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www.ildialogo.org VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO,di p. José Maria CASTILLO

V TEMPO ORDINARIO – 9 febbraio 2014 - Commento al Vangelo
VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO

di p. José Maria CASTILLO

Mt 5,13-16
[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:]
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

1. Subito dopo la proclamazione delle Beatitudini (Mt 5,1-12), il programma di vita di chi segue Gesù, il vangelo di Matteo presenta in due metafore semplici ed eloquenti quello che lo stesso Gesù pensava su come noi cristiani dobbiamo farci presenti nella società. In nessun modo attraverso la presenza stupefacente dei nostri templi, monasteri e cattedrali. Né per mezzo dei nostri rituali o cerimonie religiose. Neanche per mezzo delle immagini che portiamo in strada durante feste e pellegrinaggi popolari. Neanche attraverso la concentrazione di massa di gente davanti a vescovi, cardinali e papi, che attirano determinati sentimenti della gente, in attesa di non so quali oracoli celesti che presumibilmente verrebbero dal cielo. Gesù non allude a nulla di tutto ciò. Né che assomigli a questa specie di “sfilata” di attrazioni artistiche o forse (in alcuni casi) meramente turistiche. Gesù va più al cuore della vita.
2. Il vangelo di Matteo mette in bocca a Gesù due metafore eloquenti. Perché sono importanti nella vita. Noi cristiani siamo sale e siamo luce. Un cibo insipido, un’abitazione al buio, si rendono sgradevoli, forse insopportabili. In ogni caso il sale e la luce si palpano, si sentono. Ed in ogni caso mai si occultano o si nascondono. Così deve essere la condizione umana, il modo d’essere e di vivere dei credenti in Gesù. Devono essere persone che devono essere subito notate per quello che sono. Per quello che pensano? Per quello che dicono? Per i gruppi o luoghi che frequentano? No. Per la loro maniera di vivere, per le loro convinzioni, per i loro costumi, per le loro preferenze, per il loro stile di vita durante le 24 ore di ogni giorno.
3. Cosa significa questo in concreto? Secondo Gesù, la cosa è chiara: “Che la gente veda le vostre opere buone, in modo che si senta motivata a glorificare il vostro Padre del Cielo”. Gesù afferma: Non occultate nulla della vostra vita, non fate una doppia vita nella quale ci siano cose da nascondere, che tutto sia trasparente, che tutto si sappia, in maniera tale che, proprio sapendo quello che fate e perché lo fate, per questo la gente si senta motivata a credere in Dio. Cioè, la vostra vita deve essere così autentica che chi vi conosce non abbia altra scelta che dire: questo modo di vivere è possibile solo perché questa gente crede in qualcosa o in Qualcuno che ci supera tutti. Non è la forza degli argomenti. È la forza della vita che convince e seduce.
Traduzione di Lorenzo TOMMASELLI da:
- JOSE’ MARIA CASTILLO, La religión de Jesús. Comentario al Evangelio diario, CICLO A (2013-2014), Desclée De Brouwer, 2013, pp. 143-144.


Lunedì 03 Febbraio,2014 Ore: 23:01
 
 
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