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www.ildialogo.org LA POLITICA DELL'ANNO 2014, E LE ATTESE DELLA GENTE. C'E' QUALCOSA DI NUOVO NELL'ARIA, ...ANZI D'ANTICO.,di Carlo Castellini

Dibattito politico
LA POLITICA DELL'ANNO 2014, E LE ATTESE DELLA GENTE. C'E' QUALCOSA DI NUOVO NELL'ARIA, ...ANZI D'ANTICO.

di Carlo Castellini

Intervista ad Ernesto Miragoli


1. Vorrei tentare di capire, ma in politica, non saprei da dove cominciare. Ho voglia di capire e di pormi delle domande. In tempi di grande disaffezione alla politica comincio dai vertici.
Ma veramente a tuo parere, GIORGIO NAPOLITANO potrebbe essere sottoposto ad impeachment?
La proposta di impeachment per il Presidente della Repubblica Napolitano è una boutade demagogica dell’opposizione che, non avendo idee serie, studia ogni mezzo per far sentire che esiste. Il caso che invocano (governo Letta e mandato ad tempus) non è sufficiente per chiedere l’impeachment, linguaggio giuridico che abbiamo mutuato dagli americani e che la nostra Costituzione prevede con altro nome (art.90, “stato d’accusa”) per reati di alto tradimento della Repubblica e della Costituzione. Riconosco che Giorgio Napolitano ha usato al limite della Costituzione le sue funzioni, ma non può essere messo in stato d’accusa, sia perché vi sono precedenti (Scalfaro diede a Ciampi l’incarico di governo), sia perché tali atti non possono configurarsi come alto tradimento. Un problema costituzionale, secondo me, si presentò quando Napolitano, durante il semestre bianco, conferì a Mario Monti il titolo di senatore a vita e l’incaricò di formare un governo. Ma mi pare che nessuno abbia detto nulla.
2. Andiamo per gradi, per forza di cose. Ripercorriamo alcune delle tappe essenziali del nostro comune cammino politico: sono state le stesse forze di destra e di sinistra a volere rieleggere il presidente della Repubblica per mancanza di dialogo tra le forze politiche. Che cosa avrebbe dovuto fare Napolitano? Abbandonare la nave come SCHETTINO?
Le nostre forze politiche (tutte) la nave l’hanno già abbandonata alla deriva da decenni. Da quando hanno pensato ai loro affari e non hanno saputo prendere in mano situazioni gravi. Accenni al nostro comune percorso politico: la Dc (con il pentapartito di allora) non poteva non sapere della corruzione, della malasanità, della malagiustizia, della malascuola e via dicendo. I politici di allora (prima repubblica) hanno solo messo pannicelli caldi su un bubbone che andava inciso. Poi è arrivato il terremoto Tangentopoli e il pannicello caldo più macroscopico è stata la legge elettorale Mattarellum che ha permesso a Berlusconi di “NON” e “MAL governare” per quasi vent’anni, partorendo anche la legge elettorale Porcellum che NESSUNO ha mai voluto abrogare, demandando alla Consulta il compito che essa ha appena svolto dando precise indicazioni. Ti ricordo che moltissimi membri del Parlamento della seconda repubblica, sedevano su quegli scranni già nella prima repubblica. E non hanno fatto niente! Hanno approvato il Porcellum! Perché?
Se Napolitano avesse abbandonato la nave, come Schettino, forse sarebbe stato meglio perché magari avremmo avuto la fortuna di trovare qualcuno come il capitano del porto di Livorno che a male parole ha ingiunto a Schettino di tornare a bordo.
Per quanto riguarda la rielezione di Napolitano: davvero non c’era nessun altro italiano o italiana in grado di svolgere la funzione di Presidente della Repubblica?
La verità è un’altra: loro, tutti loro, vogliono gestirsi il potere! Vogliono rimanere dove sono e godere dei loro privilegi! Sono una casta, per nulla “casta”!
3. PIERLUIGI BERSANI, aveva tentato di dialogare, anche con i grillini, davanti a tutti gli Italiani: Quasi a rimarcare fisicamente e visivamente di chi fossero le responsabilità di certe scelte e di altri dinieghi: Come si fa a stabilire un limite alla decenza o indecenza politica?
