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www.ildialogo.org "TENGO FAMIGLIA",di Claudio Cossu

"TENGO FAMIGLIA"

di Claudio Cossu

"La musica cambia" ha detto il Presidente del Consiglio in un impeto di auto - difesa e nel contempo di ottimismo nel contesto dello scandalo petrolifero lucano del "caso Guidi - Boschi - Gemelli " : ora ci si dimette. Ma le fattispecie contro la Pubblica Amministrazione, chiamiamole inopportune o delittuose, quelle non mutano, rimangono sempre dimostrando che la "volpe perde il pelo...."" e quel che segue.
Un Capo di Stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi indagato, come pure un dirigente della Ragioneria di Stato (Valter Pasterna ) indagato, alcuni funzionari dell'ENI indagati o arrestati..... ed ora la Ministro dimessa Federica Guidi e la Ministro Maria Elena Boschi devono essere sentite dai Pm competenti, magistrati che vogliono oggi l'arresto persino di Gianluca Gemelli (" Il Fatto quotidiano" on line dd. 2 aprile 2016)....certo non è un bel vedere ed il motto che Leo Longanesi avrebbe voluto apporre nel tricolore italiano, il famoso "Tengo famiglia" rimane sempre attuale, anzi sovrasta imperterrito la bandiera e tutta la nostra Nazione .
Le imputazioni vanno dall'associazione per delinquere all'abuso di ufficio ( traffico illecito di rifiuti). Ma come mai tanto clamore, tanta "caciara", come usano dire a Roma, per un semplice " business" di petrolio estratto dai giacimenti dell'oro nero della Basilicata (Val d'Angri) ? Si tratta , in fondo di soli 10 Km quadrati di superficie ed appartenenti, per lo più, a Compagnie straniere, oltre il 50 per cento alla francese Total ( compreso "il progetto Tempa rossa"), poi alla Shell, alla Exon Mobil, alla Mitsui EP e, infine quel che resta, all'ENI italiana, azienda creata, in pratica, da Enrico Mattei , che servono per coprire solo l'8 per cento del fabbisogno nazionale. Cosa sono 85 mila barili estratti ogni giorno dal suolo e dal mare della terra lucana? Il fatto è che il sistema fiscale colà vigente risulta palesemente favorevole alle aziende straniere che operano nell'estrazione di quel tesoro nero e creano un vero, incustodito e libero "Far West"che attira gli interessi e la cupidigia degli operatori stranieri più agguerriti nel settore, vero miele per le api . Si pensi che le prime 20 mila tonnellate di petrolio prodotte in terra e le prime 50 mila estratte dal mare sono - icredibile dictu - esenti da tasse ! Una vera " Bengodi" se pensiamo che le aliquote applicate negli altri paesi sono tra il 20 e l'80 per cento del prodotto estratto (" Il giornale lucano " del 2 aprile 2016). Sono esenti da tassazione, inoltre, le prime 20 mila tonnellate prodotte in terra ferma e le prime 50 mila prodotte in mare (equivalente a 325mila barili di petrolio). Nessuna aliquota è dovuta, infine, per la produzione effettuata in regime di "permesso di ricerca" ( stessa fonte). Nessuna "Royalty" (percentuale sugli utili corrisposta dal proprietario di un giacimento) è prevista . Ora, forse, si comprenderanno meglio tante cose e si capirà l'importanza di recarsi a votare, per il referendum " relativo alle trivellazioni il giorno 17 aprile ( contrariamente a quanto consigliato dal nostro Presidente fiorentino Matteo Renzi e da quasi tutto il PD ).
Claudio Cossu



Sabato 02 Aprile,2016 Ore: 23:17
 
 
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