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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org LA CHIESA, LA "DONAZIONE DI PIETRO", E L'ASTUTA OPERAZIONE DI SAN PAOLO. Una breve nota di Federico La Sala con una riflessione di Jacques Noyer che cerca di capire perché la Pentecoste, l'eplosione dell'Amore evangelico, sia da moltissimo tempo diventata inoffensiva,

IL MESSAGGIO EVANGELICO, IL PARADOSSO ISTITUZIONALE DEL MENTITORE E LA NASCITA DEL CATTOLICESIMO COSTANTINIANO, ROMANO-IMPERIALE ...
LA CHIESA, LA "DONAZIONE DI PIETRO", E L'ASTUTA OPERAZIONE DI SAN PAOLO. Una breve nota di Federico La Sala con una riflessione di Jacques Noyer che cerca di capire perché la Pentecoste, l'eplosione dell'Amore evangelico, sia da moltissimo tempo diventata inoffensiva

(...) la forza esplosiva della Pentecoste si è addormentata e si è fatta dimenticare. Allora i cristiani sono ridiventati dei cittadini docili, dei religiosi gelosi, degli ambiziosi di potere. Del vulcano, resta solo la lava raffreddata che è fiera di servire da concime alla terra (...)


PAOLO DI TARSO, L’ASTUTO APOSTOLO DELLA GRAZIA ("CHARIS") E DELL’ AMORE ("CHARITAS") E LA NASCITA DEL CATTOLICESIMO-ROMANO! UNA NOTA di  Federico La Sala *

 

      • (...) non equivochiamo! Qui non siamo sulla via di Damasco, nel senso e nella direzione di Paolo di Tarso, del Papa, e della Gerarchia Cattolico-Romana: “[... ] noi non siamo più sotto un pedagogo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Galati: 3, 25-28).
        -  Nella presa di distanza, nel porsi sopra tutti e tutte, e nell’arrogarsi il potere di tutoraggio da parte di Paolo, in questo passaggio dal noi siamo al voi siete, l’inizio di una storia di sterminate conseguenze, che ha toccato tutti e tutte. Il persecutore accanito dei cristiani, “conquistato da Gesù Cristo”, si pente - a modo suo - e si mette a “correre per conquistarlo” (Filippesi: 3, 12): come Platone (con tutto il carico di positivo e di negativo storico dell’operazione, come ho detto), afferra l’anima della vita evangelica degli apostoli, delle cristiane e dei cristiani, approfittando delle incertezze e dei tentennamenti di Pietro, si fa apostolo (la ‘donazione’ di Pietro) dei pagani e, da cittadino romano, la porta e consegna nelle mani di Roma. Nasce la Chiesa ... dell’Impero Romano d’Occidente (la ‘donazione’ di Costantino). La persecuzione dei cristiani, prima e degli stessi ebrei dopo deve essere portata fino ai confini della terra e fino alla fine del mondo: tutti e tutte, nella polvere, nel deserto, sotto l’occhio del Paolo di Tarso che ha conquistato l’anima di Gesù Cristo, e la sventola contro il vento come segno della sua vittoria... Tutti e tutte sulla romana croce della morte.
      • Egli, il vicario di Gesù Cristo, ha vinto: è Cristo stesso, è Dio, è il Dio del deserto... Un cristo-foro dell’imbroglio e della vergogna - con la ‘croce’ in pugno (e non piantata nella roccia del proprio cuore, come indicava Gesù) - comincia a portare la pace cattolico-romana nel mondo. Iniziano le Crociate e la Conquista. Il Dio lo vuole: tutti i popoli della Terra vanno portati nel gelo eterno - questo è il comando dei Papi e dei Concili, cioè delle massime espressioni dell’intelligenza astuta (quella del Dio di Ulisse e della vergine Atena, non del Dio di Giuseppe e di Maria) del Magistero della Chiesa, alle proprie forze armate... fino a Giovanni Paolo II, al suo cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e alla Commissione teologica internazionale, che ha preparato il documento “Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato”.
      • Uno spirito e un proposito lontano mille miglia, e mille anni prima di Cristo, da quello della “Commissione per la verità e la riconciliazione”, istituita in Sudafrica nel 1995 da Nelson Mandela, per curare e guarire le ferite del suo popolo. Il motto della Commissione bello, coraggioso, e significativo è stato ed è: “Guariamo la nostra terra”!