Bersani è un vecchio brav’uomo. Non era in grado di svolgere la funzione per la quale si era candidato e per fortuna nostra non è riuscito ad essere Presidente del Consiglio. Se devo dirla tutta ho creduto un po’ poco alla diretta streaming con i grillini: quando si parla di formazione del governo si affrontano argomenti che non è necessario strillare ai quattro venti.
Dicevo di Bersani brav’uomo. Solo un ingenuo poteva pensare di coinvolgere i pentastellati nella formazione di governo, soprattutto ben sapendo che gli elettori del Pd non erano troppo entusiasti della cosa.
Dicevo di Bersani vecchio: solo un vecchio modo di concepire la politica può pensare di formare un governo coinvolgendo chi lo vuol distruggere. Un modo tipicamente “democristiano” della peggior specie.
C’è un limite alla decenza politica? Sì. Non lo stabilisce una legge, ma un modo di essere e un modo di porsi in politica. Un modo di essere è uno “status” che fa essere quel politico una persona perbene. Il limite alla decenza politica è dettato dal rispetto della volontà degli elettori e della Costituzione. Penso che la nostra volontà non sia rispettata perché ci invitano a votare un referendum abrogativo del ministero dell’Agricoltura e del finanziamento pubblico dei partiti. Vincono i “sì” (quindi l’abrogazione) ed essi riciclano il ministero dell’Agricoltura in quello delle Politiche Agricole e il finanziamento pubblico come rimborso elettorale. Se queste ed altre gestioni della cosa pubblica non sono un’indecenza, non so più trovare il significato del termine.
4. Finalmente il “porcellum” è stato dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale.
Come a dire, ai partiti, “ora non avete più alibi alcuno”. Abbiamo però assistito alle meschinità e ai calcoli di tutti i gruppi parlamentari, intenti a fare i propri conti con le prospettive elettorali ed i sondaggi approssimativi.
Che dici? Come fanno i giovani ad avvicinarsi alla politica con qualche ragionevole speranza?
Rem difficilem postulasti, direbbero i latini.
Andiamo con ordine. La Corte ha dichiarato incostituzionale il Porcellum.(In realtà la corte ha dichiarato illegittimi solo alcuni articoli non tutto il “porcellum” N.D.R) La prima domanda che viene ad un giovane è: come mai il presidente della Repubblica – che deve essere garante della Costituzione, che ha fior di costituzionalisti come consulenti e che può rimandare le leggi al Parlamento – ha firmato il Porcellum? (nota: chi lo firmò fu Carlo Azeglio Ciampi, l’intoccabile). Allora era costituzionale e adesso no?
La seconda domanda che viene sempre al nostro giovane è: se la Costituzione è la stessa, perché una legge è costituzionale o meno a seconda di chi ha il potere e di chi è al potere?
Di fronte a queste due domande il giovane si dà una risposta: chi ha il potere gioca con esso e trova sempre degli azzeccagarbugli proni e pronti a giustificare tutto e il contrario di tutto.
Le strade che ha davanti il nostro giovane che vorrebbe avvicinarsi alla politica con qualche speranza sono: trovare il modo di entrare in questa politica e sistemarsi per la vita (se è un opportunista), entrare in questa politica per cambiarla anche se sa di farsi molto male (se è un idealista), lasciarla con disprezzo ed aspettare tempi e gente migliori (se è realista).
5. La fine delle larghe intese ha portato ad un maggiore dinamismo e chiarimento. C'è voglia di fare, di cambiare, di fare pulizia nel vecchiume e nelle lobbies della vecchia politica.
Cosa vorresti salvare del governo di ENRICO LETTA?
Nulla. Del governo Letta non salvo nulla. E’ un governo che non è scaturito dalle urne, che ha solo aumentato le tasse e non ha toccato un solo privilegio e che si regge sul compromesso. Speriamo almeno che riesca a governare fino a consentire che il Parlamento vari una nuova legge elettorale, ma ci credo poco.
