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www.ildialogo.org DONNE NELLA CHIESA: IL PAPA PARLA. QUALCUNO SPERA,da Adista Notizie n. 14 del 13/04/2013

DONNE NELLA CHIESA: IL PAPA PARLA. QUALCUNO SPERA

da Adista Notizie n. 14 del 13/04/2013

37112. CITTÀ DEL VATICANO-ADISTA. L’atteggiamento di papa Francesco verso le donne potrebbe aprire degli spazi di ripensamento da parte della Chiesa? Attualmente vige la dottrina – da ritenersi definitiva, secondo il Responsum ad Propositum Dubium del 1995 dell’allora prefetto per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger – in base alla quale la discussione sul sacerdozio femminile è chiusa per sempre, dato che la Lettera Apostolica Ordinatio sacerdotalis (1994) di Wojtyla afferma che «la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale».
«L’evento che stiamo celebrando», la risurrezione di Gesù, ha detto il papa nella catechesi del 3 aprile, è il «dentro del messaggio cristiano», «ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti». Nel racconto evangelico della risurrezione «anzitutto notiamo - sottolinea - che le prime testimoni di questo evento furono le donne». «Segue poi l’incontro con un Messaggero di Dio che annuncia: Gesù di Nazareth, il Crocifisso, non è qui, è risorto (cfr vv. 5-6). Le donne sono spinte dall’amore e sanno accogliere questo annuncio con fede: credono, e subito lo trasmettono, non lo tengono per sé, lo trasmettono. La gioia di sapere che Gesù è vivo, la speranza che riempie il cuore, non si possono contenere».
Spiega il papa che «secondo la Legge giudaica di quel tempo, le donne e i bambini non potevano rendere una testimonianza affidabile, credibile. Nei Vangeli, invece, le donne hanno un ruolo primario, fondamentale. Qui possiamo cogliere un elemento a favore della storicità della Risurrezione: se fosse un fatto inventato, nel contesto di quel tempo non sarebbe stato legato alla testimonianza delle donne. Gli evangelisti invece narrano semplicemente ciò che è avvenuto: sono le donne le prime testimoni». «E questa è un po’ la missione delle donne: delle mamme, delle donne! Dare testimonianza ai figli, ai nipotini». «Questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell’aprire le porte al Signore» (però fino ad oggi tutto domestico).
“Testimoniare”, “comunicare”, “trasmettere” il messaggio evangelico che culmina nella risurrezione: questo fanno le donne, ribadisce Francesco, nel momento fondante, e non solo, del cristianesimo. Ma non è precisamente il servizio cui sono ordinati, e per il quale sono “consacrati”, i sacerdoti? E perché lo stesso servizio non possono renderlo le donne, le prime a diffondere il messaggio di risurrezione di Gesù e la conseguente possibilità per tutta l’umanità di accedere al regno di Dio? Che Francesco intenda gettare le basi perché si possa riaprire la discussione sul sacerdozio femminile dopo l’alt imposto ad essa negli anni ’90? Una domanda ovviamente senza risposta per ora, e probabilmente destinata a rimanere tale in questo pontificato. D’altronde Bergoglio con le sue parole non sposta una virgola della dottrina tradizionale. Sposta però un po’ gli accenti. Ed egli ha idee piuttosto precise sul rapporto donna e Chiesa. In Il cielo e la terra, libro-conversazione con il rabbino argentino Abraham Skorka, pubblicato prima del Conclave e ora diffuso in italiano dal quotidiano la Repubblica, la sua stima verso “l’altra metà del cielo” si può leggere in queste righe: «Il fatto che la donna non possa esercitare il sacerdozio non significa che rivesta un ruolo meno importante dell’uomo. Anzi, secondo la nostra concezione, la Vergine Maria è superiore agli Apostoli». «La presenza femminile nella Chiesa non è emersa più di tanto perché la tentazione del maschilismo non ha lasciato spazio per rendere visibile il ruolo che spetta alle donne nella comunità». Dio solo sa cosa può succedere se ci si libera dalla tentazione, fosse pure poterne parlare. (eletta cucuzza)

Articolo tratto da
ADISTA
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Sabato 13 Aprile,2013 Ore: 18:57
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
giuseppe castellese altofonte 19/4/2013 14.01
Titolo:Papa Francesco supera femminismo e maschilismo
Sembra che Papa Francesco si muova verso la declericizzazione (laici che vogliono clericizzarsi e chierici che vogliono laicizzarsi) superando il fenomeno clericale con la opzione preferenziale verso il sacerdozio battesimale e quindi con il superamento di maschilismo e femminismo in una sola mossa. Una bella prospettiva per chi crede nella liberazione portata da Gesù.

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La chiesa di Papa Francesco

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