- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (404) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org CREMA: LA CARITAS CRITICA LA MOSTRA SU WOJTYLA. «UNA GIOIA CHE NON POSSIAMO PERMETTERCI»,da Adista Notizie n. 14 del 14/04/2012

CREMA: LA CARITAS CRITICA LA MOSTRA SU WOJTYLA. «UNA GIOIA CHE NON POSSIAMO PERMETTERCI»

da Adista Notizie n. 14 del 14/04/2012

36629. CREMA-ADISTA. Non che 11mila euro siano troppi, non per il Comune di Crema. Non che l’evento cui vengono destinati sia improprio, trattandosi di una mostra per celebrare il ventennale della visita compiuta da Giovanni Paolo II. Ma vi sembra questo il momento di decretare tale spesa quando ogni centesimo andrebbe risparmiato a sostegno di quella parte crescente di cittadini che non sa più a che santo votarsi, fosse pure il beato Wojtyla, per aggirare il baratro?

In una sintesi un po’ brutale – perché scopo precipuo dell’iniziativa è allertare i responsabili della vita pubblica su una situazione sociale insostenibile – è questo il contenuto della lettera che la Caritas diocesana di Crema ha inviato il 31 marzo al sindaco della città, Bruno Bruttomesso, alla giunta e all’intero Consiglio comunale.

La contestazione della Caritas è in riferimento alla delibera della Giunta (di centrodestra: Pdl, Udc, Obiettivo Crema) del 19 marzo che stanzia, per l’evento commemorativo, la somma suddetta e la destina al settimanale diocesano Il Nuovo Torrazzo in quanto, si legge nella delibera, «proprietario del copyright delle fotografie necessarie all’effettuazione della mostra» organizzata dall’assessorato alla Cultura «in collaborazione con la diocesi di Crema». Il settimanale parteciperà fornendo anche «1.000 copie del catalogo a colori, 1.000 cartoline e 40 grandi pannelli in vari formati».

La delibera ha avuto il nullaosta del Consiglio comunale il 4 aprile, in sede di approvazione di bilancio, dopo che è stato bocciato un emendamento che proponeva una riduzione della cifra stanziata. L’emendamento era stato presentato il 26 marzo: dunque, non sembrerebbe effetto diretto dell’iniziativa della Caritas. Certo, però, del malumore che l’entità della spesa ha suscitato in città. Ne dà notizia il quotidiano locale La Provincia, che il 25 marzo scrive di «prese di posizione “postate” sulle bacheche di Facebook e lettere in redazione» di contestazione «sugli 11mila euro stanziati dall’assessore alla Cultura Paolo Mariani». Costi contestati da Giordano Formenti, gestore di un piccolo museo privato e con esperienze dirette di allestimento di mostre, che, fatti quattro conti (v. sul sito Cremona Democratica, 23/3), arriva alla conclusione che la cifra stanziata è comunque troppo alta.

Con la lettera, la Caritas (diretta da don Francesco Gipponi) intende «portare a conoscenza» – qualora i destinatari non fossero informati, malgrado la loro funzione di governo della cittadina, sembra perciò ironizzare – della «situazione di grave emergenza che ormai da mesi affligge molti cittadini cremaschi e che sembra aver raggiunto livelli insopportabili»: «Mancanza di lavoro, sfratti incombenti, famiglie a zero reddito e senza prospettive definiscono il quadro preoccupante che è sotto gli occhi di tutti». «In particolare nelle ultime settimane i continui casi di rischio di distacco di energia elettrica e gas dovuti al mancato pagamento delle bollette dei mesi invernali hanno causato un incessante afflusso ai centri Caritas», cui risulta impossibile far fronte alle richieste di persone disperate che, peraltro, non si erano «mai rivolte prima alla Caritas ed ai servizi sociali».

«Eppure non dovrebbe essere impossibile per l’amministrazione – osserva alquanto incredula la Caritas – cercare un maggior dialogo con alcune aziende municipalizzate (ad esempio per acqua e metano), e rinviare i tempi di chiusura di tali servizi per quei cittadini in stato di grave necessità». «Gli stessi si rivolgono alla Caritas chiedendo un prestito utile ad oggi “solo” a tappare buchi e non a costruire progetti che liberino la persona dal proprio bisogno; si è giunti al paradosso – esclama la lettera – cui in alcune situazioni di grave indigenza i sostegni economici elargiti alle famiglie dal servizio sociale servono per ripianare debiti contratti con il Comune stesso (ad esempio la mensa scolastica comunale)!». E aggiunge un’informazione autoreferenziale: «Anche la convenzione stipulata annualmente con il Comune di Crema per concorrere in minima parte al sostegno dei servizi della Caritas sul territorio comunale (prima e seconda accoglienza, centro di ascolto, borse lavoro, ...) non è stata ancora rinnovata per l’anno 2012 con la motivazione che è necessario attendere l’approvazione del bilancio».

In tale contesto, «la scelta dell’amministrazione di investire circa 11mila euro» per una mostra in ricordo della visita di Giovanni Paolo II, è sì una «gioia», ma riflettendo sulla «scarsità di risorse a disposizione» e di quelle “mancanti” a detta del Comune, «diventa inevitabile porsi la questione dei criteri in base ai quali si effettuano le scelte politiche: sembra che a volte le priorità della politica non coincidano con quelle dei cittadini». «Avvertiamo così – spiega in chiusura la lettera – un forte bisogno di comprendere meglio, attraverso il prezioso aiuto di voi consiglieri, quali siano le priorità; vorremmo capire perché per alcune scelte i fondi vengono reperiti con maggior “facilità” e disinvoltura rispetto ad altre; comprendere le ragioni per cui il Comune di Crema non si è preoccupato, anche precedentemente, di istituire un fondo straordinario per affrontare la crisi per sostenere il lavoro e le famiglie, collaborando con le istituzioni del territorio, cosa che altri Comuni sono riusciti a fare». In attesa di risposta. Finora non pervenuta. (eletta cucuzza)

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Martedì 10 Aprile,2012 Ore: 17:00
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info