- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (264) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org " CAMBIARE IL SISTEMA" ... (l'ipocrisia al potere).,di Maurizio Sbrana

" CAMBIARE IL SISTEMA" ... (l'ipocrisia al potere).

di Maurizio Sbrana

TUTTI stanno affermando la stessa cosa. Dobbiamo assolutamente 'cambiare il sistema, non qualcuno', come ha dichiarato, ancora ieri, Montezemolo.
«meglio tardi che mai...», verrebbe da dire.
Nessuno, in questi ultimi decenni si era accorto che il Paese stava gradualmente, ma inesorabilmente, scivolando nell'abisso?
Dove erano lo stesso Montezemolo (con la sua 'Italia Futura'), od Oscar Giannino (con il suo 'Fermiamo il declino'), o Casini (con la sua 'Italia-Udc'), Emma Marcegaglia, Corrado Passera,
i 'Cattolici di Todi', Nicola Rossi e Andrea Romano (con il loro Programma 'IF') ...?
Erano già tutti a studiare come uscire dalla crisi?
(La stessa situazione si sta verificando in questi ultimi giorni: nessuno sapeva, prima d'ora, degli immani sprechi e ruberie delle Regioni? ).

Per cambiare il sistema ... occorre 'cambiare sistema' !!!

Se il sistema attuale è -come è ! - basato essenzialmente sul 'liberismo' più bieco, retrogrado e selvaggio, sistema che sta progressivamente sfasciando l'Italia, e non solo l'Italia, com'è evidente,
per cambiarlo c'è un solo modo: attenuare il liberismo imperante.
Intanto, politicamente, volendo - con tutte le forze - aggregare, quanto più realmente possibile, i programmi dei 'veri' Riformisti, considerando che la priorità resta il vero cambiamento del sistema.
Occorre voler considerare preminenti politiche di apertura verso le fasce meno abbienti della popolazione, quelle che sono state distrutte da Partiti, miopi ed arroganti, che hanno governato in questi ultimi decenni (e specialmente con il berlusconismo, incarnatosi nei Lavitola, nei Tarantino, nelle Minetti, nelle Ruby, eccetera...), volendole beneficiare con serie programmazioni su lavoro, giustizia sociale, difesa di ambiente e territorio, istruzione, ricerca e sanità!
Occorre ripartire dalla realtà sociale italiana. Bankitalia ci dice che il 30% più benestante degli Italiani, detiene circa i tre/quarti dell'intero stock di ricchezza nazionale.
Bene! A questo punto non deve più tanto interessare in 'quale modo' sono state create queste ingenti ricchezze, ma piuttosto interessare, per chi ha veramente a cuore il futuro dei nostri Figli e Nipoti,
come RISTRUTTURARE la convivenza e la solidarietà delle classi sociali.

Perchè
...o ci si salva insieme, oppure si affonda insieme !

In definitiva, cambiare il sistema è conditio sine qua non, ma occorre non perdere più tempo in chiacchiere, anche perchè è prevedibile, purtroppo, che dopo l'imminente 'resa' della Spagna, tocchi nuovamente all'Italia patire l'attacco della speculazione finanziaria internazionale, cui ovviamente non può sfuggire il caos politico e sociale in cui è sprofondato il nostro povero Paese...

Maurizio Sbrana
(Responsabile del Dipartimento Economia e Finanza Regione Toscana - Gruppo Italia dei Valori).



Luned́ 01 Ottobre,2012 Ore: 17:29
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info