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www.ildialogo.org ALLA RICERCA DELL’EUROPA DELLE COMUNITÀ,di Gugliemo Loffredi

ALLA RICERCA DELL’EUROPA DELLE COMUNITÀ

di Gugliemo Loffredi

«Patria» è una parola che ha perso la solennità della “terra dei padri “ grazie ai fascismi che l’hanno deturpata attraverso la violenza e la morte della democrazia. La “Patria” viene riesumata ogni qual volta la paura prende il sopravvento e le altre parole non sono efficaci per agire sul popolo. Questo avviene a tutte le latitudini, dove questa parola, riesumata dai libri, è usata e abusata. Come in Spagna questi giorni, dove la Catalogna rivendica questo concetto attraverso delle sue peculiarità vere o presunte: linguistiche, culturali, storiche, e aggiungo senza paura di essere smentito: soprattutto economiche, a giustificazione di un referendum secessionista, problematico, anticostituzionale, dove tutti indifferentemente perdono. Oggi dovremmo orientarci verso una parola che ha ancora un buon sapore all’ascolto: “Comunità”, per giungere all’Europa delle comunità dove le differenze possano aiutare a crescere, a diventare migliori. Vorrei per concludere portare un esempio felice, e sicuramente riuscito, di autonomia compiuta quello della Valle D’Aosta; che gode della condizione di Regione a Statuto Speciale. Nel 1948 con una legge costituzionale fu istituita la Regione Autonoma Valle d’Aosta. Lo Stato quindi trasferì ad essa i beni e le potestà legislative ed amministrative. Qui la lingua francese è ufficialmente parificata a quella italiana e gli atti pubblici possono essere scritti sia nell'una che nell'altra lingua. La Valle d’Aosta trattiene i nove decimi del totale delle imposte e questo permette agli organi regionali di operare in efficienza e immediatezza su tutti fronti: sociale, scolastico, educativo, turistico, territorio. Credo che la richiesta di autonomia non sia una posizione antidemocratica a priori; tantomeno una minaccia per la Costituzione quando non si usa la forza e la prepotenza.

Guglielmo Loffredi



Sabato 07 Ottobre,2017 Ore: 20:03
 
 
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