Si cfr.: Federico La Sala, L’enigma della Sfinge e il segreto della Piramide, Ripostes, Roma-Salerno 2001, pp.23-25. 

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La Pentecoste, un'esplosione d'Amore

di Jacques Noyer

in “www.temoignagechretien.fr” del 12 giugno 2011
(traduzione: www.finesettimana.org)


La Chiesa nasce in un'esplosione. La Chiesa è esplosione. Il vecchio mondo crolla e uno nuovo sorge dalle rovine del primo. Questo nuovo mondo, lo si chiama il Regno di Dio. Non è più il mondo in cui ciascuno si rinchiude nel proprio passato e nelle proprie frontiere, in cui ogni identità si definisce per opposizione alle altre, in cui la storia ha distribuito i ruoli e i privilegi.

Il Regno di Dio è un mondo che è accompagnato dallo sguardo di un Padre che ama tutti ugualmente i suoi figli, che non ama solo quelli belli e buoni, quelli ricchi e in buona salute, ma tutti e con più attenzione ancora il malato, il piccolo, il mascalzone.

Perché l'amore di un padre e di una madre precede le qualità e le aspetta. Non è un giudice che separa i buoni e i cattivi. È un cuore che non smette di sperare che tutti si ritrovino. Si capirebbe con difficoltà l'estensione rapida del cristianesimo, nel bacino mediterraneo e oltre se si riducesse la Pentecoste alla nascita di una piccola setta religiosa nuova. Non è una nuova religione che nasce quel giorno, è una umanità nuova dove si aboliscono le frontiere, e con esse le gerarchie, i privilegi, le nazioni e le religioni. Non è vecchia del suo passato, ma giovane della sua promessa. Ricomincia con ogni aurora. Ricomincia con ogni bambino. Ricomincia con ogni perdono.

Perché allora la nostra Chiesa ha così velocemente, pare, ricreato delle frontiere tra i cristiani e gli altri, delle leggi che giudicano i buoni e i cattivi, delle appartenenze e una religione? Perché ha sostenuto che non c'era salvezza fuori di lei, visto che non c'è niente fuori di lei, poiché lei è l'umanità salvata? Perché ha presentato il battesimo come un'entrata in una comunità con le sue leggi e i suoi riti mentre è l'uscita da tutte le appartenenze che distribuiscono ad ogni bambino tare e privilegi?

Perché? Senza dubbio molto semplicemente perché la forza esplosiva della Pentecoste si è addormentata e si è fatta dimenticare. Allora i cristiani sono ridiventati dei cittadini docili, dei religiosi gelosi, degli ambiziosi di potere. Del vulcano, resta solo la lava raffreddata che è fiera di servire da concime alla terra. E la Chiesa, ancora calda dell'esplosione d'amore da cui proviene, invita i privilegiati a chinarsi verso i poveri, cerca delle vie di tolleranza con gli altri credenti, apre
la sue porte con tutte le strategie della comunicazione moderna. Non ha dimenticato tutto, in lei dimora la promessa di un'esplosione futura.

Si potrebbe credere che l'esplosione d'Amore che è la Pentecoste sia da moltissimo tempo diventata inoffensiva. Lungo la storia, però, degli uomini e delle donne hanno buttato all'aria le tradizioni e le ovvietà per disegnare con le loro parole e con i loro gesti quel Regno di Dio che continua a rimbombare nelle profondità della nostra umanità. L'attualità stessa manifesta delle fumarole, testimoni di quel fuoco. I buoni cristiani sono in grado di riconoscere una nuova esplosione d'Amore? Niente è meno sicuro.

Perché se Paolo aveva l'audacia di pensare che nel Regno di Dio non c'era più né greco né ebreo, né schiavo né uomo libero, né uomo né donna, forse oggi aggiungerebbe, visto quello che sono diventati, né cristiano né non-cristiano. La Pentecoste non è una festa religiosa: è l'inizio di un'umanità nuova!
 
 


Lunedì 13 Giugno,2011 Ore: 10:50
 
 
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