Parli di voglia di dinamismo e di chiarimento. Non credo che ci sia voglia di maggiore dinamismo. Se ti riferisci a Matteo Renzi da una parte e Matteo Salvini dall’altra ti dirò che non mi sembrano persone con le idee chiare in lunga prospettiva. Il nostro Paese ha bisogno di gente che individui i problemi e studi le soluzioni a lunga gittata. Questo può significare lasciare irrisolti i problemi per un po’ di tempo, ma poi trovare la soluzione giusta che valga per un bel po’ di tempo. Queste persone, invece, hanno subito le ricette pronte, come le hanno le persone del governo Letta, le hanno avute le persone dei governi Monti, Berlusconi, Prodi, Amato, D’Alema, Dini, Andreotti…e via indietreggiando nel tempo. Quali sono state le conseguenze per il nostro Paese in campi vitali come la scuola, la sanità, il lavoro, la tassazione ecc.ecc.?
6. Intanto si riaccendono le speranze perchè le primarie celebrate con cattivo tempo e in sordina, hanno fatto uscire dalle urne un responso piuttosto chiaro: c’è voglia di cambiamento e di novità: quali potrebbero essere queste novità al di là delle promesse elettorali?
Concordo con il segnale di voglia di cambiamento e novità venuto dal popolo delle primarie (dalle quali io, per la seconda volta, mi sono astenuto): si ha voglia di cambiare. Si sente la necessità che si deve cambiare. Ma mi chiedo: non era così anche nel 1991? Io fui uno di quelli che credette in Mario Segni e nei suoi “Popolari per la riforma”. Come finì?
Non fu così anche nel 1994? Quanti italiani credettero in Forza Italia! Come finì?
Non fu così anche quando prima Casini e poi Fini si dissociarono da Berlusconi? Come finì?
Non fu così anche nella Lega? Ti ricordi le ramazze verdi di Roberto Maroni? Come finì?
Noi abbiamo voglia di cambiare, ma non ci lasciano cambiare.
Adesso abbiamo una speranza: la nuova legge elettorale.
Come sarà non lo sappiamo, ma tutti noi speriamo che sia una legge che ci consenta di esprimere davvero il nostro voto e di vedere che il nostro voto conta davvero.
7. Un tuo giudizio personale su MATTEO RENZI: G. CUPERLO E PIPPO CIVATI. Hanno ridato fiducia alla politica o stiamo aspettando il solito leader carismatico che non c'è?
Cosa fare per tornare alla verità della politica con una ragionevole speranza?
Matteo Renzi non lo stimo per nulla e spero davvero di potermi ricredere.
Cuperlo non lo conosco e non ho approfondito più di tanto. Quindi non mi esprimo.
Quando si trattava di andare alle primarie e ci stavo facendo un pensierino ho studiato abbastanza Pippo Civati e mi ha convinto. Mi sembra che il nuovo modo di fare politica sia lì. Non so se Renzi avrà voglia di coinvolgere un avversario di minoranza. Lì ho visto delle vere idee.
Abbiamo bisogno di un leader carismatico, anche se non ha la stoffa del trascinatore di folle. Ma questo leader deve avere idee e parlarci chiaro. Se riesce a governare deve FARE quel che ha detto. Se non riesce a governare deve FARE quel che ha detto. In entrambi i casi NON deve accettare compromessi, NON deve guardare in faccia a nessuno. In una persona così riporrei le mie speranze.
8. Personale giovane, per lo più femminile, preparato e presente ai problemi della realtà sociale, questo il biglietto da visita della segreteria di MATTEO RENZI; è solo un biglietto di visita o c'è anche della sostanza?
Per me è solo un biglietto da visita. Però sono disposto a ricredermi.
Il giorno dopo le primarie Matteo Renzi ha convocato alle sette e mezzo del mattino lo staff di segreteria. Che cretinata! Cretinata come quella dei sindacati e del governo che stanno alzati tutta la notte per partorire alle quattro del mattino un codicillo del contratto di lavoro!
Non si può lavorare bene, seriamente, dalle 8 alle 20?
