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www.ildialogo.org UNA FINALITA' CHE I POLITICI CATTOLICI SEMBRANO AVERE DIMENTICATO E FACCIANO FATICA A REALIZZARE,di FRANCESCO PIERLI

UNA FINALITA' CHE I POLITICI CATTOLICI SEMBRANO AVERE DIMENTICATO E FACCIANO FATICA A REALIZZARE

di FRANCESCO PIERLI

RIGENERARE LA POLITICA. LA POLITICA E IL FARE POLITICA POSSONO ESSERE ESPRESSIONE DELLA FEDE? SECONDO IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II SI SE PERSEGUONO IL BENE COMUNE. DI FRANCESCO PIERLI, (A CURA DI CARLO CASTELLINI).
IL CONCILIO VATICANO II, di cui stiamo celebrando il cinquantesimo, è stato il primo a prendere in considerazione la politica come espressione della fede e dell'amore del prossimo. Cercando di correggere errori e pregiudizi sul rapporto tra religione e vita sociale, nella costituzione pastorale GAUDIUM E T SPES, si può leggere:”Sbagliano coloro che, sapendo che qui in terra noi, non abbiamo una cittadinanza stabile ma che cerchiamo quella futura, pensano che per questo possono trascurare i propri doveri terreni, e non riflettono che invece proprio la fede li obbliga ancora di più a compierli, secondo la professione di qualcuno”.
Allo stesso tempo, “non sono meno in errore coloro che pensano di potersi immergere talmente nelle attività terrene, come se queste fossero del tutto estranee alla vita religiosa, la quale consisterebbe secondo loro, esclusivamente in atti di culto e in alcuni doveri morali. La dissociazione che si costata in molti, tra la fede che professano e la loro vita quotidiana, va annoverata tra i più gravi errori del nostro tempo......Non si crei perciò un'opposizione artificiale tra le attività professionali e sociali da una parte, e la vita religiosa dall'altra. Il cristiano che trascura i suoi impegni temporali, trascura i suoi doveri verso il prossimo, anzi verso Dio stesso, e mette in pericolo la propria salvezza eterna”.
Venendo poi alla politica, presenta l'impegno per il bene comune come una speciale vocazione:”La chiesa stima degna di lode e di considerazione l'opera di coloro che, per servire gli uomini, si dedicano al bene della cosa pubblica e assumono il peso delle relative responsabilità”. Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità politica; essi devono essere d'esempio, sviluppando in sé stessi il senso della responsabilità e la dedizione al bene comune, così da mostrare con i fatti come possano armonizzarsi l'autorità e la libertà, l'iniziativa personale e la solidarietà di tutto il corpo sociale, la opportuna unità e la proficua diversità. In ciò che concerne l'organizzazione delle cose terrene, devono ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali e rispettare i cittadini che, anche in gruppo, difendono in maniera onesta anche il loro punto di vista”.
Non va dimenticato che, afferma ancora FRANCESCO PIERLI, in alcune recenti encicliche, i Papi hanno insistito sul fatto che la disseminazione della dottrina sociale della Chiesa è una componente essenziale della nuova evangelizzazione nel terzo millennio. L'evangelizzazione del sociale ne è uno degli aspetti più nuovi. Se c'è del vero nell'accusare i politici di corruzione, non è meno vero che la grande massa dei cristiani si adegua e accetta come inevitabile.
LE RESPONSABILITA' DELLA CHIESA.
In KENYA dove mi trovo per il mio servizio missionario, i Parlamentari si lamentano che la Chiesa in generale, e i vescovi, sacerdoti e religiosi in particolare, non solo non fanno niente per aiutarli nel difficile servizio alla nazione, ma addirittura li attaccano in pubblico, magari durante le omelie, contribuendo in tal modo ad accentuare la percezione negativa della politica.
Ma poi, aggiungono i Parlamentari, quando si tratta di raccogliere fondi per qualsiasi causa o progetto, vescovi, preti e religiosi, vengono da noi ed esigono somme notevoli come offerta personale, e una buona mobilitazione degli elettori a livello pubblico.
Anche la maggioranza dei cristiani si comporta allo stesso modo. Spesso non mostrano interesse al bene pubblico, né prestano attenzione al programma dei partiti, ma vogliono soldi subito per i loro interessi individuali; l'interesse economico privato sembra prevalere su tutto il resto.
