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www.ildialogo.org La distanza siderale,di Mario Mariotti

La distanza siderale

di Mario Mariotti

Pagare le tasse? Lo stesso che essere torturati dall'Inquisizione!Gli statali? La causa principale della crisi, un branco di parassiti che non hanno mai lavorato in vita loro, che nessuno ha mai visto sudare, che vanno in pensione con le ragnatele sotto le ascelle e con un trattamento economico da super ricchi. I poveri? Qui da noi, nel nord del mondo, essi sono tali perché non hanno voglia di rimboccarsi le maniche e di lavorare; perché, dopo aver studiato, non si vogliono adattare a fare i lavori più umili; perché sono dei buoni da niente che corrono come i bradipi, che sono sempre in malattia, che sono privi di iniziativa e di fantasia.
Nel sud del mondo essi aggiungono a tutte le precedenti qualità anche quella di riprodursi come fanno i conigli, per cui l'unico e vero aiuto, per loro sarebbe quello di paracadutare delle adeguate quantità di profilattici, con le relative istruzioni per l'uso, e aspettare che essi diminuiscano di numero per esercizio di continenza, di rapporti protetti, e per il persistere di quelle malattie endemiche che sarebbero curabili, ma che loro non riescono a superare per mancanza di cure.
Gli immigrati dei viaggi della speranza? Non sappiamo dove metterli, ci rubano il lavoro le case popolari, i sussidi dei comuni; vengono qui per saturare i nostri servizi sociali, anche loro fanno troppi figli, arriverà che ci imporranno anche il Corano! Il pubblico, i servizi pubblici? Sono il paradigma dell'inefficienza, dei vincoli e delle lungaggini burocratiche, di tutti quei lacci e lacciuoli che soffocano l'iniziativa privata, lo spirito imprenditoriale, la libertà d'impresa. Sono un calderone nel quale i più onesti sono ladri e i più sani hanno la rogna Tutto si risolverebbe con le privatizzazioni!
I sindacati? Strutture perfettamente inutili, che si sono vendute ai padroni; che si nutrono dei contributi dei lavoratori e dei pensionati ma hanno abbandonato la loro difesa che hanno perso la memoria storica degli strumenti che ne fondavano la validità: lo spirito confederale e lo sciopero generale, gli unici mezzi che avrebbero il potere di mettere in difficoltà il potere costituito. Servono solo per la cassa-integrazione, ma per le aziende piccole é come se non esistessero.....
Quando uno legge questi enunciati, ed altri dello stesso tipo, potrebbe pensare che essi facciano parte della cultura di destra e di quella leghista. Ebbene, costui si starebbe sbagliando. Assieme alla globalizzazione del capitalismo, del mercato e della competizione, si è globalizzata anche questo tipo di cultura, ed essa se la ritrovano nella testa, e nelle corde vocali, anche molti di coloro che di sé stessi pensano ancora di essere di Sinistra, di essere i legittimi eredi di quello che, una volta, era il Partito Comunista Italiano. Se c'è una differenza fra le due culture, è quella che una le cose le dice più esplicitamente, e l'altra le pensa senza dirle, perché ha ancora un po’ di memoria storica di quando lei viveva la povertà, lo sfruttamento, la disoccupazione e la miseria.
In quel tempo, prima della caduta del Muro di Berlino, prima che il pontificato televisivo avesse rincoglionito tutti quanti, quando il pontificato religioso scomunicava i comunisti, e trasferiva la propria benevolenza dal fascismo alla Democrazia Cristiana, qual era, e quale dovrebbe sempre essere, la cultura di Sinistra, dato che quello che è giusto è indipendente da quello che è nuovo ed è e rimane giusto, e quindi non va rottamato? La Sinistra si fondava, e quindi si fonda, sull'anticapitalismo e sulla critica alla religione quando lascia il Signore come appannaggio della Destra. Lei sa bene, (dovrebbe saperlo sempre) che il mercato e la competizione sono due cancri che erodono i diritti umani fondamentali al posto di lavoro, all'istruzione, alla salute, alla sicurezza
