- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (519) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org IL SEMINATORE USCI’ A SEMINARE,di p. José Maria CASTILLO

XV TEMPO ORDINARIO – 13 luglio 2014 - Commento al Vangelo
IL SEMINATORE USCI’ A SEMINARE

di p. José Maria CASTILLO

Mt 13,1-23
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

1. La parabola del seminatore è la spiegazione data da Gesù del perché la Parola di Dio non produce i frutti che sarebbe possibile aspettarsi da lei. Il fallimento dell’insegnamento religioso e della predicazione ecclesiastica è più clamoroso di quello che sicuramente pensiamo o diciamo. E qualcosa di simile si dovrebbe dire della maggioranza dei libri di teologia o spiritualità che si pubblicano di solito. Gli argomenti dei chierici ed il gergo religioso non interessano alla maggioranza della gente e non rispondono alle domande o alle necessità sentite dai cittadini. Esiste una profonda distanza ed una crescente incomunicabilità tra la Chiesa ed il popolo.
2. Stando così le cose, si può affermare che la domanda di attualità non è perché il seme non produce il suo frutto, ma perché non si semina il seme del Vangelo. Cioè, perché non si semina la Parola, ma si ripete la consueta predicazione clericale che non propone e non risponde a ciò che interessa alla gente? La risposta è dura. Ma è inevitabile. Quello che oggi preoccupa maggiormente i cittadini è la crisi economica e le sue terrificanti conseguenze. Ebbene, non è strano e persino sospetto che la Chiesa – in Italia e non solo in Italia [1] – sia una delle istituzioni che continua a conservare i suoi privilegi giuridici ed economici che aveva prima della crisi? Questo non fa forse pensare che la Chiesa sia parte integrante del sistema economico dominante e per questo responsabile della crisi e delle sofferenze provocate soprattutto tra i poveri e gli emarginati? E se è così, non si spiega forse il fatto che la Chiesa continui con i suoi soliti sermoni, invece di parlare con chiarezza ai responsabili di tanta sofferenza?
3. Urge riprendere il Vangelo. Spiegare il Vangelo. Applicare i contenuti del Vangelo alla situazione che stiamo vivendo e soffrendo. Solo allora potremo dire che si semina la Parola del Regno. E solo allora potremo chiedere ai fedeli perché sono terra dura, terra sassosa, terra seminata di rovi e di erbe cattive. Ma se non conosciamo, viviamo e spieghiamo il Vangelo, di cosa ci possiamo lamentare?
______________________________________________________
Traduzione di Lorenzo TOMMASELLI da:
- JOSE’ MARIA CASTILLO, La religión de Jesús. Comentario al Evangelio diario, CICLO A (2013-2014), Desclée De Brouwer, 2013, pp. 455-456.

Note

[1] Nel testo originale l’autore parla della Spagna, ma la situazione si può riferire tranquillamente – ed a maggior ragione – all’Italia (ndt).


Lunedì 07 Luglio,2014 Ore: 16:40
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Il Vangelo della domenica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info