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www.ildialogo.org INTESE,di Agenzia NEV del 12/05/2010

INTESE

di Agenzia NEV del 12/05/2010

Soddisfazione del presidente della Federazione delle chiese evangeliche per l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri dei sei disegni di legge per le Intese fra lo Stato e alcune confessioni religiose. “Avviare ora una riflessione su una moderna legge sulla libertà religiosa”


Roma, 14 maggio 2010 (NEV-CS20) – Ha accolto con soddisfazione Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), la notizia dell'approvazione, avvenuta ieri, da parte del Consiglio dei ministri delle bozze di Intesa tra lo Stato italiano e le sei confessioni religiose - ortodossi, mormoni, apostolici, buddisti, induisti, e testimoni di Geova - che da anni sono in attesa di un formale riconoscimento ai sensi del III comma dell'art. 8 della Costituzione.
 

“Un fatto molto positivo”. Così il pastore Aquilante che ne auspica ora l'approvazione dalla parte dei due rami del Parlamento “nel più breve tempo possibile”. “Come evangelici seguiamo da vicino le vicende delle Intese delle altre fedi di minoranza, convinti dell'importanza che riveste il principio costituzionale della libertà religiosa da una parte, e quello della laicità dello Stato dall'altra, due punti cardine cruciali del nostro ordinamento per una società connotata da un pluralismo religioso sempre più diffuso. Le chiese evangeliche, infatti, per le loro particolari storie e sensibilità teologiche e spirituali, sono da sempre impegnate sul principio: 'Più libertà per gli altri, più libertà per me'”.

La conclusione definitiva dell'iter parlamentare raddoppierebbe il numero delle Intese finora esistenti e riguarderebbe una notevole quantità di cittadini e residenti, fa notare Aquilante, e aggiunge: ”Un bel segnale anche il fatto che con questi provvedimenti si uscirebbe dalle confessioni religiose giudaico-cristiane per consentire finalmente anche a religioni orientali, attivamente presenti nel paese, di avere un adeguato riconoscimento”.
 

Per il presidente Aquilante “stride ora ancor di più l'anacronismo delle leggi del '29 sui 'culti ammessi' tutt'ora in vigore, mentre si impone la necessità di avviare una riflessione politica tesa a varare una legge moderna sulla libertà religiosa”.

A norma dell’articolo 8 della Costituzione le sei bozze d'Intesa – già siglate dal Governo Prodi lo scorso 7 marzo 2007 - dopo l'approvazione da parte del Governo Berlusconi dovranno ora essere approvate da Camera e Senato. Esse riguardano: la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova e l'Unione buddista italiana (che nel 2000 avevano già ottenuto la firma dal Governo D'Alema), nonché la Chiesa Apostolica in Italia, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni, la Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia, l'Unione induista italiana.



Venerdì 14 Maggio,2010 Ore: 15:06
 
 
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