Roma (NEV), 13 ottobre 2010 - A che punto è l'iter parlamentare dei disegni di legge di Intesa tra lo Stato e le sei confessioni religiose in attesa di approvazione? La scorsa estate sembrava imminente l'approvazione in sede deliberante da parte della prima Commissione Affari costituzionali del Senato. Invece tutto venne bloccato da alcuni emendamenti presentati dalla Lega Nord, rinviando un’approvazione che alcune confessioni religiose attendono da oltre dieci anni. L'agenzia NEV ha chiesto ai senatori Lucio Malan (PDL) e Stefano Ceccanti (PD), relatori dei disegni di legge sulle Intese, di fare il punto della situazione.

"I passi positivi di fine luglio - ha commentato Lucio Malan - non hanno portato ancora all'approvazione delle sei nuove Intese sulle confessioni religiose al Senato, ma restano validi. Nonostante le mosse contrarie della Lega Nord. Resta altresì valido il nulla osta della Commissione Bilancio per quanto riguarda la copertura finanziaria. Pesa l'impatto politico del secondo e decisivo partito della maggioranza, che ha presentato emendamenti indicanti una contrarietà di fondo a questi provvedimenti. Ciò nonostante - ha concluso Malan - ritengo si possa arrivare all'approvazione delle Intese, anche grazie all'interessamento in sede riservata di soggetti istituzionali e specialmente se ci saranno segni di una pubblica, seppur limitata, attenzione sulla materia".

"La questione delle Intese pendenti - per Stefano Ceccanti - presenta due profili: uno dichiarato e uno implicito. Quello dichiarato consiste in vari emendamenti depositati dalla Lega Nord. Il Governo infatti è libero di stipulare o meno un'Intesa e il Parlamento è libero di poterla approvare. Non rientra invece nelle sue prerogative emendare un testo che è il frutto di una volontà negoziale. Si tratta semplicemente di ribadire questo principio. La questione implicita è la possibile Intesa con l'Islam. Qui però siamo di fronte a un paradosso. Si può ritenere problematica, su alcuni punti, un'Intesa con l'islam tuttavia non si vede come questo possa bloccare l'iter delle Intese con le altre realtà. Se con pazienza e con fermezza ribadiremo questi elementari dati di realtà, essi non potranno che prevalere, anche in tempi ragionevolmente ravvicinati”.