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www.ildialogo.org 25 APRILE UNA FESTA DI TUTTI,di Beppe Manni

25 APRILE UNA FESTA DI TUTTI

di Beppe Manni

(25 aprile Gazzetta di Modena)
La festa della liberazione dovrebbe essere una fesa per tutti. Ma non lo è. I politici di destra, i Berlusconi, i salvini e i di maio, giocano sporco dividendo in modo irresponsabile la gente per i propri fini.
Quest’anno i politici presi dai tentativi di formare il governo poco si sono interessati dell’anniversario della Liberazione. Da subito la festa che doveva essere la grande giornata condivisa da tutti fu un segno di contraddizione. Le forze e le anime politiche che avevano partecipato alla lotta contro i fascisti-nazisti e alla costruzione della Carta Costituzionale si divisero. Poi la contrapposizione tra comunisti e democristiani, tra America e Russia, tra chiesa e sinistra, hanno confuso le coscienze. Ma specialmente nonostante il partito fascista sia stato messo fuori legge, gli antichi amici di Mussolini si sono ricompattati e ancora oggi sono presenti sotto forme continuamente cangianti, resistenti agli antibiotici della democrazia. In Usa, Francia, Inghilterra, grande partecipazioni per le feste nazionali. Noi no. Verrebbe da dire ‘i soliti italiani’. Mentre il presidente della Repubblica dice parole splendide ricordando il martirio di migliaia di italiani e italiane di ogni colore che hanno dato la loro vita per la liberazione dell’Italia, per la pace e per il lavoro, uomini politici come Berlusconi, Salvini, Meloni ecc; alcuni sindaci che dovrebbero rappresentare tutti gli italiani ed essere costruttori di pace e di rappacificazione, snobbano scandalosamente il 25 aprile o lo contestano. Non sono degni di assumere ruoli di governo nell’Italia nata dalla resistenza. Bisognerebbe farli giurare sulla costituzione-nata-dalla-Resistenza. Questi personaggi intrappolati nelle polemiche infinite e nelle trame per una qualche sopravvivenza, non mollano e non aiutano la gente a comprendere, ricordare e a lavorare per la pace. Bella Ciao, Fratelli d’Italia, partigiani delinquenti e partigiani buoni, americani liberatori e tedeschi poverini…si legge di tutto sui messaggi che popolano i social. Ma quanta storia sanno gli italiani e i loro rappresentanti? Libri, saggi, buone trasmissioni televisive ci hanno ormai fornito strumenti sufficienti per una comprensione complessiva sul fascismo, le guerre, le persecuzioni razziali, la lotta partigiana e l’aiuto degli eserciti alleati che ci hanno liberati dopo aver raso al suolo metà delle città italiane. La storia ha ombre e luci ma la memoria condivisa emerge da uno sguardo complessivo, non da particolarismi ideologici o di potere strumentalizzati per giochi politici.
Sul palco di Piazza Grande a Modena erano rappresentate le forze politiche e civili della città (mancavano i 5stelle, perché?) un giovane studente di diciottenni ha ricordato vicino al sacrario della Ghirlandina la nostra resistenza e il dovere di fare memoria per una Italia rinnovata.
Trentanni fa nel mio condominio su sessanta balconi cinquanta esponevano il tricolore; quest’anno appena due timide bandierine. Con i futuri amministratori verrà definitivamente cancellata la festa del 25 aprile e del I Maggio?
 


Sabato 19 Maggio,2018 Ore: 18:31
 
 
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