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www.ildialogo.org  Gli avventisti scrivono al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,di Agenzia NEV del 12 gennaio 2011

 Gli avventisti scrivono al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

di Agenzia NEV del 12 gennaio 2011

Non solo "la legge č uguale per tutti", ma esiste un codice morale non scritto ancora pių esigente


Roma (NEV), 12 gennaio 2011 – In una lettera inviata il 10 gennaio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Comitato nazionale dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (UICCA), a firma del presidente Franco Evangelisti, ha voluto richiamare l’attenzione delle istituzioni per “condividere alcune riflessioni in merito ai rapporti Chiese-Stato”. In particolare la lettera, diramata tramite comunicato stampa, esplicita la “convinzione che le Chiese, tutte le Chiese, dovrebbero astenersi dal diventare parte attiva del confronto politico, che dovrebbe svolgersi in un contesto laico, scevro da vincoli ideologici. Riteniamo – prosegue la missiva – che l'attività politica al servizio della collettività comporti delle responsabilità che investono, anche e significativamente, l'aspetto più privato, personale, della vita individuale. Avvertiamo l'esigenza che chi occupa posizioni di responsabilità, per acquisire autorevolezza e credibilità, debba tenere comportamenti morali chiari, consoni al ruolo ricoperto, rispettosi dei principi fondamentali di moralità pubblica, coerenti con le iniziative politiche e legislative in corso, che si renda disponibile al controllo esercitato dall'opinione pubblica, dai media, dalla magistratura, dalle altre istituzioni dello Stato". Nello specifico, gli avventisti rivolgono a Napolitano un preghiera ben precisa: "Come rappresentanti di una denominazione cristiana impegnata nella società civile vogliamo continuare ad avere fiducia nelle istituzioni e ci rivolgiamo a Lei per esprimere l'esigenza: che il Presidente del Consiglio, il Governo e il Parlamento evitino di indebolire di fatto e di diritto il presidio per il controllo della legalità istituzionalmente offerto dalla magistratura, ma che agiscano affinché i cittadini possano giungere alla serena convinzione che la Legge è uguale per tutti e che, anzi, esiste un codice morale non scritto ancora più esigente per chi ha preso su di sé l'onere di ricoprire funzioni di responsabilità" (il testo completo su www.avventisti.it).
 


Sabato 15 Gennaio,2011 Ore: 19:52
 
 
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