- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (152) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org La guerra nel giardino di casa,di Beppe Manni

La guerra nel giardino di casa

di Beppe Manni

( 21 aprile 2018 Gazzetta di Modena)
Sopravvissuti ai bombardamenti, alla crudeltà della guerra civile, agli strascicchi sanguinosi del dopo guerra, siamo lobotomizzati, senza memoria: abbiamo dimenticato il rischio spaventoso di altro sangue vicinissimo a casa nostra.
Il 5 marzo a Fano durante uno scavo, è stata trovata una bomba inglese di due quintali e mezzo. Il centro della città è stato evacuato, uffici, scuole, aeroporto chiusi. 30 mila cittadini sfollati. Nel raggio di 2 Km. Mille soldati a presidiare la zona. Una scena apocalittica. La stessa cosa è successa un mese fa alla stazione di Bologna. 70 anni fa abbiamo sperimentato i bombardamenti a tappeto fatto dai bombardieri americani e inglesi sui nostri paesi e sulle nostre città. Oggi bisogna che la politica si bagni le scarpe nel sangue e nelle lacrime urlate dai più disgraziati della terra. Politici sorridenti e spensierati smettetela di ridere e di bisticciare. Pensate a Masul, a Kabul, a Bagdad. Ma anche Belgrado e Beirut. E ora a Damasco dove piovono missili e bombe ben più potenti: barrell bomb, a grappolo, al naplam, al gas, ‘intelligenti’ che massacrano, distruggono senza pietà. Come i nazisti che dai loro uffici tiepidi e ordinati organizzavano gli eccidi dei campi di annientamento, gli intelligenti strateghi americani, inglesi e francesi spediscono senza tema di essere colpiti su obiettivi invisibili. Probabilmente costruendo false prove di gas. Lontano dagli occhi lontani dal cuore. Tra l’altro noi siamo a pochi chilometri dalle città bombardate. Se decideranno di vendicarsi noi siamo i primi a portata di missili. E poi appena potranno, una massa di disgraziati fuggiranno dalle loro abitazioni, fabbriche e campi messia ferro e fuoco dalle nostre bombe e verranno qui prima di tutto, non un America, né in Inghilterra e neppure in Francia.
Gira sui cellulari l’ultimo farneticante messaggio da Medjougorie: “A me Ivan uno dei veggenti questo msg urgente di Nostra Signora. La guerra nel medio oriente sta x convertirsi in qualcosa di molto serio! E si estenderà x tutto il mondo. X fermarlo, tutto il mondo deve pregare ogni minuto. E subito! I sacerdoti devono aprire le porte delle loro chiese e invitare le persone a pregare il Rosario! E pregare intensamente! Pregate! Pregate! Pregate! Ogni giorno alle sei e mezza ovunque vi troviate nel mondo ! Lasciate tutto e pregate tre Ave Maria! Inviate questo sms x tutto il mondo”.
Questa religione non è solo oppio del popolo ma inno alla stupidità e offesa all’uomo di fede. Se veramente vuoi la pace, se sei veramente terrorizzato dalla guerra, puoi anche pregare nel segreto della tua camera, ma non con sfilze di ave Maria per una madonna che risponde a gettoni. Dobbiamo piuttosto fare pressione sui politici anche attraverso i nostri partiti, chiese, associazioni. Diffondere una mentalità di pace secondo l’art. 11 della costituzione. Denunciare e rompere il satanico intreccio tra economia perversa che affama e distrugge e i venditori di armi tra cui l’Italia ha un ruolo decisivo.


Sabato 19 Maggio,2018 Ore: 18:22
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info