- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (239) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org INTESE E LIBERTA' RELIGIOSA,di Agenzia NEV del 16/11/2010

INTESE E LIBERTA' RELIGIOSA

di Agenzia NEV del 16/11/2010

Oggi al Senato una conferenza stampa per fare il punto della situazione sui sei ddl. Ceccanti e Malan: riprendere l'esame in Commissione dopo la finanziaraia.Aquilante (FCEI): “Le Intese, prova di maturità della democrazia”


Roma, 16 novembre 2010 (NEV/CS65) – “E' singolare che i testi delle sei Intese firmate dal governo Berlusconi, siano bloccate dal luglio scorso alla 1a Commissione Affari Costituzionali del Senato per l'ostruzionismo di un partito della stessa maggioranza, la Lega Nord”. E' quanto ha affermato il senatore Stefano Ceccanti, correlatore con il senatore Lucio Malan dei ddl sulle Intese, nella conferenza stampa su Intese e libertà religiosa, organizzata oggi pomeriggio nella sala stampa del Senato per iniziativa dell'agenzia stampa NEV-Notizie evangeliche. Secondo Ceccanti, gli emendamenti presentati dalla Lega sono da ritenersi inammissibili, entrando nel merito di un testo pattizio che può essere solo approvato o rigettato. “Per questo ho rivolto un'interrogazione al presidente della Commissione, Carlo Vizzini, affinché proceda quanto prima alla votazione dei disegni di legge”, cosa che potrà avvenire solo dopo l'approvazione della legge finanziaria. Il senatore Lucio Malan ha ribadito l'importanza che l'approvazione delle sei Intese riveste per l'affermazione della libertà religiosa in Italia, “anche perché sono le prime che coinvolgono due confessioni religiose, l'Unione buddista e l'Unione induista, che non appartengono alla tradizione giudaico-cristiana”. Sulle difficoltà in Commissione, Malan ha precisato che “la Lega ha avanzato una serie di emendamenti che bloccano l'approvazione delle intese, ma non ha revocato l'assenso alla votazione in sede deliberante”. “Ci sentiamo cittadini di serie B” ha invece denunciato Maria Angela Falà, vice presidente dell'Unione buddista italiana ricordando il quasi ventennale percorso che ha portato la sua comunità di fede verso l'Intesa. “La nostra richiesta di Intesa risale al 1991, mentre il testo che ancora aspettiamo di veder approvato dal Parlamento è stato per la prima volta sottoscritto dalla nostra Unione e dal Governo nell'anno 2000. Se la legislatura finisse mancando ancora una volta l'approvazione delle Intese, dovremmo forse pensare di rivolgerci all'Europa”. “Le Intese rappresentano una prova di maturità della democrazia italiana – ha voluto sottolineare con forza il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) -. Il compito della politica è infatti quello di dare rappresentanza alle diverse componenti della società in base a quanto stabilito dalla Costituzione”. Una società che è molto cambiata non solo dai tempi della Costituente, ma anche da quelli della firma della prima intesa nel 1984 tra lo Stato e le chiese valdesi e metodiste, e che è diventata multiculturale e multireligiosa. “Questo porta anche alla necessità di una legge quadro sulla libertà religiosa. L'approvazione delle sei Intese non copre infatti tutta la realtà religiosa italiana”.
Alla conferenza sono intervenuti anche i senatori Vincenzo Vita e Benedetto Della Vedova che hanno espresso il loro appoggio affinché l'iter parlamentare delle Intese possa giungere a una positiva conclusione.
 
Le Intese firmate riguardano: Chiesa Apostolica in Italia; Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (mormoni); Congregazione cristiana dei testimoni di Geova; Sacra Arcidiocesi ortodossa d'Italia ed esarcato per l'Europa meridionale; Unione buddista italiana; Unione induista italiana.


Mercoledì 17 Novembre,2010 Ore: 15:33
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info