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www.ildialogo.org Ucciso un responsabile della sicurezza nel campo profughi di Dadaab,di Agenzia NEV del 11 gennaio 2012

Corno d'Africa.
Ucciso un responsabile della sicurezza nel campo profughi di Dadaab

di Agenzia NEV del 11 gennaio 2012

All'emergenza carestia si somma la questione dell'incolumità di operatori umanitari e rifugiati


Roma (NEV), 11 gennaio 2012 - Mentre continua ad essere critica l'emergenza carestia nel Corno d'Africa, si fa più difficile la convivenza nei campi profughi di Dadaab, in Kenya, dove vivono quasi 500mila rifugiati. Dopo l'uccisione di un volontario della sicurezza interna e il ferimento di un altro, il problema dell'incolumità degli ospiti del campo e degli operatori che lo gestiscono si fa più pressante. “E' necessario rivedere gli standard di sicurezza”, ha dichiarato in un comunicato stampa del 2 gennaio Lennart Hernander, esponente della Federazione luterana mondiale (FLM) che con i suoi circa 60 operatori gestisce l'ospitalità e la sicurezza dei campi dell'Altro Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (ACNUR) di Dadaab. La vittima, uccisa a colpi di pistola da due sconosciuti, si chiamava Ahamed Mahmoud Mohamed ed era un ufficiale dei Gruppi per la pace e la sicurezza della comunità (CPST), organizzati dagli stessi rifugiati per mantenere l'ordine nel campo. L'attività della sicurezza interna va dal garantire il tranquillo scorrimento delle code per l'erogazione dei servizi del campo alla difesa delle persone più vulnerabili, tra cui le giovani donne. “Le nostre preghiere e i nostri pensieri si rivolgono alle famiglie delle due persone coinvolte in questi fatti violenti”, ha dichiarato Hernander che ha riportato altri fatti allarmanti come il lancio di ordigni contro posti di polizia e il ritrovamento di esplosivi lungo le strade di quello che è il campo profughi più grande del mondo. Recentemente il Kenya ha subito le incursioni dalla Somalia di militanti del gruppo islamista radicale Al Shabaab tanto da spingere lo scorso ottobre le autorità keniote a un intervento militare.

Ricordiamo che è ancora in corso la raccolta fondi a favore dell'emergenza in Corno d'Africa promossa dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). A tutt'oggi sono stati raccolti oltre 21mila euro che andranno ai progetti di Action by Churches Together (ACT) Alliance, un'agenzia umanitaria promossa dalla Federazione luterana mondiale e dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC).

Chi volesse ancora contribuire può utilizzare il conto corrente postale: n. 38016002 - IBAN: IT 54 S 07601 03200 0000 38016002, BIC/SWIFT code: BPPIITRRXXX intestato a: Federazione delle chiese evangeliche in Italia, via Firenze 38, 00184 Roma. Specificare nella causale: Corno d'Africa.



Venerd́ 13 Gennaio,2012 Ore: 20:08
 
 
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