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www.ildialogo.org NO, UN VOTO DI DIGNITA',di Luigi Caputo

Referendum Costituzionale
NO, UN VOTO DI DIGNITA'

di Luigi Caputo

Non è vero, come afferma la macchina della mistificazione renziana, che a fronteggiare la controriforma del governo ci sia un blocco informe e senza identità, accomunato unicamente dalla volontà di affossare il premier.
La sinistra è compattamente a favore del NO, in tutte le sue espressioni, politiche, sindacali, dell'associazionismo. Fra i partiti, sono schierati per il NO, oltre a RIFONDAZIONE COMUNISTA, Sinistra Italiana e la sinistra del PD; tra i sindacati, la CGIL e i sindacati di base, tra le associazioni, l' ANPI, l' ARCI e Magistratura Democratica. Le contraddizioni sono tutte nel campo opposto e finiscono in questo momento per penalizzare i fautori dell'assalto alla Costituzione. Cos'è accaduto? Semplicemente, che una controriforma con un impianto culturale di destra e concordata nelle sue linee fondamentali con la principale espressione della destra parlamentare (Forza Italia) abbia registrato poi la defezione di quest'ultima in seguita alla denuncia berlusconiana, dovuta essenzialmente a motivi di tattica politica, del Patto del Nazareno, e il conseguente ingresso di Forza Italia nel fronte del NO, già presidiato, per quanto riguarda la destra, dalla Lega Nord, pure non esente, anch'essa, da oscillazioni iniziali.
Così Renzi si è trovato con la sola compagnia dei micro-partiti satelliti del PD: NCD e i frantumi di quella che fu Scelta Civica, oltre alle frange più impresentabili dell'ex galassia berlusconiana, Verdini e soci. Rimasto politicamente isolato, ora Renzi grida al complotto, che includerebbe - udite udite – tutti gli ex presidenti del Consiglio, e vaneggia di improbabili accozzaglie. Dovrebbe invece chiedersi come sia riuscito a realizzare un tale capolavoro, che oggi lo vede aggrapparsi pateticamente – e minacciosamente al tempo stesso – a Obama, alla Merkel,
al sostegno delle centrali ademocratiche internazionali (OCSE, Commissione Europea) e dei grandi potentati politico- finanziari (J.P.Morgan, Fitch Ratings), il che lo colloca di fatto al di fuori del circuito democratico del Paese. Oggi il voto per il NO si arricchisce perciò di un ulteriore valore di dignità e difesa della sovranità nazionale, contro chi vorrebbe ridurre l'Italia a una sorta di espressione geografica .
29.11.2016
Luigi Caputo
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Avellino.



Mercoledì 30 Novembre,2016 Ore: 11:34
 
 
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