E poi: chi ha detto che “giovane e femmina è bello”? Oggi sembra, non solo in politica, che una persona giovane (meglio se donna) sia il massimo per far funzionare qualcosa. Per favore! Guardiamo la preparazione e le competenze!
Per adesso, ripeto, non vedo molta sostanza nelle proposte della nuova segreteria Pd.
9. PAOLO FARINELLA è però scoraggiato; perchè con questo stile la sinistra è andata in fumo. Il Pd è morto e sepolto, perchè a detta di PAOLO FARINELLA il nostro Renzi non ha fatto altro che imitare il cavaliere. E' così? Cosa pensi? Dobbiamo concedere fiducia o prendere subito le distanze? Da chi e da che cosa?
Mi trovo molto spesso d’accordo con Paolo Farinella, non solo nell’analisi politica. E’ un prete lucido. A volte è un po’ irruente, ma per me è molto serio e preciso nelle valutazioni.
Concordo che Renzi abbia copiato Berlusconi nello smodato uso dei mezzi mediatici, ma questo è necessario in un mondo che vive di Internet, sms, Facebook, Twitter e via dicendo. E con questo Renzi ed il suo staff hanno fatto bene: se hai un’idea che ritieni vincente il miglior modo per propagandarla è la rete. Il primo a capirlo è stato Berlusconi, il secondo Beppe Grillo.
Per tornare a Renzi. Io non voglio prendere le distanze. Aspetto di vedere cosa fa. Per adesso – come faceva e fa Berlusconi – vive di slogan e di battute. La politica non è slogan e battute. E non è neppure documenti preparati in fretta e furia. Rino Formica, quello che parlava di nani e ballerine, ebbe una battuta felice, anche se un po’ volgare: la politica è sangue e merda. La politica è sangue: chi si butta in politica, chi si gioca per il bene pubblico si fa male, ma se ama la sua polis continua a sanguinare fino a quando il bene non è stato raggiunto. Sanguinare significa essere messi in minoranza, essere derisi, essere esclusi dai posti di comando, ma collaborare lo stesso. Non mi pare il caso di Renzi che ha sempre avuto dal Pd quel che voleva.
La politica è anche “m.”. Perché è sporca. E’ sempre stata sporca. Fin dai tempi dei faraoni, dei greci, dei romani. Se ci entri devi sapere che non ti devi sporcare per mantenere le tue idee e realizzare i tuoi progetti. E per non sporcarti, sanguini. Vedremo se Renzi saprà sanguinare.
10. Ha le sue buone ragioni il prete genovese; Se guardiamo alla tv le elezioni si vincono o si perdono con il mezzo mediatico televisivo; troppa invadenza da dove viene? Chi lo compone? contro la pratica impotenza dei cittadini. Cosa fare per cambiare direzione?
Non si cambia direzione. Il medium è il messaggio, diceva Mc Luhan. La direzione si può aggiustare prendendo più contatto con la gente, ma non con i comizi come facevano i vecchi politici. Bensì con partecipazione ai problemi della cittadinanza. Hai mai visto un politico, uno solo, che una volta eletto dà un appuntamento mensile con i cittadini per parlare di cosa ha fatto, di come sta gestendo le cose, del contributo che sta dando? Hai mai visto un deputato o un senatore discutere e lasciarsi mettere in discussione?
Ecco il modo per cambiare direzione! Ascoltare la gente davvero, confrontarsi, ricordarsi di dare risposte…questo è il modo per fare politica.
11. Intanto prende forma il movimento dei forconi; populismo disperato e impazzito? O c'è qualcosa di più ragionato e motivato?
No. Il movimento dei forconi è molto serio. Fallirà perché tutte queste cose nel nostro paese falliscono. E’ fallito il movimento dell’Uomo Qualunque. E’ fallita la marcia dei colletti bianchi della Fiat di Torino. E’ fallito il movimento Popolari per la Riforma. E’ fallito persino l’Ulivo.
Ogni volta che i cittadini trovano un modo per farsi sentire c’è un momento mediatico importante, ma poi tutto si riassorbe nel mare della tranquillità.
I motivi? Molti.