dei cittadini, lasciandone una parte fuori dalla porta. Lei sa benissimo che il pubblico, che lo Stato siamo noi; e rifiuta in modo assoluto le privatizzazioni del beni comuni, acqua, energia,ecc, che si fondano sulla tesi che lo Stato è un rapinatore inefficiente, e che solo il privato funziona.
Nella sua cultura c'era e c'è, la lotta per la conquista di un tipo di libertà che sia interconnessa con quella dal bisogno, perché la libertà dei padroni si determina come libertà di sfruttamento, di corruzione, di evasione fiscale, ed è strutturalmente connessa col possesso del denaro. Chi é senza denaro è libero di fare tutto, ma non può farlo perché non ha denaro. Questo il vero privato che funziona! Oggi, poi, c'é l'enorme problema della speculazione finanziaria, dell'economia virtuale, che fa andare in crisi quella reale. Ecco quindi le necessità del controllo pubblico delle banche, della Tobin-Tax sulle transazioni finanziarie, della messa fuori legge dei prodotti speculativi tossici, che creano ricchezza su quel niente che però riesce a mettere in crisi l'economia reale, della eliminazione dei paradisi fiscali. Siccome, sempre oggi, siamo arrivati ad un punto che il 10% delle famiglie gode del 50% della ricchezza nazionale, ecco che non c'é nessun dubbio da dove sì debba incominciare a drenare le più efficienti e funzionali la scuola pubblica, la sanità, la sicurezza, la giustizia, e per abbassare le tasse sul lavoro dipendente.
Anche il problema del debito pubblico andrebbe ridimensionato: i debitori rischiano la miseria e la fame;nessun creditore ha questo tipo di problema, perché ha investito usando ciò che eccedeva il necessario per vivere. La lotta all'evasione fiscale poi, e quella alla corruzione, dovrebbero essere i primi obiettivi, perché mettono in condizione di avere le risorse per il rilancio dell'economia, della scuola, della sanità. Sembra che le varie centinaia o migliaia di possessori di un aereo privato abbiano fatto lo sforzo sovrumano di dichiarare un reddito annuo di 20000 euro. Sembra che, se un elicottero si mette a fotografare il territorio, si accorge che in esso ci sono migliaia di edifici neppure censiti.
Immaginiamoci il problema dell'IMU per i proprietari! Ebbene, alla fine della cura, se la Sinistra tornasse ad essere tale, i possessori dell'aereo privato si ritroverebbero in monopattino, e i padroni delle case padroni di nulla, dato che esse fiscalmente non esistono, e potrebbero essere rivendute ai proprietari, con grande beneficio per le pubbliche finanze! Interrompo qui.
Prima ho dato il quadro del la cultura della maggioranza silenziosa del nostro Paese, vincitore virtuale dell'Oscar dell'alienazione e della mancanza di etica pubblica e privata; poi ho caratterizzato, per coloro che oggi si ritengono di Sinistra, come dovrebbe essere la Sinistra per essere tale. Data la distanza siderale fra le due culture, fra l'essere ed il dover essere,vi sembra possibile, cari lettori,la conversione del prossimo dalla prima alla seconda cultura? Io non ho speranza, ma offro una profezia. Sarà l'inferno che pagheremo tutti quanti a convertirci dalla prima cultura che lo genera, alla seconda, che è il progetto del futuro se uno vuole ancora sperare nel futuro.
I nostri figli, le nuove generazioni, devono riscoprire i Valori che partono dall'Illuminismo, passano per il Marxismo ed arrivano alla nostra Costituzione. Chi ce li ha consegnati, ha sofferto ed è morto per farlo. Noi con la prima cultura li abbiamo storpiati e bestemmiati. Bisogna che i giovani li riscoprano, e cerchino di costruirli. Sono loro che, incarnandoli, potranno costruire un mondo di uguali, senza servi e senza padroni, dove la gioia consisterà nel toglier sofferenza e nel fare la gioia degli altri.
Mario Mariotti



Venerdì 11 Luglio,2014 Ore: 17:01
 
 
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