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www.ildialogo.org DIO HA PARLATO: ORA TOCCA A NOI,di p. Ottavio Raimondo – Suor Giuseppina Barbato

DIO HA PARLATO: ORA TOCCA A NOI

di p. Ottavio Raimondo – Suor Giuseppina Barbato

Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide (I lettura: Is 22,19-23)

Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose (II lettura: Rm 11,33-36)

Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. (III lettura: Mt 16,13-20)

Le comunità del vangelo di Matteo

“Davvero tu sei Figlio di Dio”. Questa affermazione la mettiamo prima sulla bocca dei discepoli che si trovano sulla barca (Mt 14,33) e poi sulla bocca di Pietro.

Fa seguito a questa affermazione un riconoscimento e una promessa: riconosciamo che lo Spirito ne è la sorgente e che la chiesa - chiamata a costruire il Regno - ne è il frutto.

Per noi delle comunità di Matteo tutto questo è molto importante. Cerchiamo di spiegarvelo. Gesù certamente sapeva che cosa la gente pensasse di lui e sapeva che cosa di lui pensassero i discepoli che erano attorno a lui in quel momento: l’aveva udito in varie occasioni. E allora?

Queste domande ci vogliono far capire che ognuno di noi, ogni discepolo, deve dare la propria risposta personale: il discepolo non può allinearsi e legarsi a ciò che altri hanno risposto.

Ci sentiamo interpellati personalmente. Sentiamo che ci viene richiesta la nostra risposta. Quelle del mondo che ci circonda, quelle dei discepoli e dello stesso Pietro ci illuminano ma non sostituiscono la nostra che vogliamo dare anche se a volte noi stessi non riusciremo a comprenderne in profondità il senso.

E, infine, sentiamo che questa affermazione di Gesù “Figlio di Dio” nasce da discepoli che hanno sofferto ma che sono innamorati: certe verità le scopre solo chi ama.

Le comunità cristiane di oggi

Oggi, noi, comunità cristiane di mezza estate dell’anno 2011, vogliamo lasciarci leggere da questo brano del vangelo di Matteo.

Dalla bocca di Pietro escono quelle stesse parole che pochi giorni prima erano uscite dalla bocca dei discepoli quando ormai le tempeste dei cuori e del lago non esistevano più: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.

La comunità dei discepoli e lo stesso Pietro parlano così perché amano: solo amando si comprende l’amore. Oggi la Parola ci dice: professare la fede significa amarla.

Un giovane scriveva: - prima avevo paura di parlare di Gesù, adesso non posso parlare che di Gesù.

È bello pensare ai primi discepoli innamorati di questo giovane rabbì che dicono di lui il melgio e non si sbagliano!

Alla vigilia del Congresso Eucaristico Nazionale, che noi cristiani che viviamo in Italia stiamo per celebrare, vogliamo sentire il Padre che ci dice: - Se già ti ho detto tutto nella mia Parola, cioè nel mio Figlio, come posso ora risponderti e rivelarti qualcosa di più grande?

Ci avete mai pensato? Dio non ha molte cose da dirci, ne ha una sola. Nel Primo Testamento quest’unica cosa è stato il suo nome (Es 3,14). Nel Secondo Testamento la spiegazione di questo nome attraverso la parola “amore”: “Dio è amore” (1 Gv 4,8).

Il resto abbiamo il compito di dirlo noi: - Dio ha detto tutto; a noi rimangono molte cose da dire. E se non le diciamo il suo Nome e la sua identità di Dio dell’amore, non saranno conosciuti fino agli ultimi confini del mondo.

Le cose che dobbiamo dire diciamole parlando come hanno parlato i discepoli e come ha parlato Pietro; parlando con i nostri stili di vita, con la vicinanza e la condivisione, con il servizio e facendo spazio all’altro.

Parliamo con il linguaggio con cui i nostri amici musulmani stanno parlando in questo Ramadan con la preghiera, il digiuno e la condivisione con il povero.

Solo chi parla, con scelte di vita e con parole, è testimone della presenza dello Spirito nella propria vita e diventa pietra di quella nuova umanità che chiamiamo Regno dei Cieli o Regno di Dio che la chiesa serve essendone essa stessa presenza viva.

Suggerimenti: Se in questa estate non l’hai ancora fatto, approfittane per leggere o rileggere il vangelo di Gesù o un altro libro della Bibbia.

p. Ottavio Raimondo – Suor Giuseppina Barbato



Marted́ 16 Agosto,2011 Ore: 06:26
 
 
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