Il primo è che per fare queste cose con serietà ci vuole tempo e soldi. E noi non abbiamo tempo e soldi.
Il secondo è che la politica ti si affianca e ti aggira, poi ti coinvolge, poi ti prende e, alla fine, diventi uno di loro. E chi si lascia coinvolgere perde lo smalto iniziale. Gli altri, delusi, abbandonano il campo e tornano ai propri affari.
Il terzo è che per essere incisivi bisogna organizzarsi, conoscere le leggi, essere padroni delle procedure. E il sistema fa di tutto perché tu non conosca le procedure farraginose ed insidiose.
Il movimento dei forconi è disperato, ma non impazzito. Chi lavora in proprio e paga le tasse fino all’ultimo centesimo e vede che queste tasse aumentano sempre, ma diminuiscono i servizi; sono tasse voraci che foraggiano politici sempre più voraci ad un certo punto si stanca di pagare, tacere e votare. Poi sbaglia il metodo della protesta perché blocca sulla strada altri poveri cristi che sono in giro a lavorare. Provino a bloccare nel parlamento tutti i parlamentari fino a quando non hanno ridotto le tasse! Provino a fare quel che fece la popolazione di Viterbo nel 1270! I cardinali non riuscivano ad eleggere il papa ed erano lì rinchiusi da tre anni. I viterbesi razionarono i viveri e scoperchiarono il tetto del palazzo: in due giorni fu fatto il papa!
12. Quali possono essere le ragioni del fallimento di questo ventennio? Sia da destra che da sinistra. Cosa si può salvare come conquista politica o sociale?
Non parlerei di fallimento di questo ventennio perché esso ha continuato la politica del cinquantennio precedente.
Direi che le ragioni del fallimento stanno in un’economia che si è sviluppata vorticosamente dando la sensazione di un benessere che era fondato sulle sabbie mobili e, conseguentemente, di uomini di governo che, non capendo questo, hanno agito dissennatamente spendendo, spandendo, arricchendosi e sapendo solo aumentare le tasse.
Un’altra ragione sta nella fortissima carenza di senso civico del nostro popolo che è sempre guicciardianamente radicato nel “particulare”: prima di pagare tutte le tasse io, aspetto che le paghi tutte tu e tu pensi così di me; ambedue, insomma, facciamo il comodo nostro.
Una terza ragione sta nel fatto che, in questo ventennio, abbiamo perso ideali di riferimento politico. C’è davvero una destra? C’è davvero una sinistra? C’è davvero un centro che guarda a destra o a sinistra? O non c’è piuttosto un’accozzaglia di persone che di volta in volta si sono sistemate al caldo il sedere cambiando spesso casacca a seconda delle opportunità?
Come si fa a formare una classe dirigente se non c’è una politologia di riferimento? E perché non c’è una politologia di riferimento? Perché non c’è più il PENSIERO.
Zigmunt Baumann ha scritto un libro – Paura liquida – dove ha ben centrato la situazione del nostro secolo: tutto è liquido. Non c’è nulla di solido. Ai miei tempi noi cozzavamo contro il perbenismo capitalista e altri giovani cozzavano contro il nostro socialismo pauperista. Non ci prendevamo a botte, ma discutevamo, sapendoci ascoltare. Oggi i nostri giovani non cozzano contro nulla se non contro i soliti slogan che riempiono la bocca oggi, ma la svuotano domani.
Chi sono i politici che, formati, studiano ed elaborano un sistema di agire politico sulla base delle esigenze del mondo contemporaneo riferendosi, che so…, alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, al pensiero di Gramsci, di Jankelevic, di Kant, di Russel, di Kierkegaard, di…di chi voi tu?
Nessuno!
Una quarta ragione – che riprende la prima – è che fino a quando stiamo bene, non ci interessiamo più di tanto del nostro Paese. L’aveva capito Nerone (panem et circenses) e l’hanno capito i nostro politici. I nostri padri (o i nostri nonni) hanno provato la miseria e le due guerre e si sono dati da fare per la ricostruzione. Risparmiando. Quando hanno cominciato a dire: “Io ho fatto fatica e non voglio che mio figlio faccia la fatica che ho fatto io”, hanno sbagliato. Ma non voglio dilungarmi.
