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www.ildialogo.org Grecia: Oro rubato, navi distrutte e un prestito forzoso,di Zacharias Zacharakis

Die Zeit online – 8 aprile 2015
Grecia: Oro rubato, navi distrutte e un prestito forzoso

di Zacharias Zacharakis

La Cancelliera Merkel mesi fa ha nettamente rifiutato di riconsiderare il risarcimento per le devastazioni inflitte dai suoi connazionali alla Grecia durante l'ultima guerra mondiale. Non è dello stesso avviso il Presidenre della Repubblica Federale, Joachim Gauck, che ha dichiarato recentemente alla Sueddeutsche Zeitung: "Non siamo solo persone che vivono in questa epoca ma anche i discendenti di quanti lasciarono una scia di sangue e distruzione durante la Seconda guerra mondiale. Considerare le possibilita' che possono esserci per delle riparazioni", ha osservato Gauck, "e' la cosa giusta da fare per un Paese consapevole della propria storia come il nostro". Insomma, non tutti i tedeschi sono... tedeschi.
JFPadova
(vedi "Gauck risarcimenti" in Google)

Die Zeit online – 8 aprile 2015

Grecia

Oro rubato, navi distrutte e un prestito forzoso

In seguito a un’analisi ufficiale la Grecia quantifica in 278 miliardi di euro il credito per danni di guerra causati dall’occupazione tedesca. Come ha calcolato il governo di Atene?

Zacharias Zacharakis

(Traduzione dal tedesco di José F. Padova)

http://www.zeit.de/wirtschaft/2015-04/reparationen-griechenland-deutschland-zweiter-weltkrieg-regierungsbericht

 

 

 

Come si può convertire in denaro la tragedia di una guerra? Nel settembre 2012 il Ministero delle Finanze greco istituì una commissione per fare luce su questa questione. Per mesi gli esperti della Corte dei Conti hanno raccolto migliaia di documenti. Dopo di che ebbe inizio il grande calcolo: a quanto ammontano i debiti di guerra della Germania per la Prima e la Seconda Guerra Mondiale?

Risultato: 278 miliardi di euro, un importo che il ministro delle Finanze Dimitris Mardas ha comunicato durante un dibattito al Parlamento greco nell’ottobre 2012. Il Rapporto della Commissione speciale, alla base del calcolo, non è del tutto nuovo, ma non era stato ancora pubblicato ufficialmente. Il settimanale greco To Vima ha recentemente pubblicato il documento come supplemento – con il titolo: “Di quanto ci è debitrice la Germania”.

Lo studio comprende circa 200 pagine, i danni economici sono elencati in diverse tabelle con somma finale. I greci hanno quantificato anche il ragionevole risarcimento per i 480.000 civili e i 70.000 militari uccisi e inoltre anche il pagamento per gli invalidi di guerra. L’importo allora comunicato di 107,2 miliardi di euro non è tuttavia confluito nel totale attualmente comunicato al Parlamento.

Probabilmente esso è stato escluso perché la Repubblica Federale Tedesca nel 1960 pagò un risarcimento per le vittime di guerra di 115 milioni di DM. Privati cittadini greci hanno tentato da anni di ottenere per le vie legali un indennizzo. Finora senza successo.

Come la commissione speciale ha trasformato in euro attuali i danni calcolati alla fine della guerra in dracme? Per prima cosa gli autori dello studio hanno convertito in dollari gli importi, al valore di cambio di novembre 1941. L’evoluzione del valore del dollaro nei successivi 70 anni è stata quindi ricostruita conformemente alla corresponsione degli interessi dei titoli di Debito pubblico americano a dieci anni. Alla fine la Corte dei Conti greca ha convertito gli importi da dollari a euro, secondo il valore di cambio del 9 dicembre 2014.

 

Due calcoli: una differenza di 40 miliardi

Alla fine si ottennero due diversi importi, basati su due diversi metodi di calcolo. Il primo importo è risultato dalle richieste della Grecia alla Conferenza di Parigi del 1946 e ammonta a 310 miliardi di euro. Fu aggiunto poi il valore di un prestito forzoso, non saldato, alla cui emissione il Terzo Reich aveva costretto il Governo greco durante il periodo dell’occupazione militare: 10,3 miliardi di euro.

Il risultato del secondo metodo di calcolo risulta un poco inferiore. Per ottenerlo la Commissione ha analizzato gli archivi dello Stato greco. Sono stati inclusi fra l’altro gli importi riguardanti l’oro requisito [ai privati], le monete rubate alla Banca Centrale greca e le navi distrutte o affondate. La voce più importante è costituita dai danni sofferti dalle infrastrutture. Oltre a ciò gli esperti hanno messo in conto quale danno ha subito l’economia greca per la drastica diminuzione della produzione durante il periodo dell’occupazione germanica. Alla fine gli autori giungono a 269,5 miliardi di euro. Inoltre inseriscono anche le richieste di danni ammontanti a 9,1 miliardi di euro risalenti alla Prima Guerra mondiale, che a giudizio della Commissione speciale non sono stati ancora liquidati. Quali chance abbia la Grecia di ricevere dalla Germania anche solo parzialmente questi importi è del tutto vago. Il Governo federale rifiuta categoricamente di trattare con Atene su tutto questo.

 

 

Danni in miliardi di euro:

1,085 causati dall’emissione germanica di moneta d’occupazione

4,340 per requisizioni di conti correnti e valori di privati cittadini

18,029 per rapporti commerciali bilaterali imposti dai tedeschi (clearing)

0,850 per richieste nei confronti della Repubblica Democratica Tedesca

135,543 materiali inferti alle infrastruttura distrutte

12,475 navi mercantili distrutte

10,344 derivanti dal prestito forzoso imposto dai tedeschi occupanti

33,873 indiretti per l’occupazione militare 1940-1944

53,886 per diminuzione del PIL

9,189 ex I. Guerra mondiale secondo il Piano Young del 1930

279,614

 

Detrazioni

0,619 versamenti dell’Agenzia Interalleata per le Riparazioni

0,340 indennizzi per raccolti di tabacco requisiti

0,959

 

Totale dei danni di guerra:

 

278,655 miliardi di euro



Giovedì 07 Maggio,2015 Ore: 18:33
 
 
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