Il politico che non distribuisce MANCE, quindi colui/lei che non si lascia corrompere, non verrà eletto/a in ufficio. Inoltre i parlamentari si lamentano di essere lasciati soli contro questa cultura di corruzione, divenuta ormai prassi, in cui il bene comune, che dovrebbe essere l'obiettivo della politica, sembra non interessare nessuno.
Un'iniziativa religiosa isolata, una messa all'anno, magari per la festa di SAN TOMMASO MORO, patrono dei politici, non è ciò di cui sentono la necessità. Esortazioni generiche essere santi e liberi dalla corruzione, in omelie o lettere pastorali, aumentano solo la frustrazione, perché si dà l'impressione che con un po' di buona volontà tutto si aggiusti.
In tal modo si sottovaluta che la politica, il governo, l'amministrazione pubblica, sono matasse complesse, e che, di fatto, nessuno possiede la teoria e la pratica per dipanarle, a meno che non ci si metta assieme a ricercare, riflettere, pregare, interrogare la dottrina sociale della Chiesa, eccetera.
Il passaggio dai principi alle decisioni pratiche poi spetta ai laici politici; è infatti compito loro assicurare la mediazione tra il messaggio dottrinale ed etico e le leggi concrete da formulare, discutere e approvare attraverso le procedure parlamentari.
UN PERCORSO DA FARE INSIEME.
IL pontificio CONSIGIO PER LA GIUSTIZIA E LA PACE, presieduto dal cardinale ghanese PETER TURKSON, ha convocato una conferenza a metà novembre, a Roma presso il Palazzo San Callisto. Vi erano invitati cappellani e altro
personale che cercano di accompagnare i parlamentari cattolici nei cinque continenti.
L'obiettivo dell'incontro era duplice l'approfondimento teorico e dottrinale dell'importanza dell'impegno politico come attuazione della fede cristiana; e della sua valenza pubblica; la condivisione di esperienze di accompagnamento dei politici nelle varie nazioni per contribuire più efficacemente a una rigenerazione della politica per il bene comune.
Eravamo una quarantina, di cui otto dall'Africa, il numero più consistente era quello europeo, dove sia nelle nazioni cattoliche che in quelle protestanti c'è una tradizione di presenza formale tra i politici.
Dalle riflessioni e discussioni sono emerse tre grandi osservazioni.
IN PRIMO LUOGO, la diversità delle situazioni tra nazioni a maggioranza cristiana, con la “cappellania” come parte del sistema parlamentare, come negli Stati Uniti. Inghilterra, Germania, e quelle nazioni dove i cristiani sono minoranze esigue e nessuna iniziativa può essere presa a livello formale, quindi non si può avere un modello unico di accompagnamento dei parlamentari.
IN SECONDO LUOGO, la costatazione che, i parlamentari vogliono essere aiutati non solo nella fede ma anche nella ricerca sociale, per definire i problemi sul tappeto. I dati a loro disposizione nelle delibere parlamentari spesso vengono forniti dalla grande lobby delle multinazionali che li manipolano secondo il loro interesse.
IN TERZO LUOGO INFINE, la necessità di accentuare la dimensione ecumenica e interreligiosa delle iniziative in modo da non suscitare competizione tra le differenti affiliazioni religiose dei politici emettere a uso il capitale sociale di tutte le religioni presenti in un dato paese.
I partecipanti alla conferenza si sono trovati d'accordo su una strategia di accompagnamento che tenga conto di due livelli: PERSONALE E PUBBLICO.
L'accompagnamento personale ha come obiettivo la santità e integrità delle persone impegnate in politica, offrendo possibilità di colloqui e la promozione della celebrazione di due grandi sacramenti quali l'Eucarestia e la Riconciliazione.
Le iniziative pubbliche invece devono far riflettere sull'incidenza del messaggio sociale cristiano, sulle ematiche ordinarie discusse in Parlamento e su temi di particolare interesse pubblico.
La RIGENERAZIONE DELLA POLITICA è quanto di più urgente si sente a livello mondiale, una sfida non dilazionabile per la Chiesa e per tutti i credenti. (FRANCESCO PIERLI).



Sabato 18 Gennaio,2014 Ore: 19:53
 
 
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