- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (344) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org HA GRANDINATO,

HA GRANDINATO

(26.5.14)
Oggi il segretario del Pd Matteo Renzi, quando radunerà il soviet (pardon: la segreteria politica) potrà iniziare con un sorriso a trentasei denti ed una battuta: “Credevo che piovesse, non che grandinasse”. La battuta non è sua: Alcide de Gasperi la trasmise con la tipica imperturbabilità trentina al suo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio di allora (1948), Giulio Andreotti, quando la Dc sbaragliò Pci, Psi e sinistre varie alle prime elezioni politiche della Repubblica Italiana nata sulle ceneri ancora calde di una guerra appena finita e di una monarchia appena esiliata. Ha grandinato, per il Pd di Matteo Renzi che ha preso legittimamente il potere come segretario del Pd e illegittimamente il potere come presidente del consiglio.
Ha grandinato per un Pd che da anni aveva perso la bussola diviso com’è fra ex Dc, ex Psi, ex Pci, ex Psdi che si sono spartiti in tre correnti (come succedeva nella migliore Dc): il “fluido” renziano; i cattolici sociali, i duri e i puri del vecchio Pci.
Sì, ha grandinato: il Pd raccoglie i consensi di oltre il 40 (quaranta!) per cento del 56 per cento di italiani che ieri si sono recati alla urne per esprimere il proprio voto sull’Europa che vorranno.
Ma la grandina fa danni.
La fece con la Dc di De Gasperi: forti del consenso conquistato (e quindi del potere conseguente) i politici di allora si ubriacarono di potere e diedero inizio a quei giochi che passeranno ingloriosamente nella storia politica come “democristiani” per occupare sempre più lo Stato e, soprattutto, prendere sempre più soldi. De Gasperi, è noto, resse ancora qualche anno sia la segreteria politica che il governo, ma poi non ce la fece e, già ammalato, accettò la presidenza della neonata CEE lasciando la gestione politica ai famosi “cavalli di razza” rampanti. Morì nel 1954 e 40 anni dopo (1994) la Dc finì stritolata da un imprenditore avventuriero proveniente da un paese della periferia di Milano.
La grandine farà danni anche al Pd di Matteo Renzi. Non subito, non ora. Allora (1948) gli italiani votarono Dc per paura dei comunisti; quarant’anni dopo votarono Forza Italia per paura dei comunisti; ora votano Pd per paura di forze estremistiche che promettono di spazzare via l’euro, la Repubblica, il Presidente della Repubblica, il governo e tutto il marcio che quarant’anni di malgoverno prevalentemente democristiano e vent’anni di malgoverno prevalentemente berlusconiano e bossiano hanno generato nel “…bel Paese dove il sì sona”.
Ora gli italiani hanno dato fiducia (e che fiducia!) ad una persona che ha preso il potere facendo lo sgambetto ad un suo collega di partito che aveva (demo)cristianamente accettato la croce di gestire un paese che le urne avevano voluto ingestibile.
Siamo alle solite: abbiamo bisogno di un Alcibiade che ci faccia sognare e poco importano i mezzi che usa per farlo.
Gli alcibiadi – tutti gli alcibiadi – contano su due fattori: la smemoratezza del popolo che arringano e le promesse a tambur battente con cui ubriacano il popolo con parole ben tornite e frasi ad effetto che non lasciano tempo per riflettere.
La grandinata farà danni e quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi. Grandinò quando il Partito Nazionale Fascista (con una legge elettorale ad hoc) ottenne una messe di consensi che gli consentirono di governare per vent’anni; grandinò nel 1948 e grandinò nel 1994 e ogni volta ci siamo trovati a doverci rimboccare le maniche.
Del resto: contenti noi…
E’ una grandine democraticamente voluta, no?
Ernesto Miragoli
www.webalice.it/miragoli


Lunedì 26 Maggio,2014 Ore: 20:59
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info