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www.ildialogo.org UN SOLE NUOVO NELLE PIAZZE DELLA SPAGNA E DEL MONDO. "Dopo il crollo della mente viaggio verso l’esternità". Una riflessione di Gaetano Mirabella, scrittore e collaboratore del "McLuhan Program in culture and technology" di Toronto - con note,a c. di Federico La Sala

TRAMONTO DELL' "UOMO TEORETICO" (NIETZSCHE): GALASSIA INTERNET E MUTAMENTI ANTROPOLOGICI. "DEMOCRACIA REAL YA"!. IL TEMPO DELL’ESODO ...
UN SOLE NUOVO NELLE PIAZZE DELLA SPAGNA E DEL MONDO. "Dopo il crollo della mente viaggio verso l’esternità". Una riflessione di Gaetano Mirabella, scrittore e collaboratore del "McLuhan Program in culture and technology" di Toronto - con note

Dopo la rivoluzione che ha acceso nel nord Africa il desiderio di democrazia, adesso tocca a noi dirci la verità sulla falsa e malata democrazia in cui viviamo (...)


a c. di Federico La Sala

Dopo il crollo della mente viaggio verso l’esternità

 

di Gaetano Mirabella

A dieci passi prima dell’esternità, i giovani spagnoli, si sono fermati nella piazza del nuovo sole ai confini del vecchio corpo, prima di partire verso la terra della “esternità” che si sono promessi . Questi giovani fanno parte di un popolo nuovo che è in mezzo a noi. E’ un popolo senza nome, un popolo che si muove trascinando col mouse case, palazzi, strade, persone, auto, animali, reale compreso, in un movimento lento che sposta le città sotto un cielo poco probabile, sotto il quale avvertiamo che sorge, dal di dentro di noi, emergendo dal di sotto delle nostre stesse facce, un nuovo profilo che ci esalta e terrorizza al tempo stesso sciogliendo l’identità ch’eravamo, in un ritratto d’acqua.

Giovani elettrosciamani compiono questo lavoro, volontà d’acqua in corpi trasparenti sono all’opera e conducono se stessi e tutto il reale verso una terra che si sono promessi da soli.

Sono in un corpo diverso, guardano il mondo da occhi diversi, hanno una cognitività differente, anche il loro cervello e la sua chimica sono probabilmente diversi dai nostri. Sono guidati da nuovi organi che, dopo il crollo della vecchia mente, fungono da organi di risonanza e sono costituiti dai social network che hanno la funzione di costituire la mente nascente da cui raccogliere informazioni di un pensiero del “sentire”. Questi giovani non sono di destra e neanche di sinistra, sono “indignati” perché li hanno bloccati a mezz’ora di cammino dal futuro, sono incazzati e rifiutano quindi ideologie e credi politici. Intellettuali, filosofi e psicologi, brancolano nel buio e si affannano a costruire ipotesi e teorie per spiegare e capire il fenomeno.

Dopo la rivoluzione che ha acceso nel nord Africa il desiderio di democrazia, adesso tocca a noi dirci la verità sulla falsa e malata democrazia in cui viviamo. Probabilmente dalla “piazza del sole” inizierà la nostra emigrazione verso l’esternità perché, ormai sentiamo che siamo diventati clandestini a bordo di un pianeta inospitale.

I giovani di piazza del sole si sono posti l’obiettivo di uscire dal vecchio programma che ci coinvolge a livelli differenti, culturalmente e politicamente per cui ora sappiamo che abbiamo un lucchetto che va spezzato.Questi giovani sono “lo spazio che sente” e rifiutano quindi ogni etichetta e ogni apparteneza ideologica, culturale, politica. Hanno dichiarato la loro estraneità ad un sistema che vuole “prestare” loro una identità qualunque.

I giovani sono consapevoli che esiste una sorta di signoraggio identitario che (come per il signoraggio bancario) consiste in una emissione di una specialissima “moneta” che è la nostra identità. Si tratta di una identità “truccata” e provvisoria, prestata agli individui, al fine di tenere sotto controllo la vita delle persone alle quali viene “prestato” ciò che già appartiene loro ma da cui si sentono separati poiché non riconoscono più quello che riguarda il loro stesso sé.

Il progetto di mercantilizzazione e finanziarizzazione del reale, perseguito dal potere anonimo e senza volto della plutocrazia sull’esistente, si fonda su un duplice aspetto: mantenere l’impotenza (dell’uomo comune) a rendere (attiva la propria identità) ostacolando nel contempo il processo di riconoscimento che si tratta di una identità “truccata” e provvisoria. Questi nuovi esseri umani, sanno che il fine del potere è quello di tenere sotto controllo la vita delle persone alle quali viene “prestato” ciò che già appartiene loro ma da cui si sentono separati poiché non riconoscono più quello che riguarda il loro stesso sé.

Questi giovani nativi del web hanno sviluppato una sorta di pensiero del sentire che scaturisce dall’azione che le nuove tecnologie hanno avuto sulla nostra consapevolezza la quale, spostandosi sul limite esterno del corpo, ha costituito un amalgama tra il sé e l’esternità dissolvendo il vecchio “sè”. Nel mondo delle nuove tecnologie le percezioni sono veloci e il nostro “sentire” che le riceve filtrate dai social network ,le pensa come un pensiero perchè abbiamo dovuto insegnare ai nostri sensi a pensare per riconoscerci in nuove configurazioni del reale.

