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www.ildialogo.org ATTENDERE INERTI LA CATASTROFE? NO, GRAZIE,di Peppe Sini

ATTENDERE INERTI LA CATASTROFE? NO, GRAZIE

di Peppe Sini

Attendere inerti che l'estrema destra razzista vada al governo? No, grazie.
Non si consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega l'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani. Non si consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega il dovere di soccorrere chi e' in pericolo di morte. Non si consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega il diritto alla vita di innumerevoli innocenti.
*
I madornali errori commessi negli ultimi anni dalle forze politiche democratiche ed antifasciste sono drammaticamente evidenti, e nelle elezioni dello scorso marzo la propaganda menzognera, fraudolenta ed infame dell'estrema destra razzista ha ottenuto un ampio consenso promettendo deliranti mirabilia e scelleraggini.
Ora l'estrema destra razzista pretende di assumere il governo del paese per realizzare persecuzioni, crimini, follie.
Ma a questa sciagurata prospettiva si oppone la Costituzione, si oppone lo stato di diritto, si oppone la democrazia, si oppone la civilta', si oppone il senso di umanita' che tutti gli esseri umani riconosce eguali in dignita' e diritti.
*
Non e' troppo tardi per rinsavire.
La Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica la responsabilita' di nominare il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i ministri.
Ebbene, il Presidente della Repubblica non nomini un governo di manutengoli dell'estrema destra razzista dagli stessi caporioni dell'estrema destra razzista indicati come loro complici.
Il Presidente della Repubblica dia invece l'incarico di formare il governo ad una personalita' degna, fedele alla Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista, ad una personalita' persuasa del fatto che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Questo occorre che ogni persona decente chieda oggi al Presidente della Repubblica.
Questo occorre che ogni persona decente gridi oggi dai tetti.
*
Le elezioni di marzo sono passate, ma esse non annullano i doveri morali e civili ne' la legalita' costituzionale; se anche con l'inganno e la corruzione l'estrema destra razzista ha ottenuto un consenso che - sebbene flagrantemente minoritario tra la popolazione considerata nel suo insieme - gli ha garantito la maggioranza dei seggi parlamentari (ma io credo invece che anche tante persone elette nelle liste dei partiti guidati dai caporioni dell'estrema destra razzista messe alla prova si opporrebbero al razzismo, alle persecuzioni, al crimine ed alla folllia, e si schiererebbero per la legalita' e la democrazia, in difesa della Costituzione e dell'umanita'), ebbene, questo risultato elettorale non autorizza comunque nessuno a violare le leggi e la morale, questo risultato elettorale non autorizza comunque nessuno a commettere persecuzioni, crimini, follie.
In queste ultime settimane troppe persone sono restate attonite e inerti a guardare l'osceno teatrino dei caporioni dell'estrema destra razzista, stolidamente rassegnate all'idea che quella pretesa vittoria elettorale autorizzi i nuovi lanzichenecchi a far strame di ogni regola civile e morale e ad impossessarsi della cosa pubblica considerata alla stregua di bottino in un saccheggio.
Poiche' il razzismo e' un crimine contro l'umanita', consegnare il governo della repubblica nelle grinfie dell'estrema destra razzista e' un crimine.
E chi a questo crimine si rassegna, ne e' complice.
E chi dinanzi a questo crimine e' indifferente, ne e' complice.
E chi esibisce l'alibi insulso e indecente del fatalismo, ne e' complice.
E chi si lascia narcotizzare e distrarre mentre la casa brucia, ugualmente ne e' complice.
Vale ancora e sempre la lezione di Piero Gobetti.
*
Aprire gli occhi occorre.
E chiedere al Presidente della Repubblica di esercitare pienamente in questo cruciale frangente il suo compito secondo legge e secondo morale, con scienza e coscienza, nella piu' rigorosa fedelta' alla Costituzione della Repubblica Italiana.
Che milioni di italiane e italiani scrivano al Presidente della Repubblica di agire in nome e in difesa della legalita' costituzionale, dello stato di diritto, della democrazia, della civilta', dell'umanita'.
Che milioni di italiane e italiani scrivano al Presidente della Repubblica per esprimere il comune impegno ad impedire che il governo del nostro paese, e con esso il nostro paese stesso, cada preda dell'estrema destra razzista e del suo programma di persecuzioni, crimini e follie.
E' l'ora della verita'.
E' l'ora dell'impegno.
E' l'ora della nonviolenza.
Per la Costituzione repubblicana.
Per il bene comune.
Per la vita, la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Attendere inerti la catastrofe?
No, grazie.
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 18 maggio 2018
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)
* * *
Una breve notizia sul promotore di questo appello
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio (ha preso parte al movimento antinucleare fin dalla prima iniziativa a Montalto di Castro); dalla meta' degli anni Settanta e' stato uno dei principali animatori della sinistra marxista antitotalitaria a Viterbo; negli anni '90 ha preso parte all'esperienza del "Movimento per la democrazia - la Rete", rappresentativa del movimento antimafia nelle istituzioni; obiettore di coscienza al servizio militare, dagli anni Settanta e' persona amica della nonviolenza (condividendo la formulazione di Aldo Capitini); nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti lotte contro le istituzioni totali e per i diritti umani e rilevanti campagne di solidarieta' concreta; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1991 e' stato processato ed assolto per la sua azione contro la guerra del Golfo; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia (anche per questa iniziativa ha subito un processo conclusosi con l'archiviazione delle accuse nei suoi confronti); nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge (cui varie altre in anni successivi sono seguite, sempre su sua sollecitazione) per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; ha ideato e animato due delle piu' importanti e vittoriose campagne ambientaliste nell'Alto Lazio: quella contro la realizzazione della devastante Supercassia negli anni '80-'90, e quella contro la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo (che avrebbe devastato irreversibilmente la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame) dal 2007; negli anni '80 e '90 e' stato tra i principali redattori del settimanale "Sotto voce" che a Viterbo condusse fondamentali inchieste contro i poteri criminali e il regime della corruzione; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" e promosso la campagna a livello nazionale con questa denominazione. Nel gennaio del 2015 un suo scambio di lettere con il Presidente del Consiglio dei Ministri sulle iniziative necessarie per promuovere la pace ha dato luogo a un vivace dibattito. Nel 2017 ha ideato e coordinato la campagna "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
* * *



Sabato 19 Maggio,2018 Ore: 17:48
 
 
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