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www.ildialogo.org Intervista a Ernesto Miragoli,di Carlo Castellini

Dopo Elezioni
Intervista a Ernesto Miragoli

di Carlo Castellini

Ernesto Miragoli è giornalista professionista, scrittore e direttore del sito http://www.webalice.it/miragoli/

1. In una situazione di costante fibrillazione come quella italiana, si ha l'impressione di essere sempre in campagna elettorale. Ma le elezioni amministrative qualche risultato hanno sortito: quali sono i partiti che Hanno perso? Elencali.

Si ha l’impressione di essere costantemente in campagna elettorale da quando berlusconi ha compiuto la sua famosa discesa in campo. Prima c’era dibattito politico anche aspro, ma sempre civile. Il grande imprenditore di arcore e’ stato la iattura peggiore che ci potesse capitare e mi chiedo ancora come sia stato possibile che la grande maggioranza del popolo italiano si sia fatta obnubilare la mente da un simile venditore di fumo.

Le elezioni amministrative, a mio avviso, non hanno sortito l’effetto che molti di noi desideravano che era quello di dare una bella randellata sulla testa di tutti – dico tutti – gli esponenti politici dei cosiddetti partiti istituzionali. Secondo me hanno perso tutti, anche quelli della cosiddetta sinistra che hanno vinto. Ma in primis ha perso la societa’ civile che si e’ mostrata ancora una volta disaffezionata alla politica ed alla partecipazione democratica disertando il voto; ha perso la classe politica sia di maggioranza che di opposizione perche’ si e’ dovuta accompagnare a liste civiche per ottenere qualche presenza importante.

2. Quali sono i partiti che hanno vinto?

Hanno vinto tre formazioni che non sono partiti: il movimento a cinque stelle, le liste civiche e coloro che hanno disertato le urne. Mi voglio fermare su quest’ultimo dato che e’ in continua crescita. Siamo quasi al 40%. Si potrebbe dire che questo partito dei disertori delle urne, se si coalizzasse, sarebbe maggioranza certa. Eppure ha perso perche’ ha mostrato in modo troppo chiaro che non gl’importa nulla della societa’ in cui vive.

3. Possiamo dire che a modo loro hanno vinto gli astenuti? Quale peso assegnare al partito dell'astensionismo? E qual è la lezione da trarre? Per tutti? Per alcuni? Per monti? Per napolitano? Mi sembrano troppi per non preoccuparsene.

In qualche modo ho gia’ risposto sopra. Mi fermo a considerare che la lezione da trarre e’ un impegno di napolitano, alfano, bersani, casini, fini, di pietro, vendola, ecc.ecc.

Di monti non mi preoccuperei perche’ mi sembra che non se ne preoccupi nessuno a cominciare da quelli che lo sostengono in parlamento. Gli unici a preoccuparsi di mario monti sono i cittadini che ogni giorno sondano gli umori di questo governo pasticcione che ha avuto solo il merito di elevare un poco l’agone politico collocandolo al di sopra delle olgettine, dei bunga bunga, delle dita medie e dei gesti dell’ombrello.

Quello che si chiede il cittadino e’ se davvero i signori di cui sopra sapranno trarre lezioni e purtroppo sa gia’ rispondersi: non trarranno alcuna lezione. E sai perche? Perche’ mai come ora e’ attuale l’albertone nazionale ne “il marchese del grillo” che diceva al popolo: “ io sono io e voi non siete un cazzo”. Loro si sentono “loro” e “loro” non sono “noi”. Questo la gente lo sa, l’avverte come qualcosa di impalpabile, ma di drammaticamente vero ed ineluttabile.

4. Il movimento cinque stelle, di beppe grillo, su cui sono piovute battute e denunce, ha fatto incetta di voti specie tra i giovani. Quali sono le riflessioni da fare per chi governa? E quali messaggi intende

Comunicare?

Beppe grillo e’ un fenomeno che ha gia’ qualche anno e che tutti hanno sottovalutato irridendolo, ma hanno sbagliato.

Personalmente non condivido beppe grillo perche’ non ama confrontarsi con nessuno e sembra un vecchio predicatore, ma ha saputo gestire bene il nuovo modo di comunicare. Adesso e’ alla prova dei fatti. Alcuni dei suoi hanno vinto e si debbono misurare con il governo della cosa pubblica: qui si vedra’ se alla teoria seguira’ una buona capacita’ amministrativa.

