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XXII TEMPO ORDINARIO – 31 agosto 2014 - Commento al Vangelo
SE QUALCUNO VUOLE VENIRE DIETRO A ME, RINNEGHI SE STESSO

di p. José Maria CASTILLO

Mt 16, 21-27
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

1. Si avvicina la fine della vita di Gesù. E lo stesso Gesù inizia ad informare i discepoli di questa fine drammatica. È il primo dei tre annunci della passione (Mt 16, 21 par; 17 22-23 par). Ed è molto possibile che questo tipo di annuncio si fosse ripetuto in altri momenti, nella misura in cui si avvicinavano alla capitale. Non si tratta del fatto che Gesù aveva un potere di vaticinio per cui sapeva quello che gli sarebbe capitato nel futuro. Si tratta di qualcosa di molto più semplice ed umano. Gesù non era un ingenuo. E non viveva a margine della dura realtà che lo circondava e che viveva. Gesù quindi era cosciente del crescente distacco che si andava ampliando tra lui e i dirigenti del Tempio e della Religione ufficiale (Mt 17, 22-23; 20, 17-19).

2. Gesù ha detto ai suoi compagni che “doveva soffrire” (Mt 16,21). E questo doveva succedere a Gerusalemme. Perché “il centro” è solito sentirsi minacciato dai “margini”. Ecco perché il potere centrale vede sempre un pericolo in ciò che è marginale. Nel secolo I l’Impero contrattaccava. Attualmente lo Stato di Diritto, che dovrebbe essere il difensore della “sicurezza sociale”, con frequenza si trasforma nel gestore più efficace dell’«insicurezza sociale» (R. Castel). Un’insicurezza che colpisce i più ampi settori della cittadinanza. E che si traduce in paura ed in violenza. In tali condizioni la peggiore parte se la prendono quelli di sempre: i poveri, gli immigrati, i disoccupati, gli ammalati, i bambini ed i giovani, gli anziani….Stando così le cose, Gesù non si è chiuso la bocca. Né ha incrociato le braccia. Gesù si è messo dalla parte di tutti i minacciati. Ed ha denunciato con libertà e coraggio le sfacciataggini dei governanti che, in quel tempo, erano, al tempo stesso, religiosi e politici. Lo sconto con il potere gli è costato la vita.
3. Ma Gesù non parlava solo di “sofferenza e morte”, ma, oltre a ciò – ed insieme a questo – Gesù annunciava “resurrezione e vita”. Perché, attraverso la sofferenza e la morte di Gesù, Dio manifesterà i limiti del potere dell’élite nel controllare e castigare. Dio ha resuscitato Gesù per mostrare che, mentre l’élite politica e religiosa fa della morte la sua attività, la signoria di Dio potenzia la vita sulla morte (Warren Carter). Il problema sta nel fatto che qui non stiamo parlando di “dogmi di fede”, ma, prima di questo, stiamo parlando di “racconti che sono accaduti”. E questo è quello che a Pietro (e, in lui, agli altri apostoli) non entrava in testa. Per Pietro la Religione trionfa quando i suoi rappresentanti trionfano. Per Gesù si vince il potere con il fallimento della bontà e della tenerezza. Quando nella vita, a uno non gli resta altro appiglio che la tenerezza, è un fallito. E tuttavia questo fallimento è la forza che vince il potere e genera umanità e felicità.
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Traduzione di Lorenzo TOMMASELLI da:
- JOSE’ MARIA CASTILLO, La religión de Jesús. Comentario al Evangelio diario, CICLO A (2013-2014), Desclée De Brouwer, 2013, pp. 553-554.



Sabato 09 Agosto,2014 Ore: 20:28
 
 
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