- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (304) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org LA FOLLA INGRAVIDATA ?,di Agostino Spataro

Politica: partito o movimento?
LA FOLLA INGRAVIDATA ?

di Agostino Spataro

Ringraziamo l'amico Agostino Spataro per averci inviato questo suo intervento pubblicato sul suo blog http://montefamoso.blogspot.it/
Sembra che la folla sia stata di nuovo ingravidata di un seme maligno, quando prima potrebbe partorire un nuovo duce. Speriamo in un aborto!
Partito o movimento?
“La clamorosa affermazione elettorale del “grillismo” ha riproposto un antico dilemma: partito o movimento? Nella fase attuale, la tradizionale forma-partito vive una crisi drammatica, forse irreversibile. D’altra parte, nemmeno i movimenti, alla fin fine, risultano abbastanza convincenti.
In realtà, partiti e movimenti tendono a eludere il problema centrale che è quello di progettare una fase superiore della democrazia ossia forme nuove della partecipazione democratica dei cittadini alle scelte politiche e strategiche, all' elezione degli organi costituzionali.
Perché così vogliono i padroni (committenti di entrambi) per non avere le mani legate da… fastidiose pratiche democratiche.
La questione non si pone solo in Italia, ma in Europa e nel mondo. Da lungo tempo è presente in Argentina, dove predomina il “peronismo” ossia il movimento per eccellenza, cui molti, nel mondo, si riferiscono senza ammetterlo.
Perciò, segnalo il punto di vista del prof. J.P. Feinmann (1) il quale, partendo appunto dalla realtà argentina, delinea le differenze sostanziali tra partito e movimento. Ecco una sintesi.
Un partito è una parte, una parte non è il tutto. Il partito, dunque, è una parte che ha deciso di differenziarsi. Un partito è una differenza. Una differenza con tutto l’altro che è. Qualcuno appartiene a un partito perché aderisce a una determinata visione della politica. Questa “determinazione” da al partito una maggiore tendenza identitaria…
Un partito è una fissità: è qualcosa e, essendolo, non è, non può essere molte cose. Un partito non assomma, ma toglie. Fissa un’identità, forse un’ideologia, però, per esserlo, esclude troppo.
La pratica del “duce” è l’unità dei diversi. Unire i diversi e sommare. Sommare é accumulare potere.
Un movimento è elastico, si muove, si espande, incorpora, non esclude. Un movimento più che essere, diviene. Il movimento non “è”. Il movimento è azione, mobilità, inclusione costante, espansione illimitata. Il movimento è divenire puro.
Il partito “è”: ha un' identità chiara però non si espande, non somma, non diviene. Il movimento non “è”: si muove, diviene. La sua identità è debole. Da qui la sua vicinanza col populismo. Un partito si basa su una teoria, questa teoria esprime la sua razionalità. Un movimento populista si esprime con una serie di formulazioni vitali, di valore, di proposte che cercano di suscitare più l’adesione sentimentale, l’emo-zionalità che la fredda apoditticità (?) della ragione.
Perciò, si richiede la figura del leader come punto unico di confluenza.”
(1) J. P. Feinmann, “Pagina 12” del 24/7/2004, Buenos Aires



Giovedì 25 Giugno,2015 Ore: 16:40
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info