Il mio parere e’ che tale movimento fara’ la fine di quello dell’uomo qualunque di giannini: alcuni suoi esponenti ascolteranno le sirene dei politici scafati e, quando il profeta sara’ senza voce, i vecchi e silenziosi marpioni della politica saranno ancora li’ a prendersi la soddisfazione d’averlo debellato. Il movimento “cinque stelle” e’ troppo personalizzato sulla figura del suo fondatore.

5. Pier ferdinando casini e silvio berlusconi si sono defilati. E' la fine della politica dei due forni? E del populismo di marca aziendale? A me sembra che ognuno si sia costruito il proprio forno, a proprio uso e consumo. Ma la gente non è poi così stupida....

Non mi pare che casini e berlusconi si siano defilati. Il primo s’e’ impegnato in prima persona per i suoi dell’udc (e’ arrivato anche a como), il secondo s’e’ esposto solo a monza, ma credo che sia rimasto un po’ in sordina sia per non offuscare alfano, sia perche’ i sondaggi (che ama molto ascoltare) lo danno in paurosissimo calo di popolarita’.

La politica dei due forni, secondo me, non e’ finita: il terzo polo si e’ presentato in tutte le citta’ dove si votava a volte appoggiando il centrosinistra, a volte appoggiando il centrodestra.

La verita’ e’ che questa volta non gli e’ andata bene.

E’ stato piu’ penalizzato dove ha appoggiato il centrodestra, ma non ha raccolto voti (su lista singola, intendo) neanche dove ha appoggiato il centrosinistra. La cosa deve far riflettere casini e comunque fa gia’ riflettere il terzo polo perche’ il gruppo del f.l.i. Ha gia’ richiamato all’ordine fini invitandolo a scendere nella mischia.

6. Che cosa rivela l'elezione di leoluca orlando a palermo? Una vittoria personale o nel contesto siciliano qualcosa di piu'? Vittoria di pirro? In attesa della tornata di elezioni politiche o uno smarcamento dal pd?

La vittoria di orlando rivela che la gente ha cercato la rassicurazione in qualcosa che conosceva gia’. Leoluca orlando non ha governato male e la gente ricorda come si e’ comportato. Se mai bisogna domandarsi il motivo per cui ha fatto una vera messe di voti sbancando i due candidati.

Non mi sento di dare un giudizio sicuro perche’ conosco poco la realta’ siciliana e palermitana in particolare. Rimasi di stucco quando alle elezioni del 2002 forza italia fece il pieno, ma proprio il pieno: non ci fu un parlamentare del centrosinistra.

Berlusconi, fini e casini portarono in parlamento tutto il possibile e l’isola non ebbe alcun deputato di opposizione. Adesso sembra che il vento sia cambiato all’opposto. E la cosa non mi e’ molto chiara. Forse hai ragione quando parli di vittoria di pirro.

7. E il pd? Non rischia forse di appiattirsi sull'appoggio a mario monti, e di rinunciare almeno in parte alla sua vocazione più riformista?

Scusa…credi davvero che questo pd abbia una vocazione riformista?

Secondo te nella testa della nomenklatura dell’attuale pd c’e’ un progetto riformista per il nostro paese?

Saro’ cinico, buzzurro e molto terra, terra, ma a mio avviso il pd naviga a vista, eternamente impiegato a sanare i conflitti fra l’anima comunista e quella democristiana, fra l’anima comunista riformista di bersani e quella comunista liberale di veltroni; fra il cattolicesimo di stretta osservanza di fioroni e quello adulto di rosi bindi.

Il pd e’ gia’ appiattito su mario monti, semplicemente perche’ non ha altra scelta.

E non ha altra scelta perche’ non ha proposte. Non ha proposte perche’ non ha idee ma soprattutto il coraggio di portare avanti un impegno politico che e’ impopolare.

Questo pd e’ defunto e mi stupisco che intelligenze come quelle di enrico letta e dario franceschini che se ne sono accorti non abbiano la forza di dare uno scrollo energico all’albero della vecchia quercia.

8. Quali potrebbero essere i ricatti a cui mario monti non dovrebbe cedere? Dopo l'uscita di sarkozy, il naturale accompagnatore galante della angela merkel , dovrebbe essere lui, a livello europeo. Terrà per questo l'asse del rigore e della rigidità?

