www.ildialogo.org "Meno giustizia e meno ossigeno nel nostro futuro!",di Mario Mariotti

Ci siamo quasi; l'agonia dell'utopia socialista cubana è agli sgoccioli, è, morto Fidel, il suo progetto e la sua esperienza si estingueranno nel gran mare della globalizzazione del mercato e della cultura del Beati i ricchi, del modo di vivere, scegliere e comportarsi degli USA, paradigma della difesa dei diritti umani, della democrazia e della libertà del dollaro, che é stato “creato da Dio” per crescere, moltiplicarsi e finire nelle tasche del popolo degli "eletti", sempre meno numeroso e più ricco, in modo blasfemo.

Il dittatore sanguinario,che ci ha tolto finalmente il disturbo della sua esistenza, era un essere immondo che si nutriva di dissidenti divorandone tre al paio; poi aveva costretto i cubani più ricchi, quelli allergici alle tasse, all'egualitarismo fra i primi e gli scarti, alla limitazione della libertà d'impresa, a fuggire nel loro paradiso terrestre, gli USA; poi aveva avuto l'ardire di soffocare la libertà di gracidare alla luna, e di costruirne una che includesse quella dal bisogno, in modo che anche, gli ultimi avessero il necessario.

L'essere immondo aveva trasformato Cuba, da esotico casino per i ricchi americani in un terribile lager nel quale l'analfabetismo era sparito, la fame era sparita, il servizio sanitario nazionale era all'avanguardia, l'età media della popolazione superava quella degli USA, i “meninos da rua” non esistevano, in minimo essenziale veniva garantito a quel pronome in definito di "tutti" che in tutto l’Occidente ricco e cristiano, è endemicamente assente.

E la bestemmia delle bestemmie? L'invio di personale medico nei Paesi poveri, ex colonie dell'imperialismo europeo, per aiutarli a crescere e a dare vita a delle società in cui la democrazia si coniugasse con l'egualitarismo; bestemmia, questa, espressione di quell'internazionalismo proletario di cui in ogni altra contrada del Pianeta, si sono perse le tracce!

Finalmente il dittatore sanguinano è crepato; Trump ed i dissidenti cubani possono esultare; l'ultima scheggia di socialismo è sull'orlo del fallimento: per gli USA la giustizia puzza di socialismo, ed è probabile che questo orribile odore sparisca del tutto anche da Cuba!

Il peccato di Fidel e dei suoi compagni di cercare di costruire una società giusta e solidale, di creare un mondo senza servi e senza padroni, con Javè incarnato sulla terra e non pascolante nell'alto dei cieli, stava materializzando, senza saperlo, il Magnificat di Maria, secondo il quale Dio innalza gli umili e rimanda i ricchi a mani vuote. Questo é stato il loro peccato mortale!

C'é solo un'ultima cosa da dire: la povertà dignitosa dei Cubani sarebbe stata anche il paradigma dello sviluppo ecosostenibile del nostro futuro. In quella bellissima isola il livello dei consumi, e quindi dell'inquinamento, era modesto, mentre per vivere all'americana occorrerebbero tre pianeti!

Ma questo per l'opinione pubblica mondiale, è un dettaglio trascurabile: l'importante è che anche Cuba si apra al mercato, alla competizione, alla libertà dei ricchi di sfruttare il prossimo e di incancherare il Pianeta. In esso, finita la dittatura, diminuiranno sia la giustizia che l'ossigeno. Pazienza! Le Multinazionali sbarcheranno anche là, e l'evangelica divisione fra i ricchi ed i poveri si espanderà anche in quelle contrade.

E Fidel? Requiescat in pace, amen!

Sabato 21 Gennaio,2017 Ore: 22:33