13. MARIO MONTI, dopo la sua esperienza come presidente del consiglio, è rimasto ma si è un poco defilato. Cattolico convinto, sempre presente alla Scala, ma ha perso parecchio della luminosità con cui era stato presentato all'opinione pubblica. Lo vedremo ancora in futuro visto l'aria che tira?
Premesso che a me è sempre apparso un po’ tiroso (anche quando pochi lo conoscevano) e che non mi sembra il massimo delle persone capaci di governare, riconosco a lui ed a Napolitano un “meritino”: con il suo stile molto british ha contribuito solo, SOLO, a ricreare l’immagine del nostro Paese che era diventato con Berlusconi un Paese caciarone, goliardico, tutto festoni e festini, parolaio e ballista. Non dimenticherò mai l’umiliazione che provai quando la Cancelliera Merkel sorrise d’intesa con il Presidente Sarkozy mentre Berlusconi parlava di economia e di impegni del nostro governo per uscire dalla crisi. Molti pensarono che si prendevano burla di Berlusconi, ma io ho pensato che stessero burlando il nostro Paese.
Ma, a parte questo piccolo merito, è bene che Monti stia in Bocconi e non torni a far danni con i suoi collaboratori. Che sia cattolico convinto ci credo poco, ma “de internis praetor non curat”. Se fosse cattolico convinto avrebbe preso misure contro la corruzione, contro l’evasione delle tasse, contro le persone della pubblica amministrazione che frenano ogni riforma e non avrebbe aumentato le tasse, elevato l’età pensionabile ecc.ecc. Perché un vero cattolico, se chiamato in politica, guarda le situazioni di vera povertà (in tutti i sensi) del Paese.
Sembra, purtroppo, che ci toccherà rivederlo come ministro degli esteri o in qualche incarico europeo. E’ un buon manager di se stesso e sa piazzarsi nei posti giusti, coltivare le conoscenze giuste per arrivare dove vuole arrivare senza fare molta fatica.
14. Al contrario di ROMANO PRODI, molto meno visibile sulla scena mediatica ma sempre ricco di un'esperienza quella europea di Presidente dell'omonimo consiglio. Potrebbe anche lui entrare in scena quando gli animi saranno più raffreddati a favore di una maggiore riflessione sul da farsi?
No. Non credo. Romano Prodi avrebbe potuto avere qualche chances come Presidente della Repubblica se fosse stato candidato in altri tempi. E sono certo che sarebbe stato un Presidente davvero super partes. Del resto, a 73 anni, mi pare abbastanza gratificato all’estero.
15.Il Movimento 5 Stelle, sbraita, impreca, denuncia, grida; ma ha anche consegnato un po' di denaro che non si sa bene se andrà veramente a favore delle aziende in crisi. Si sono imposti una disciplina dei tagli ai propri stipendi. Ma in sostanza gli altri partiti non hanno fatto nessun taglio ai costi della politica. Tagliano i nostri stipendi, ma restano immutate le nostre tasse. Cosa dici?
Il M5S lo vedo positivamente perché è l’unico che ha portato gente nuova nella politica. Gente con voglia di fare. Gente che non è collusa con il sistema. Gente giovane che può sbagliare, ma se lo fa – per adesso – lo fa in buona fede. Gente con idee concrete e per molti versi positive. Conosco molte persone serie ed oneste che hanno votato M5S. Purtroppo è gestito da Grillo e, a quanto si dice, dall’ideologo Casaleggio. Da quel che vedo mi sembra che se non si fa come dicono loro, si è fuori. Se non si accetta il dissenso, si uccide la democrazia. Il M5S presenta molti aspetti positivi, condivisibili, ma non può imporli, neppure a chi è nel movimento.
Per quanto riguarda il discorso stipendi e tasse, oltre a quanto ho detto sopra, vorrei rimarcare che siamo davvero alla frutta. A novembre è stato chiesto ai lavoratori autonomi di anticipare il 102 per cento delle tasse del 2014. In moltissimi abbiamo pagato, ma non sappiamo come sarà questo 2014. Se il nostro reddito scenderà, come camperemo? Intendimi bene: come camperemo? Non chiedo: come andremo in vacanza, che auto nuova acquisteremo, quale TV color digitale prenderemo o quale I-Phone 5, ma come vivremo.