Se parli di ricatti a livello internazionale, credo che abbia gia’ ceduto da subito: monti viene dal mondo finanziario e si vede molto chiaramente quale sia la sua politica. Non cede a nessun ricatto perche’ non vive come ricatto il fatto di guardare prima gli interessi dei flussi e degli stock che quelli della spesa quotidiana della gente.

Se per ricatti ti riferisci a quelli della politica italiana, allora ce ne sono parecchi. Deve continuamente mediare fra le due “maggioranze” che lo sostengono (casini e il terzo polo non lo conto proprio, questi sono appiattiti su monti) perche – secondo me – ha preso impegni a livello internazionale che noi, comuni mortali, non conosciamo. In europa e nel mondo e’ ben apprezzato dagli ambienti finanziari, compassionato da quelli imprenditoriali e indifferente alla gran parte della gente. E’ una figura di rilievo, si presenta bene, sa parlare chiaro, ma non sembra il grande mago che tutti si aspettavano. Credo che sara’ il nuovo accompagnatore di angela merkel perche’ mi sembrano affini come formazione e con intenti comuni. Non credo che entrambi riusciranno a tirare l’europa fuori dal buco nero.

Il rigore di bilancio deve tenere, se non vogliamo crollare, ma non basta.

Le nostre aste di titoli pubblici vanno bene, ma l’interesse sui titoli richiedera’ altre manovre che se saranno ancora rivolte a tassazione provocheranno rivolte di popolo.

L’assurdita’ e’ che poche persone che economicamente stanno benissimo tengono in scacco una popolazione intera che lavora per loro. Non se ne puo’ piu’ e siamo stanchi di osservare che persone come giuliano amato (tanto per dirne uno) sono in pensione con soldi pubblici da trentamila euro al mese. Alla gente non interessa se del vecchio (sempre per citare una persona a caso) prende cinquantamila euro al mese perche’ sa che sono soldi che vengono dalle sue aziende, ma quando boiardi di stato passano all’incasso con cifre da capogiro che sono molto di piu’ dello stipendio lordo di un operaio ci si chiede se questo governo sappia fare il proprio mestiere o meno.

9. Le elezioni francesi, a questo proposito, hanno in qualche modo condizionato le elezioni italiane? Sia per somiglianze ma anche pere divergenze tra i due paesi?

Direi di no. Se osservi la politica nazionale ed internazionale, l’alternanza fra schieramenti c’e’ sempre stata.

La novita’ della francia che si trova un presidente socialista dopo quasi vent’anni di presidenze di destra e’ tipica di quel paese. Non dimentichiamo che c’era de gaulle che governo’ per secoli e, quando era alla frutta, quasi subito ci fu mitterand che governo’ anch’egli per lungo tempo. I francesi, diversamente dagli italiani, non s’innamorano subito del primo che passa. Sarkozy non ce l’ha fatta perche’ era nella natura delle cose: dopo decenni di governo della destra, i francesi hanno trovato credibile la proposta della sinistra e l’hanno premiata. Ma credo che bilanceranno la cosa eleggendo un uomo di destra al governo. La loro e’ una democrazia molto piu’ matura della nostra. Il francese ha un alto senso di appartenenza al proprio paese che pochi italiani possiedono. La francia, inoltre, ha una struttura statale formata da gran commis di stato che non si lasciano condizionare troppo dal potere politico.

10. Intanto l'elenco di suicidi per disperazione, più che per crediti, o debiti, non accenna a fermarsi. Questi non scelgono nessuna forma di partito. Scelgono di uscire di scena. E' terrificante!

Perchè?

Motivare la scelta di un suicida per crediti inesigiti o per debiti esigiti da un governo famelico e’ sempre azzardato. Noi sappiamo quel che ci dicono i giornali, ma non sappiamo veramente quel che e’ passato nella testa delle persone che hanno deciso di togliersi la vita. A me sembra che questi suicidi debbano richiamarci ad una riflessione piu’ profonda: davvero il denaro e’ tutto? Davvero il biglietto di 500 euro condiziona la nostra vita?

Non ci sono valori piu’ importanti? La famiglia del suicida, le famiglie dei suoi dipendenti, la vita normale che e’ fatta di tante altre piccole realta’ costituite da affetti, da emozioni, da rapporti umani…non e’ piu’ importante dell’agenzia delle entrate, della banca che ha ristretto il fido, dello stato o del creditore furbo che non paga?

