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www.ildialogo.org GUARÌ MOLTI CHE ERANO AFFETTI DA VARIE MALATTIE,di P. Alberto Maggi OSM

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - 4 febbraio 2018 - Commento al Vangelo
GUARÌ MOLTI CHE ERANO AFFETTI DA VARIE MALATTIE

di P. Alberto Maggi OSM

 
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
L’evangelista Marco ci presenta qual è stato l’effetto del primo insegnamento di Gesù nella sinagoga. Leggiamo il capitolo primo dai versetti 29 a 39.
E subito usciti dalla sinagoga andarono nella casa di Simone e Andrea in compagnia di Giacomo e Giovanni, c’è già una prima anomalia. In sinagoga Simone e Andrea non c’erano, era obbligatorio partecipare al culto, quindi è una comunità di fratelli un po’ più libera dal punto di vista religioso. Ed ecco che succede l’imprevisto ed è l’effetto dell’insegnamento, e qual è stato? La suocera di Simone era a letto con la febbre. Non è una notizia di grande importanza. La donna a quel tempo non valeva proprio niente, non era considerata e per di più ha la febbre e quindi in qualche maniera è impura, è un qualcosa da ignorare. Invece ecco l’effetto dell’insegnamento nuovo, o meglio del nuovo insegnamento che Gesù ha fatto nella sinagoga.
E subito gli parlarono di lei. L’insegnamento di Gesù è espressione dell’amore di Dio per tutte le creature. Non ci sono persone di prima categoria, di seconda o di ultima, ma tutte le creature sono oggetto del suo amore, e quindi subito le parlano di lei. Ebbene Gesù poteva ignorare questo fatto, ripeto è una donna, non vale niente e per di più con la febbre. Invece Gesù si avvicinò e la fece alzare prendendola per la mano e la febbre la lasciò ed ella li serviva. Il fatto che questa donna si mette a servire non è una diminuzione della figura della donna o del ruolo della donna, ma un’esaltazione che gli evangelisti fanno. Nella cultura dell’epoca Dio era circondato da angeli che lo servivano, erano chiamati gli angeli del servizio. Pertanto il servire Dio era compito delle creature spirituali a lui più vicine. Poi c’era tutta la categoria del genere umano, per ultimo, escluse, lontano da Dio c’erano le donne. Ecco, il fatto che questa donna si mette a servire, il verbo è diaconeo, da cui deriva il termine diacono che tutti conosciamo, significa un servizio non obbligatorio, ma volontariamente reso per amore indica che nel vangelo le donne sono equiparate agli esseri spirituali più vicini a Dio, gli angeli.
Venuta la sera, per la prima volta appare questo termine, cinque volte apparirà ed è sempre negativo in Marco, dopo il tramonto del sole, ecco, perché dopo il tramonto del sole? Sappiamo che è sabato e di sabato non si può compiere nessuna azione, tantomeno curare i malati. Dopo il tramonto del sole gli portavano tutti i malati e gli indemoniati, cosa ci vuole dire l’evangelista? Mentre in casa la necessità di una persona, fosse pure una donna, era più importante dell’osservanza del comandamento del sabato, il comandamento più importante perché Gesù non poteva, non avrebbe dovuto curare questa donna, nella città il sabato, l’osservanza della legge è più importante del bene delle persone, quindi hanno aspettato che finisse il sabato. L’osservanza della legge ritarda l’esperienza dell’amore del Signore.
Gli portavano tutti i malati e gli indemoniati, è la prima volta che appare in Marco questo termine indemoniato, cosa significa? Gesù nella sinagoga si era scontrato con una persona posseduta da uno spirito impuro. Nessuno sapeva che questa persona avesse uno spirito impuro, è stata l’occasione nello scontro con Gesù che l’ha fatta emergere. Mentre per indemoniato è colui che è posseduto sì anche lui da uno spirito impuro, ma che manifesta abitualmente questo suo comportamento ed è conosciuto per questo.
Tutta la città era riunita davanti alla porta, guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demoni. Ecco anche qui per la prima volta appare il termine demoni. Apparirà nove volte nel vangelo di Marco, cos’è questo termine? Nell’antico testamento per diciannove volte si trovano residui di credenze mitologiche dell’epoca, per esempio dei fauni, i satiri, le sirene e i traduttori greci tradussero tutto automaticamente con demoni, esseri intermedi. Per esempio nel libro del profeta Isaia capitolo 34 al versetto 14 si legge “bestie selvatiche si incontreranno con iene, i satiri si chiameranno l’un l’altro, là si poserà anche Lilit”, Lilit era considerato un demonio femmina, responsabile della mortalità infantile, ecco era tutto un mondo mitologico, è stato tradotto tutto con demoni. Nei vangeli questi demoni indicano delle realtà che impediscono all’uomo di accogliere il messaggio di Gesù o che lo rendono refrattario. Quindi un’adesione a dei valori, a delle ideologie che non permettono alla persona di accogliere Gesù. Ebbene l’insegnamento di Gesù, la predicazione di Gesù libera da tutto questo.
Ma non permetteva ai demoni di parlare perché lo conoscevano, in che senso lo conoscevano? Come la persona posseduta dallo spirito impuro nella sinagoga, “Tu sei il santo di Dio”, cioè sei il messia che ci deve insegnare la legge, che deve osservare la legge, Gesù invece libererà dall’osservanza della legge.
Al mattino presto si alzò quando era ancora buio e uscito si ritirò in un luogo deserto e là pregava. È la prima delle tre volte in cui in questo vangelo Gesù prega e sempre in momenti critici per i propri discepoli. Pregherà nel capitolo 6 al momento della condivisione dei pani, il momento di esaltazione per i discepoli, e pregherà poi nel capitolo 14 al Getsemani, un momento di crisi per i discepoli.
Ebben Gesù che è uscito, ma Simone e quelli che erano con lui, ecco già si segna una frattura. Gesù aveva invitato i discepoli a stare con lui, ma c’è un gruppo che sta con Simone, Simone è il leader, il capo. Si misero sulle sue tracce, termine negativo che nell’antico testamento indica la caccia del faraone contro gli ebrei che erano fuggiti dalla schiavitù, lo trovarono e gli dissero: tutti ti cercano, questo verbo cercare è sempre negativo, ha sempre una connotazione negativa nei vangeli.
Egli disse loro: andiamocene altrove nei villaggi vicini, perché io predichi, ecco c’è un cambio nella strategia di Gesù. Nella sinagoga aveva insegnato, insegnare significa esporre la novità partendo dai testi dell’antico testamento. Ora Gesù, dopo lo scontro nella sinagoga, cambia strategia, non insegna, ma predica, predicare significa annunziare la novità del regno senza appoggiarsi sulle realtà antiche di Israele.
Per questo infatti sono, non venuto, sono uscito e andò per tutta la Galilea ed ecco l’affondo dell’evangelista, predicando, Gesù non insegna più, predica, nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni. Il brano finisce come era iniziato: i luoghi religiosi, le sinagoghe, sono i luoghi dove si annidano i demoni, cioè cosa significa questo? Sono luoghi di culto, luoghi religiosi dove un’ideologia che è contraria al padre di Gesù sottomette l’uomo, gli impedisce la sua felicità. Ecco l’azione di Gesù è quella di liberare le persone da tutte quelle ideologie religiose che impediscono il suo sviluppo e la sua crescita.



Sabato 03 Febbraio,2018 Ore: 20:28
 
 
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