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www.ildialogo.org Con i manganelli picchiati  i lavoratori licenziati dell’acciaieria di Terni,di Domenico Stimolo

Con i manganelli picchiati  i lavoratori licenziati dell’acciaieria di Terni

di Domenico Stimolo

Gravissimi i fatti verificatosi  a Roma alla fine della mattinata del 29 ottobre.
Pare proprio che siano ritornati in voga i metodi in uso negli anni 50/60, con Scelba Ministro dell’Interno. Cinque i feriti, con le teste insanguinate. Scene terribili, che si vedono solo nelle memorie dei filmati.  Lavoratori con i capelli quasi incanutiti, dell’Acciai Speciali, non ci sono giovani nelle acciaierie , drammaticamente spossati nel loro terribile grido di dolore, trattati da teppisti o da componenti di organizzazioni a delinquere.
Centinaia di lavoratori dell’acciaieria  ThyssenKrupp di Terni che i padroni tedeschi vorrebbero smantellare e chiudere sono stati caricati dalle forze di polizia durante la manifestazione sindacale, iniziata davanti all’ambasciata tedesca, diretta poi in corteo verso il ministero dello sviluppo economico.
I lavoratori, assieme alle organizzazioni sindacali,  utilizzando solo gli strumenti della coesione, solidarietà e partecipazione, difendono tenacemente il loro fondamentale diritto - comandato dalla Carta Costituzionale - del lavoro, e quindi l’esigenza fondamentale di potere vivere, assieme alle proprie famiglie.
Come nelle antiche grida che da sempre hanno attraversato la storia del movimento operaio, oggi ritornati in voga sempre più, si rivendica pane, lavoro e dignità.
Altro che “Lingotti” scimmiottanti, “sciupafemmine” sempre in auge nelle poltrone dorate, e cricche arricchitosi sulle spalle dell’interesse nazionale e  di chi democraticamente contribuisce a reggere le sorti nazionali pagando onestamente le tasse da salari, stipendi e pensioni.
Drammatiche e concitate le dichiarazioni di Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom-Cgil, presente alla testa della manifestazione.
domenico stimolo



Giovedì 30 Ottobre,2014 Ore: 16:29
 
 
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