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www.ildialogo.org LO SPIRITO SANTO VI INSEGNERA’ OGNI COSA,<b>di P. Alberto Maggi OSM</b>

PENTECOSTE – 19 maggio 2013 – Commento al Vangelo
LO SPIRITO SANTO VI INSEGNERA’ OGNI COSA

di P. Alberto Maggi OSM

Gv 14,15-16.23-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

La Pentecoste era una delle tre feste agricole che il popolo di Israele celebrava. Era la festa degli azzimi, di Pasqua, la festa della mietitura o delle settimane, alla fine del raccolto del grano, ed è chiamata Pentecoste, che in greco significa cinquantesimo o cinquantina, cinquanta giorni dopo la festa della Pasqua, e infine la festa del raccolto o delle capanne.

Ebbene questa festa da agricola poi assunse un significato religioso molto importante. Era la festa nella quale si commemorava e si ringraziava il Signore per il dono della legge sul monte Sinai attraverso Mosè. Ebbene, proprio nel giorno in cui la comunità giudaica celebra il dono della legge, ecco l’irruzione dello Spirito nella piccola comunità dei credenti in Gesù.

Luca, l’evangelista, vuol significare così il cambio radicale che avvenuto in questa comunità. Si è passati dall’alleanza di Mosè alla nuova alleanza proposta da Gesù. Mentre Mosè, il servo del Signore, ha imposto un’alleanza tra dei servi e il loro signore basata sull’obbedienza alla sua legge, Gesù, che non è il servo del Signore, ma il figlio di Dio, offre e propone un’alleanza tra dei figli e il loro padre, non più basata sull’obbedienza alle sue leggi, ma sull’accoglienza e la pratica del suo amore,

Questa è la nuova alleanza ed è questo il significato della Pentecoste. Il vangelo che la liturgia ci presenta per questo giorno è quello di Giovanni, capitolo 14. Ci sono alcuni versetti e vediamo quelli che riguardano più direttamente l’azione dello Spirito.

Gesù dice: “Se mi amate”. Per la prima volta Gesù chiede amore per sé, ma lo fa soltanto dopo aver reso i discepoli capaci di amare. Solo dopo Gesù chiede il loro amore. “Osserverete i miei comandamenti”, può sembrare strano che Gesù parli di comandamenti, al plurale, quando in realtà poco prima ha detto ai suoi discepoli: “Vi lascio un comandamento”, uno solo.

Qual è il significato? C’è un unico comandamento, che è l’accoglienza dell’amore di Gesù e la sua comunicazione attraverso il servizio, un amore fedele agli altri, ma poi le manifestazioni esteriori di questo unico comandamento hanno il valore di comandamenti, si chiamano comandamenti.

Quindi non sono precetti esterni all’uomo che il credente deve osservare, ma sono la manifestazione esteriore di una realtà interiore dell’amore. Ebbene, dice Gesù e assicura: “Io pregherà il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito”. Questo termine greco alquanto difficile da tradurre in italiano, ha il significato di protettore, non è un nome, ma una funzione dello Spirito.

Perché rimanga con voi per sempre”, è importante questa sottolineatura di Gesù. Il paraclito, il protettore è colui che viene chiamato in aiuto, ma questo aiuto – ci fa comprendere Gesù – non nasce dalle difficoltà dei credenti, della comunità, ma le precede. La presenta dello Spirito non è dovuta a situazioni di pericolo, ma è costante.

Rimanga con voi per sempre”, questo dona tanta serenità al credente e alla comunità che non si preoccupa di nulla perché ha in sé e nella comunità lo Spirito del Signore che precede i suoi bisogni. E questo gli consente di occuparsi delle necessità degli altri. Quindi l’aiuto dello Spirito non nasce dalle difficoltà, ma le precede.

Gesù dice che l’azione di questo Spirito, “il Paraclito, lo Spirito Santo” … laddove “santo” non vuol dire tanto una qualità eccelsa di questo Spirito, ma la sua attività di santificare, cioè di separare chi lo accoglie dalla sfera del male, delle tenebre e della menzogna. “che il Padre manderà nel mio nome”, il nome di Gesù è “il Signore salva”, quindi è per la salvezza, per la pienezza dell’uomo, “vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.

Gesù non sta parlando di un nuovo messaggio, ma la più ampia comprensione dello stesso. Man mano che il credente (e la comunità) accoglie questo Spirito e questo Spirito lo spinge ad orientare la propria vita a servizio degli altri per comunicare vita agli altri, il messaggio di Gesù acquista sempre più significato e comprensione.

La parola di Gesù si comprende quando la si vive. Tanto più grande è la risposta d’amore agli altri, quanto più grande sarà la comprensione del messaggio di Gesù.




Mercoledì 15 Maggio,2013 Ore: 12:04
 
 
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