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www.ildialogo.org IL VERBO SI FECE CARNE E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI,di p. Alberto Maggi OSM

II DOMENICA DI NATALE – 3 gennaio 2016 - Commento al Vangelo
IL VERBO SI FECE CARNE E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI

di p. Alberto Maggi OSM

Gv 1, 1-18

[In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta.]
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
[Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. ]
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.  
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
La liturgia di questa domenica ci presenta il prologo al vangelo di Giovanni. Il prologo sono i primi diciotto versetti del suo vangelo nei quali l’evangelista riassume ed anticipa tutto il suo vangelo. Ogni singola parola di questo prologo poi sarà sviluppata.
Ebbene l’evangelista inizia correggendo la Scrittura e termina smentendola. Infatti inizia il uso vangelo scrivendo: In principio era il Verbo. Il verbo significa la parola. E’ una parola creatrice che realizza il progetto di Dio sulla creazione.
E il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. L’evangelista corregge l’interpretazione biblica del libro della Genesi, il primo libro con in quale si apre la Bibbia, dove si legge “in principio Dio creò il cielo e la terra”. Per l’evangelista Dio, prima ancora di creare il cielo e la terra, aveva questo progetto che ha voluto che si realizzasse. Non solo, usando il termine “verbo” cioè “parola”, l’evangelista si contrappone alla tradizione biblica che diceva che il mondo era stato creato in vista delle dieci parole, cioè il decalogo.
No, c’è un’unica parola che si manifesterà in questo vangelo in un unico comandamento, quello di Gesù, amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato.
Se l’evangelista inizia correggendo la scrittura, conclude il suo prologo smentendola. Infatti al versetto 18 scrive: Dio, nessuno lo ha mai visto. Ma come può l’evangelista affermare una cosa del genere? Eppure nella Bibbia si legge che Mosè, Aronne e altri settanta anziani hanno visto Dio. L’evangelista non è d’accordo. Hanno avuto esperienze parziali e pertanto la legge che esprimono, che esprime Mosè, non può manifestare la pienezza della volontà di Dio.
Quindi l’evangelista è lapidario, Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno – nel seno significa nell’intimità - del Padre, è lui che lo ha rivelato. E’ importante questa affermazione. Per l’evangelista Gesù non è come Dio, ma Dio è come Gesù. Tutto quello che noi credevamo di sapere, che c’è stato insegnato su Dio, ora va verificato con quello che vediamo in Gesù in questo vangelo. Tutto quello che corrisponde e coincide va mantenuto, ma tutto quello che si distanzia o addirittura gli è contraddittorio, va eliminato.
Quando in questo vangelo, nel capitolo 14, uno dei discepoli, Filippo, chiederà a Gesù “Mostraci il Padre e ci basta”, Gesù risponderà “chi ha visto me ha visto il Padre”. Quindi Gesù non è come Dio, ma Dio è come Gesù.
Quindi l’evangelista conclude il suo prologo con un invito a centrare tutta l’attenzione sulla figura di Gesù. Ebbene, andando a ritroso in questo prologo, l’evangelista afferma: “Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità – espressione che indica l’amore generoso, l’amore fedele che si fa dono - vennero per mezzo di Gesù Cristo.”. Gesù, unica vera manifestazione di Dio, inaugura una nuova relazione con Dio.
Mentre Mosè, il servo di Dio, aveva imposto una legge tra dei servi e il loro signore, basata sull’obbedienza della legge, Gesù che non è il servo di Dio, ma il figlio di Dio, propone un’alleanza tra dei figli e il loro Padre, non più basata sull’obbedienza ad una legge, ma sull’accoglienza e la pratica del suo amore.
E, sempre andando a ritroso in questo prologo, per comprenderlo, Dalla sua pienezza, dalla realizzazione di questa parola in Gesù, noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Ecco la dinamica della vita del credente, della comunità cristiana, è un amore che alimenta amore, amore comunicato che si trasforma poi in amore donato.
E il versetto più importante, posto proprio al centro di questo prologo, è il versetto 12. Prima l’evangelista aveva scritto “Venne tra i suoi “, questo progetto, questa realtà, “Ma i suoi non l’hanno accolto”. Non è una polemica con un mondo dal quale la comunità cristiana si è ormai allontanata, ma un monito a stare attenti, di non commettere gli stessi errori.
Quanto Dio si presenta, e si presenta sempre in forme nuove, in nome del Dio del passato non si riconosce il Dio che viene. Ma ecco il versetto più importante posto al centro, A quanti però lo hanno accolto, questo progetto di Dio che si manifesta in Gesù, ha dato potere di diventare figli di Dio. Figli di Dio non si nasce, ma lo si diventa accogliendo Gesù nella propria esistenza e imitandolo nel suo amore.
Con Gesù Dio non è più da cercare ma da accogliere. Con Gesù l’uomo non vive più per Dio, ma di Dio, e con lui e come lui va verso gli altri. E al versetto 14 l’evangelista afferma E il Verbo si fece carne , questo progetto si è fatto carne, si è realizzato nella debolezza dell’umanità. E venne ad abitare in noi. Non significa soltanto venne ad abitare in mezzo a noi, ma in noi. Con Gesù Dio chiede ad ogni persona di essere accolto nella sua vita per fondersi con lui, dilatare la sua capacità d’amare, e renderlo l’unico vero santuario dal quale si irradiano il suo amore e la sua misericordia.
Mentre nell’antico santuario erano le persone che dovevano andare, e non tutti avevano l’accesso, nel nuovo santuario è proprio il santuario che va verso gli ultimi, verso gli esclusi. Il fatto che questo progetto di Dio si manifesta nella carne, nella debolezza della carne, indica che non esiste dono di Dio che non passi attraverso l’umanità.
Più si è umani e più si manifesta il divino che è in noi. Allora ritornando all’inizio del prologo – abbiamo fatto un po’ uno zig zag perché è molto lungo, per comprenderne il significato, ecco che comprendiamo quello che l’evangelista voleva dire. Fin dall’inizio c’era questo progetto di Dio, una parola che si incarna e manifesta la condizione divina, e in questo progetto – scrive l’evangelista – era la vita.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Ecco il grande incoraggiamento che l’evangelista ci dà. Bisogna accogliere questo amore di Dio e manifestarlo. Non bisogna combattere le tenebre, non bisogna sprecare energie per combattere, ma la luce si deve espandere. Nella misura in cui la luce si espande, ecco che le tenebre se ne vanno.
Questa idea che poi girerà in tutto il vangelo, poi verrà formulata da Gesù pochi istanti prima di essere arrestato quando dirà: “Coraggio, io ho vinto il mondo”. Coloro che si pongono a fianco della verità, della luce e dell’amore, saranno sempre vincitori sulla tenebra, sull’odio e sulla morte.



Giovedì 07 Gennaio,2016 Ore: 19:45
 
 
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