16. Cosa vedi tu nel futuro di questo movimento? Coloro che votano i grillini sono ancora tanti. Avere paura? O concedere una fiducia vigilata? Come facciamo con i figli discoli?
BEPPE GRILLO non dialoga con molti; ma neanche i giochi di Pdl e Pd non sono stati molto credibili. In questo contesto chi si salva?
Riprendo il discorso precedente.
Il movimento è in caduta libera. Ha un buon bacino di voti, ma non sono e non saranno più la messe di voti che raccolse alle politiche del 2013 e alle amministrative degli anni precedenti.
Non ho paura di loro. Non si deve avere paura del nuovo.
Non ho mai concesso loro fiducia e non la concederò (neanche vigilata) perché mi pare un movimento in cui tutto quel che a Grillo e Casaleggio non sta bene, non può andar bene.
Della cosa se ne sono accorti parecchi elettori ed anche parecchi eletti che, proprio per questo motivo, se ne sono andati.
Beppe Grillo ha il merito di aver risvegliato le coscienze e la voglia di partecipazione, ma il demerito di sentirsi un demiurgo. E Dio sa se abbiamo bisogno di un altro demiurgo dopo Berlusconi.
Ecco perché ritengo che IN QUESTO CONTESTO POLITICO non si salvi nessuno.
Ci sono deputati in tutti gli schieramenti che sono persone oneste, ma non hanno voce e contano come il due di picche. Sono persone oneste, ma sanno di essere arrivate lì per grazia ricevuta da qualcuno che li tiene in scacco.
No. Non si salva nessuno e non salvo nessuno.
L’unica speranza, mi ripeto, può essere in una legge elettorale seria.
17. Ma anche il gruppo del non voto, degli astenuti è ancora alto; secondo i calcoli di PAGNONCELLI, il nostro sondaggista popolare. Perchè non si fidano né della Destra né della Sinistra? Siamo al disincanto. Non è vero?
Sì, è così. Gli astenuti sono un vero e proprio partito che, però, non fa riflettere nessuno di quelli che sono nelle stanze del potere. Essi continuano a perpetuarsi credendo di fare il nostro bene.
Tutti. Prova a vedere la carriera di tutti quelli che hanno contato qualcosa in questi anni. L’unico che si salva – duole riconoscerlo – è Berlusconi. Silvio Berlusconi è l’unico che ha un lavoro e che si è messo in politica. Per i suoi interessi, è vero, ma è l’unico che non è entrato in Parlamento o in politica in genere da giovane e non ha fatto altro che questo. Tutti gli altri, Renzi compreso, non sanno cosa significhi lavorare seriamente. Non sanno cosa significhi mettere assieme il pranzo con la cena, penare per trovare un lavoro e una casa.
Noi siamo stanchi di questa gente. Non ne possiamo più di Casini, Cicchitto, Gasparri, D’Alema e via dicendo che ci dicono ogni volta cosa dobbiamo fare, che hanno soluzioni parolaie ai nostri problemi che ESSI, potendolo, non HANNO MAI RISOLTO in decenni di vita politica!
Se ne vadano. Ma davvero! Si facciano da parte: hanno prebende sufficienti per campare. Non mettano più il naso in questo nostro Paese che, forse, può ricominciare un cammino in salita, ma con serietà.
18. Qualora decidessero di dare vita ad una nuove Legge Elettorale, quali sarebbero le indicazioni più adeguate perchè sia rispettata la libertà di scelta dell'elettore? (preferenze)?
Continuo a preferire il sistema a doppio turno alla francese con l’elezione diretta del premier. Aggiungo che preferisco anche l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.
19. Cosa vedi tu nel futuro delle nuove alleanze possibili? Quali potrebbero essere le coalizioni più probabili in caso di elezioni ravvicinate?
