Roma (NEV), 2 aprile 2014 - Il dibattito sul fine vita è al centro di tre iniziative che vedono impegnate le chiese protestanti di Milano, Torino e Roma. Domani a Milano il Centro culturale protestante organizza l'incontro “Etica, bioetica e fine della vita” al quale parteciperanno Ermanno Genre, docente emerito della Facoltà valdese di teologia e autore del libro “Introduzione alla bioetica” (ed. Claudiana), Marina Sozzi, autrice del libro “Sia fatta la mia volontà” (ed. Chiare lettere), e Monica Fabbri, biologa e membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Come si legge nella presentazione dell'incontro, “la società si deve assumere la responsabilità di affrontare, con l’emanazione di leggi e la promozione culturale, i gravi casi di malattie inguaribili e dolorose, nella consapevolezza che non tutti gli esseri umani sono uguali. Una società moderna deve essere in grado di indicare delle linee guida semplici e chiare per tutti i cittadini, nel rispetto della coscienza di ognuno”.

Mercoledì 9 aprile a Torino, il Centro evangelico di cultura “A. Pascal” propone “Fine vita ed eutanasia. Il dibattito in Europa”, un incontro affronta il tema dal punto di vista del dibattito promosso dalle chiese evangeliche francesi, illustrato dal pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF). All'incontro partecipano anche Luca M. Negro, direttore del settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi “Riforma”, e Luca Savarino, coordinatore della Commissione bioetica valdese.

Infine, ieri a Roma, in Campidoglio si è tenuto l’incontro “Fine vita: poter scegliere”. L’iniziativa – promossa dalla sezione romana della Consulta di bioetica e dall’Associazione “Se non ora quando? Sanità”, patrocinata dal Municipio VIII – ha chiesto l’istituzione del Registro dei testamenti biologici a Roma, così come già avvenuto a Milano e in altri comuni italiani. Dopo la lettura del messaggio del sindaco di Roma, Ignazio Marino – che si è impegnato in tal senso –, ha preso la parola il pastore valdese Antonio Adamo, il quale ha posto l’accento sul tema dell’autodeterminazione e del rispetto della dignità umana, come espressione dell’etica cristiana.

Le chiese valdesi di Milano, Torino e Roma hanno da tempo aperto un proprio sportello pubblico per la raccolta dei Testamenti biologici.