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www.ildialogo.org ALLORA, OGGI. QUASI UN PROGRAMMA MINIMO,di Peppe Sini

ALLORA, OGGI. QUASI UN PROGRAMMA MINIMO

di Peppe Sini

Ho partecipato in gioventu' al movimento di lotta che ottenne la riforma sanitaria, la legge 833 del 1978 e il primo Piano sanitario nazionale che riconosceva e inverava il principio costituzionale che la salute e' un diritto, un diritto universale.

Oltre trent'anni dopo vedo che quella fondamentale conquista di civilta' sta subendo - dopo successive crescenti violazioni ed erosioni - un assalto finale di inaudita violenza che prelude al suo annientamento, ed al ritorno della medicina per i ricchi e dell'abbandono alla sofferenza e alla morte per chi ricco non e'. Difendere il diritto alla salute e all'assistenza e' un dovere morale e politico ineludibile e cruciale, necessario ed urgente.

Difendere i servizi sociali e sanitari pubblici e' - con l'opposizione alla guerra, alle mafie e alla devastazione della biosfera - la base stessa di un programma politico nonviolento, il programma politico della sinistra possibile e necessaria, la sinistra delle classi sfruttate ed oppresse, dei popoli rapinati e denegati, delle persone reificate, schiavizzate e consunte dalla violenza dei poteri dominanti.

*

Come tutte le persone d'eta' anch'io mi confronto ogni giorno con la morte di persone che ho conosciuto, e con la sofferenza e le malattie di chi e' poco piu' anziano di me e ha bisogno anche del mio accudimento per affrontare l'ultima fase della vita.

Trovo infame ed orribile che dopo un ventennio di rapina, corruzione e delitti del regime berlusconiano, filomafioso, neofascista, razzista e bellicista - e quindi esplicitamente e fin esibitamente assassino - anche il governo attuale persista nella violenza di classe dei ricchi contro gli impoveriti, degli speculatori contro i derubati, dei detentori del privilegio iniquo contro l'umanita' vampirizzata.

E trovo ancora piu' scandaloso ed orribile che non ci sia un movimento di massa, una sollevazione corale dell'intero popolo italiano, che a questa politica di distruzione della struttura socio-sanitaria pubblica si opponga per difendere il diritto alla vita e alla solidarieta', per difendere la democrazia e la legalita' cosi' come definite nella Costituzione della Repubblica Italiana; che si batta per rovesciare una politica economica governativa semplicemente massacratrice.

*

Imparai anche da Franco Basaglia e da Giulio A. Maccacaro quello che occorreva, che occorre ancora e di nuovo fare: difendere la dignita', la vita e i diritti delle persone tutte; opporsi al potere assassino; costruire un movimento di lotta per la democrazia progressiva, per l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, affinche' a tutte le persone nel dolore e nel bisogno si recasse aiuto, e nello specifico della salute e dell'assistenza si garantissero a tutti questi fondamentali diritti.

Questo occorre dir chiaro: no alla distruzione dei servizi sociali e sanitari pubblici; no ai tagli alla sanita' e all'assistenza.

Si' invece al taglio drastico delle spese militari, sperpero immenso e mostruoso di pubbliche risorse al fine di far morire degli esseri umani. Si' alla cessazione immediata della criminale partecipazione alla guerra afgana. Si' al disarmo. Si' all'uso delle risorse pubbliche per salvare le vite e non per sopprimerle.

*

Una politica economica diversa ed efficace e' possibile e necessaria: quella che adotta il principio "Da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni".

Una politica socialista (nel senso della Prima Internazionale, di Rosa Luxemburg, di Simone Weil), responsabile (nel senso di Hannah Arendt, di Emmanuel Levinas e di Hans Jonas), nonviolenta.

L'unica politica adeguata a fronteggiare la crisi presente: la politica della nonviolenza in cammino per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 13 luglio 2012

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac@tin.it , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Venerd́ 13 Luglio,2012 Ore: 17:31
 
 
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