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Un incontro sui cattolici davanti alla ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia

Incontro organizzato da: Gruppo Promozione Donna, “Noi Siamo Chiesa”, Gruppo pace di S. Angelo, Il Graal, Il Guado, Coordinamento 9 marzo, Preti operai della Lombardia, Centro Helder Camara, la Rosa Bianca


Il network che da otto anni affronta a Milano problemi che riguardano la vita nella e della Chiesa e il suo rapporto con la società e le istituzioni (ultimo incontro quello sulla designazione del nuovo arcivescovo in novembre) si trova di fronte alla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
E’ un tema delicato per il cattolico che si pone davanti a questo anniversario ispirandosi alla propria fede, come, del resto, non gli è facile ogni riflessione di largo respiro sulla storia. Da una parte si sente – si deve sentire - cittadino del mondo e lontano da qualsiasi enfasi anche minimamente patriottarda, dall’altra vive- deve vivere- nella realtà, con le sue culture, i suoi sentimenti, i suoi antagonismi. Da tutto ciò non può sfuggire. Ogni cristiano dovrebbe sapere, come ci ricorda Paolo Ricca (su “Riforma” dell’11 marzo) che “c’è una retorica della patria, madre di un patriottismo che facilmente degenera in nazionalismo; c’è perfino una metafisica della patria”. Nella nostra storia sappiamo che essa è diventata una mistica patriottica (“Dio, Patria, Famiglia”) che è stata la base culturale principale delle due grandi guerre a cui il nostro paese ha partecipato nel secolo scorso. E’ a partire da questi punti di vista, che siamo coinvolti nel discutere e nel partecipare in queste settimane ai 150 anni dall’Unità. E nessuno sconto possiamo fare, nessuna retorica di comodo possiamo accettare quando si parla sia del ruolo della Chiesa-istituzione che di quello della Chiesa-popolo di Dio.  
Ciò premesso, sono ben note le diverse posizioni, le polemiche e le prossime celebrazioni. Nel mondo cattolico a tutt’oggi si sono manifestate, in modo più evidente, due posizioni; una è diffidente nei confronti di tutto il processo unitario (con richiami alla polemica nei confronti di un Risorgimento massonico e anticlericale, vedi in particolare i testi di Angela Pellicciari e quello, recentissimo, del Card. Biffi), la seconda è quella che si è espressa nel convegno del Progetto culturale della CEI tenutosi all’inizio di dicembre “Nei 150 anni dell’unità d’Italia.Tradizione e progetto”. In questo incontro si è messo l’accento (soprattutto nelle relazioni di Bagnasco e Ruini) sul ruolo del cristianesimo dal Medioevo a oggi come fondamento dell’intera cultura e della civiltà italiana. Questo apporto sarebbe stato l’elemento determinante e fondante della nazione italiana, aldilà delle diverse e controverse vicende storiche. Questi punti sono pure, con maggiore autorità e completezza, al centro del messaggio di Benedetto XVI al Presidente Napolitano del 17 marzo ed anche, lo stesso giorno, dell’enfatica omelia del Card. Bagnasco alla Messa-cerimonia per i 150 anni del Card. Bagnasco a S. Maria degli Angeli davanti alle massime autorità.
Questi due approcci appaiono a un osservazione, sia interna che esterna alla Chiesa, deboli e carenti. A noi sembra che l’analisi storica seria (ormai esistente e abbastanza consolidata) permetta di riconoscere la complessità della presenza dei cattolici (nelle sue componenti di vertice-Vaticano, vescovi-parroci e democratiche) anche nel rapporto con la forte presenza delle altre componenti culturali e sociali.
I cattolici, dalla conoscenza degli errori e dei limiti del loro passato (oltre che delle loro ricchezze) non possono che trarre ispirazione per guardare al futuro con più onestà e speranza.
Le posizioni antagoniste all’Unità o trionfaliste sul ruolo dei cattolici non servono, sono anzi dannose. L’incontro che proponiamo, dalle “dimensioni” modeste, vuole però indicare un percorso in un certo senso controcorrente e, per quanto possibile, lanciare un messaggio nel mondo cattolico che ci sembra indispensabile nella situazione attuale. 
Gruppo Promozione Donna, “Noi Siamo Chiesa”, Gruppo pace di S. Angelo, Il Graal, Il Guado, Coordinamento 9 marzo, Preti operai della Lombardia, Centro Helder Camara, la Rosa Bianca
 17 marzo 2011
  Coordinamento 9 marzo
   Il Graal, Gruppo Promozione Donna, Gruppo Pace di S. Angelo, 
 “Noi Siamo Chiesa”, Preti operai della Lombardia, Centro Helder Camara,
  la Rosa Bianca, gruppo del Guado-credenti omosessuali
    Incontro su
I cattolici davanti ai 150 anni dell’Unità d’Italia”
Una lettura storica che superi la contestazione del Risorgimento e il trionfalismo identitario
ore 9,30 Introduce e presiede Vittorio Bellavite di “Noi Siamo Chiesa”
ore 9,45 Interventi di  Rocco Cerrato e Alfonso Botti sui primi 
  ottanta anni dei centocinquanta della nostra storia
ore 10,45  Pausa
ore 11,00  Interventi di Giorgio Vecchio, Daniela Saresella e Guido Formigoni sui 
  successivi settanta
ore 12   Domande e interventi
ore 13 Conclusioni
  Milano sabato 16 aprile 2011
    via S.Antonio 5 (metrò Duomo)


Marted́ 05 Aprile,2011 Ore: 16:30
 
 
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