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www.ildialogo.org SPERARE CONTRO OGNI SPERANZA,di Aldo Antonelli

SPERARE CONTRO OGNI SPERANZA

di Aldo Antonelli

«Molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: “Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?”.(….)  Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: “Forse anche voi volete andarvene?”.(Giovanni 6,60ss.)
Mi sovviene di ricordare questo passo della liturgia di domenica prossima ogni qual volta mi ritrovo a dover contare con le mani, fuori dalle grandi occasioni, la scarsa partecipazione alla vita di parrocchia ma soprattutto quando mi tocca prendere atto che i paesi sedicenti cristiani soni stati tra i più violenti e tutt’oggi sono anche tra i più lontani dal Messaggio.
Le adunate oceaniche e il “pusillus grex”…..
Le manifestazioni di popolo e la partecipazione di coscienza…
La rivendicazione di radici cristiane come contrapposizione razzista e chiusura narcisista…
E’ forse questa la vera fede?
Si trattava di una adesione effettiva alla Parola di Gesù o di una adesione al gruppo sociale di appartenenza?
Le nostre società cristiane più che vocate a “darsi come carne da mangiare” per l’altrui fame e a “versarsi come sangue” per l’altrui sete, risultano essere tra le prime rapinatrici degli altrui beni!
Linguaggio duro…
Siamo tutti irretiti in una cultura della rapina per cui le nostre stesse speranze, quelle artatamente e artificialmente indotte dalla pubblicità, non hanno nulla più di generosamente umano e di socialmente conviviale.
In tempo di crisi, poi, non solo ci viene impedito quanto imposto, nel senso che la politica proibisce ciò che la pubblicità impone, ma vengono azzoppate anche le speranze più genuinamente umane; tramite logiche subdole e capziose  si tende ad assottigliare al massimo lo spessore delle attese umane; nello stabilire una equazione tra le cose che si possono avere e ciò che si deve desiderare, in modo da mutilare l'universo dei desideri che è dentro di noi.
Ma noi cristiani, meglio, noi uomini e donne di buona volontà non vogliamo essere né schiavi della pubblicità bugiarda né vittime della politica assassina!
Vogliamo, anche se minoranza, continuare a darci e a spenderci, figli di quella Speranza che Eduardo Galeano traduceva in questi termini:
«Speriamo di poter avere il coraggio di essere soli e l'ardimento di stare insieme, perché non serve a niente un dente senza bocca, o un dito senza mano.
Speriamo di poter essere disubbidienti, ogni qualvolta riceviamo ordini che umiliano la nostra coscienza o violano il nostro buon senso.
Speriamo di poter meritare che ci chiamino pazzi, come sono state chiamate pazze le Madri di Plaza de Mayo, per commettere la pazzia di rifiutarci di dimenticare ai tempi dell'amnesia obbligatoria.
Speriamo di poter essere così cocciuti da continuare a credere, contro ogni evidenza, che vale la pena di essere uomini.
Speriamo di poter essere capaci di continuare a camminare per i cammini del vento, nonostante le cadute e i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua, dopo di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo: arrivederci.
Speriamo di poter mantenere viva la certezza che è possibile essere compatrioti e contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontà di giustizia e dalla volontà di bellezza, ovunque nascano e ovunque vivano, perché le cartine dell'anima e del tempo non hanno frontiere».
Buona domenica.



Domenica 23 Agosto,2015 Ore: 19:16
 
 
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