esortato ad andare ai margini e ci hai dato un chiaro esempio di ciò che intendessi. Hai inoltre posto grande attenzione al dialogo, ed è con questo spirito che affermiamo che tra i più emarginati nella chiesa ci siano le vittime degli abusi dei preti.
Parli di “ferite profonde” causate dagli abusi in ambito familiare. Queste famiglie, lo sappiamo, non saranno mai più sane. Genitori e figli non sperimenteranno più amore e fiducia profondi che una armoniosa vita familiare garantisce.
Allo stesso modo le ferite restano all’interno della chiesa, forse perfino più profonde e pericolose che in altre circostanze poiché l’abuso è perpetuato da qualcuno che si pensa rappresenti il maggiore dei beni spirituali che la comunità abbia da offrire.
Ci rendiamo conto che tu hai ben poca responsabilità rispetto a ciò che accade nella società in genere, ma all’interno della famiglia cattolica sai certamente che il tuo esempio può rappresentare un precedente significativo. Di tutti i margini del mondo che necessitano di considerazione, nessuno richiede la tua attenzione quanto coloro le cui vite sono state funestate da preti che abusano.
Hai definito papa Benedetto XVI “coraggioso” per aver aperto una strada affinché la chiesa si occupasse degli scandali degli abusi. Benedetto ha trovato quel coraggio dopo aver affrontato quella che lui stesso chiamava “la sporcizia nella chiesa” leggendo settimanalmente i dossier dei preti abusatori i cui casi gli erano stati presentati in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Inoltre, una volta papa, Benedetto ha personalmente incontrato le vittime degli abusi sessuali dei preti. Ha ascoltato le loro storie e conosciuto il loro dolore.
Papa Francesco, ti esortiamo ad incontrare le vittime degli abusi del clero.
Lo scorso anno il Giovedì Santo hai scosso ed ispirato il mondo partecipando e lavando i piedi a giovani carcerati a Roma. Ti imploriamo di volgere l’attenzione del mondo il prossimo Giovedì Santo verso la guarigione delle vittime degli abusi sessuali dei preti. Ascolta le loro storie, lava loro i piedi.
Finché questa ferita non verrà trattata con amore e comprensione – finché il pastore del mondo non sarà in grado di curarle questa orribile ingiustizia all’interno della sua stessa famiglia – la ferita continuerà a contaminare ed infettare tutte le riforme pastorali ed istituzionali a cui hai dato vita.
6 marzo 2014
La redazione del National Catholic Reporter (NCR)



Martedì 11 Marzo,2014 Ore: 10:42
 
 
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La chiesa di Papa Francesco

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