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www.ildialogo.org L’AMORE CHE TRASFORMA LA VITA,di p. Ottavio Raimondo

13 giugno
L’AMORE CHE TRASFORMA LA VITA

di p. Ottavio Raimondo

Il Signore ha rimosso il tuo peccato. Non morirai. (I lettura: 2 Sam 12,7-10.13)
Non vivo più io, ma Cristo vive in me (II lettura: Gal, 2,16.19-21)
Sono perdonati i suoi molti peccati (III lettura: Lc 7,36-8,3)
 
Gesù entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola… Una donna, una peccatrice di quella città, portò un vaso di profumo
Ogni volta che Gesù entra in una casa succede sempre qualcosa di bello: trionfa la vita.
Ancora nel ventre di sua madre Maria entra nella casa di Elisabetta e la gioia raggiunge Giovanni anche lui nel ventre della madre.
Entra nella casa di Pietro e la suocera è guarita; nella casa di una giovane famiglia che celebra le nozze e l’acqua è cambiata in vino; nella casa di Levi e la festa diventa festa per tutti; nella casa di Giairo e la figlia riacquista la vita; nella casa di Marta e il profumo versato inonda tutta la casa; nella casa dove i discepoli si sono rinchiusi e li colma di perdono, di pace e di invio; nella casa dei due di Emmaus e li riconduce alla comunità che avevano abbandonato.
Entra nella casa di Simone e lo evangelizza perdonando la prostituta che, sentendosi amata, impara ad amare e comincia a vivere con dignità aperta al futuro.
Entra oggi nella tua casa e qualunque situazione vi trovi non lascerà nulla come l’ha incontrato.
Lo stile di Gesù è “scandaloso, rivoluzionario, sconcertante”: non brucia la pula ma raccoglie il grano. Non scaccia nessuno: va loro incontro, con loro sta, parla, pranza e li frequenta.
 
“Simone, ho da dirti qualcosa” E Simone rispose: “Di’ pure maestro”
Gesù non è arrabbiato; sa cosa pensa Simone, gli altri, e sa chi è questa donna. Gesù, però, ha uno sguardo diverso, ha lo sguardo di Dio nei confronti di questa persona e della sua situazione. Ecco un altro servizio di Gesù per il fariseo, per i puri, per i giusti, per quelli che pensano di essere già arrivati a Dio e non sono ancora arrivati da nessuna parte.
“Ho una cosa ho da dirti”. È un po’ come nella parabola del figlio prodigo, dove il padre esce due volte, prima per il figlio che ritorna e poi per il figlio maggiore che non ha capito niente del padre pur essendo rimasto “fedele” al padre. Quante volte ci costruiamo le nostre gabbie senza esserne coscienti! Simone si costruisce la sua gabbia etichettando le persone: “Questi non è il Messia, quella è una prostituta del villaggio, io sono il fariseo puro ed osservante”.
Allora è vero che il Signore ha sempre qualcosa da dirci..
Coraggio, porta anche tu il piccolo vasetto di profumo prezioso al Signore. Diventa colui/colei che da sempre è nel cuore di Dio,proprio perché vittima di emarginazioni e ingiustizie. Cospargigli i piedi, mettiti dietro e ascolta quello che oggi ti offre e aprigli la tua vita. Fidati e mettiti in gioco.
 
In seguito Gesù se ne andava per città e villaggi
All’inizio il fariseo non ha un nome, la prostituta neppure perché i due rappresentano l’umanità.
Gesù va verso questa umanità perduta che sempre cerca certezze da una parte e idoli dall’altra; va verso questa umanità che ha bisogno di compiere il gesto di quella donna che “si fermò dietro”. “Stare dietro” a Gesù indica la sequela. Questa donna vuole diventare discepola di Gesù. Forse l’aveva sentito dire che per i peccatori e le prostitute era riservato il posto d’onore nel regno di Dio. Si mette dietro a Gesù, si rannicchia ai suoi piedi: non più come la prostituta ma come la donna e la discepola che ha incontrato il tesoro..
Il pianto di questa donna è il pianto di una situazione che non è più sopportabile. Questa donna non vuole più fare la prostituta. Non dice nulla, ma è come se parlasse con i suoi gesti e dicesse: sono la donna nuova, la donna alla quale è stata data fiducia, sono l’umanità nuova che l’Agnello ha sposato e ha reso bella e splendente, liberandola da ogni macchia e ruga”.
E Gesù va per città e villaggi... Sei disposto/a a metterti in cammino con lui per incontrare chi in ogni parte del mondo, vuole cambiare e formare l’umanità nuova, l’umanità dell’alleanza?
 
p. Ottavio Raimondo, missionario comboniano 348-2991393 oraimondo@emi.it


Mercoledì 09 Giugno,2010 Ore: 15:28
 
 
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