Questo pensiero deve essere veloce come le informazioni del mondo del web che viaggiano come spots pubblicitari. Ogni percezione conduce il nativo del web a consolidare gradualmente un neocorpo la cui vita è come un lampo perché vale solo per una volta, solo per una percezione che modifica tutto l’assetto del sistema nervoso. Passare “oltre”, passare al di là, aprire le acque del “mar Rosso” verso l’esternità promessa eludendo la nostra vecchia identità che ci segue per riagguantarci, sembra essere questa la “vocazione” profonda di questo tempo che spinge i nativi del web verso una vita “autentica” che pare rimanere impraticabile e irragiungibile.

Da qui scaturisce la scontentezza e l’impressione di non combaciare con il proprio destino esclusivo e questo induce i nativi a fuggire dall’identità come clandestini, per non incorrere nelle “persecuzioni” di eventuali tiranni. Per non farsi espropriare dal loro intento di passare il confine verso l’esternità, si fugge dal proprio nome, e ci si tutela con i neocorpi-senza-mente dei quali si va a caccia e nei quali si entra tramite una percezione più o meno profonda a seconda dell’intensità del proprio coinvolgimento. Questa diaspora moderna può valere come una riproposizione metaforica della fuga dallo stato di minorità del popolo eletto, per entrare nell’esternità promessa.

Questo è il tempo dell’esodo del sociale che è in fuga verso un luogo del sistema nervoso dove può interagire con i propri stati linguistici e mutare la rappresentazione delle sue stesse interazioni eidetiche-neuronali, il che significa paradossalmente che questo “viaggio”, è un viaggio linguistico verso una sorta di fine del linguaggio.

La società sembra voler abbandonare il luogo dove c’era la mente e gli esseri umani si trovano alla mercè di forze che li attirano da tutte le parti. L’esodo è accompagnato e guidato dall’azione dei socialnetwork che ,come organi di risonanza, indicano il cammino da fare verso i luoghi del linguaggio. E’ iniziata la grande emigrazione verso l’esternità perché tutti siamo diventati clandestini a bordo di un pianeta inospitale.

Oggi i nativi del web in questa piazza spagnola, sono ancora un poco “soggetti” e già un poco esseri umani nuovi, ma in buona parte “sono” neocorpi, o intendono diventarlo. Nel neocorpo non c’è pensiero razionale, non ci sono dubbi o incertezze: si “sa”, solamente e semplicemente: il corpo sa se ha operato la giusta scelta oppure no. In questa piazza del nuovo sole, dopo il crollo della mente, le onde del pensiero liquido lavano via l’abitudine di essere il vecchio sé neurochimico e i nativi fluttuano, scivolando dal luogo della “vecchia” ragione a quello della conoscenza silenziosa.

Permane in loro una parte della vecchia mente, per cui pensano il (vecchio) pensiero solido pur essendo anche neocorpi che non hanno mente, pensano un pensiero liquido che scaturisce dal pensiero del sentire, ovvero da un protocollo cognitivo “silenzioso” e dai sensi che hanno imparato a “pensare” una nuova realtà.

Gaetano Mirabella


Sul tema, in rete, si cfr.:

 

 

-  Dopo Copernico, l’uomo rotola dal centro verso la "X". Fine dell’"uomo teoretico": Web, Terra, e Mutamenti Antropologici. 
-  PENSIERO LIQUIDO E CROLLO DELLA MENTE. Sulle nuove frontiere della riflessione estetica, un originale saggio di Gaetano Mirabella, scrittore e collaboratore del "McLuhan Program in culture and technology" di Toronto

 

 

-  LA SCUOLA, IL WEB, E LA LEZIONE DI KANT. "SAPERE AUDE!": IL CORAGGIO DI SERVIRSI DELLA PROPRIA INTELLIGENZA E L’USCITA DALLO STATO DI MINORITA’... 
-  IL MONDO COME SCUOLA, LA FACOLTA’ DI GIUDIZIO, LA CREATIVITA’, I NATIVI DIGITALI, E L’ATTIVISMO CIECO NELLA CAVERNA DI IERI E DI OGGI. Materiali per riflettere

-  L’ART DES PONTS. HOMO PONTIFEX. Louis De Courcy e Guillaume Goubert intervistano Michel Serres. 
-  Una forte sollecitazione ad uscire dal "neolitico" e, ripartendo dal nostro presente storico, a ri-attivare l’umana (di tutti e di tutte!!!) capacità di "gettare ponti" e a riprendere il cammino "eu-ropeuo"!!!

-  L’EREDE: IL PESO DEI PADRI. UN’EREDITA’ ANCORA PENSATA ALL’OMBRA DELL’"UOMO SUPREMO" E DEL "MAGGIORASCATO". Una riflessione di Massimo Cacciari su "cosa significa ereditare il passato" 



Venerd́ 27 Maggio,2011 Ore: 18:42
 
 
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