Nell’immediato vedo un Pd che fa il pieno di voti, ma che non si sa come potrà gestire perché tutto dipende dalla legge elettorale. Non credo ad un Pd a guida Renzi che ipotizzi coalizioni con i nanetti di Scelta Civica e qualche epigone della sinistra.
Mi auguro che non vi siano elezioni ravvicinate, non perché creda che questo governo sia legittimo e stia governando bene, ma perché credo che tutti debbano avere le idee un po’ più chiare dopo la legge elettorale che, spero, sia seria. Non mi interessa che sia fatta in tempi brevissimi. Mi interessa che sia seria.
Se vi fossero elezioni a maggio – come sembra – sono convinto che ci getteremo ancora nella ingovernabilità perché è impossibile che in un mese e mezzo si faccia una legge elettorale seria.
Siamo messi così?
Ebbene, abbiamo il coraggio di andare avanti così fino a quando tutti non avranno idee chiare sui bilanci, sulle tasse, sul lavoro, sulle pensioni. Il resto (scuola, sanità, beni culturali ecc.) sarà compito del prossimo governo.
20. Ora però l'Italia è sotto l'egida della magistratura. E stando così le cose mi sembra ancora un male minore. La politica vorrebbe fare da sé; i vecchi non se ne vanno e i giovani stanno pagando pesantemente lo stallo di questa politica fallimentare senz'anima.
Quella della Magistratura è un po’ una favola berlusconiana. Che i magistrati non lavorino dodici ore al giorno e che non si diano da fare per rendere più snelli i codici, sono d’accordo. E’ una vergogna che i tribunali siano chiusi in agosto e nei periodi di Natale. E’ una vergogna che i cittadini si vedano procrastinate le cause sine die. Ed è anche una vergogna che i magistrati di mettano in politica non avendo nessuna esperienza invece di collaborare con la politica per far riforme nel campo della giustizia.
Detto questo, però, non penso proprio che siamo sotto l’egida della Magistratura. Ce lo fanno credere Berlusconi ed i suoi.
I magistrati fanno il loro dovere. Se un politico viene coinvolto o denunciato, è dovere del magistrato aprire il fascicolo e procedere nelle indagini.
Una bella cosa sarebbe che il politico indagato si dimetta, fino a soluzione della causa, ma mi risulta che l’unico che abbia rinunciato all’immunità parlamentare sia il tanto detestato Giulio Andreotti.
21. Cosa possiamo fare per ridare fiducia ai nostri figli e ai nostri giovani e credito ad una nuova politica che ci faccia sognare, nuovi cieli e nuove terre ma senza andar all'estero?
Rispondo da idealista. Credo che dobbiamo essere tutti noi italiani (che siamo migliori della casta che ci governa a vari livelli) a pensare al nostro futuro. Senza preoccupazione di fare le cose subito ed in fretta. Possiamo aiutare i nostri figli ad interessarsi alla politica facendosi una CULTURA POLITICA prima che aderire immediatamente a tribuno di turno.
Questo ragionamento è lungo e vede una prospettiva di vent’anni.
E in questi vent’anni?
In questi vent’anni dobbiamo agire come possiamo nella realtà politica che c’è. Dobbiamo aiutare i nostri figli a trovare un lavoro, ma anche a pensare che dopo il lavoro non c’è solo la discoteca. Può esserci il volontariato, anche politico. Che richiede sangue e “m.”.
Personalmente insisto sulla Dottrina Sociale della chiesa cattolica, che mi pare l’unica che abbia qualche spessore. So che non è l’unica. Ben vengano altre teorie politiche che sappiano dare una risposta ai problemi sociali.
Dobbiamo insegnare ai nostri figli il senso civico.
Dobbiamo prospettare loro un futuro che non è divertimento, insegnando loro che il lavoro è un mezzo non per far soldi da spendere in divertimenti, ma per avere una dignità con cui potersi muovere nel sociale.
I cieli e la terra nuova sono un sogno. I giovani sono gli unici che possono sognare. Aiutiamoli a realizzare i loro sogni. Che sono anche i nostri.
(Carlo Castellini).



Giovedì 16 Gennaio,2014 Ore: 17:54
 
 
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