Come sai sono un lavoratore autonomo e piu’ di una volta il mio studio di settore e’ risultato non congruo. Il mio commercialista mi consigliava di alzare il reddito (con conseguente necessita’ di pagare piu’ tasse e quindi costringendomi a chiedere un prestito per pagare le tasse) : mi sono sempre rifiutato. Dichiaro tutto quello che prendo e che spendo…se vogliono controllare…sono disponibile. Non mi sembra giusto lasciarsi prendere dalla paura del denaro che manca. La nostra paura deve essere un’altra, quella di non saper affrontare tempi duri che si prospettano di periodo medio-lungo.

11. Il silenzio assordante di bossi e l'affermazione personale di tosi a verona cosa suggeriscono? I buoni amministratori dei comuni sono apprezzati e vengono confermati. E' così?

Assolutamente, si’: se una persona ha amministrato bene, il popolo la sceglie ancora, indipendentemente dallo schieramento politico.

Non so se tosi abbia amministrato bene e non prenderei il caso di verona come emblema di riconfoerma di un buon amministratore. A me sembra che a verona abbia giocato molto il braccio di ferro fra la vecchia guardia della lega e il nuovo che vuole contare.

L’affermazione di tosi, poi, mi preoccupa: non dimentico che la lega (e quindi anche tosi) vuole la secessione, vuole la padania…cioe’ tutta quella serie di cose che non condivido per nulla.

12. Intanto palazzo chigi lavora per approntare misure per la crescita, anche per evitare una paralisi del parlamento. Ma la mia impressione è che i tecnici del governo sono immersi nel loro lavoro, e sembrano non preoccuparsi del risultati elettorali con le immancabili tesi di dietrologia politica. Distacco dalla realtà sociale e immersione nella soluzione dei problemi?

Beh…la tua impressione e’ giusta e, del resto, i tecnici al governo se ne fregano di quel che avviene a livello politico locale. Mario monti e la sua squadra sanno che se la loro esperienza si conclude per mancanza di appoggio in parlamento, non hanno nulla da perdere: il presidente del consiglio ha il laticlavio a vita e gli altri tornano alle loro redditizie occupazioni con in piu’ l’aura di essere stati salvatori della patria in un momento di emergenza e d’aver gettato la spugna non per colpa loro.

E’ questo il grave errore commesso da napolitano, ma di questo tutti s’accorgono e nessuno osa parlare.

13. Con il risultato di queste elezioni, mario monti, potrebbe ridiscutere in europa il piano sulla crescita, per dare risposte al disagio sociale e mitigare le misure di austerità della merkel?

Potrebbe essere una strada consigliata o percorribile? O è già scritta nell'agenda del premier?

Qual’e’ il piano per la crescita di questo governo? Tu lo sai? Qualcuno lo conosce?

A mio avviso queste elezioni non influiscono per nulla a livello nazionale ed europeo.

L’europa sta facendo i conti con il problema della grecia che vuole ancora soldi per non fallire e fra poco ci sara’ il portogallo che chiedera’ soldi per non fallire.

Angela merkel ha il suo da fare per arginare l’opposizione interna e per reinventarsi una collaborazione con il nuovo presidente francese hollande.

Penso che monti non sappia risolvere il problema di fondo che e’ quello di trovare un punto di equilibrio fra la stabilita’ dei conti europei (e quindi anche italiani) e gli investimenti per la crescita italiana (e quindi anche europea).

Non sa risolvere il problema perche’ – a mio modesto avviso – non e’ all’altezza della situazione, non e’ preparato per fare queste cose.

Io non penso che la crescita passi per lo sblocco di denaro che non c’e’ e non penso che si cresca ricreando il debito.

La vera crescita passa attraverso i sacrifici: dobbiamo avere il coraggio di tornare tutti piu’ poveri.

14. Con questi risultati lo spauracchio delle elezioni anticipate fa ancora presa? Su chi ? E per quali interessi?

Gli unici ad aver paura delle elezioni anticipate sono i politici che temono di non essere rieletti. Il centrosinistra crede d’aver vinto e mi immagino gia’ fra dieci giorni il solito bersani che dal lunedi’ dopo i ballottaggi sara’ in tutti i talk show per ripetere che il vento e’ cambiato ma che non toglie la spina al governo perche’ il pd e’ leale.

Io sono per le elezioni anticipate, ma con una nuova legge elettorale.

Il governo dei tecnici avrebbe dovuto avere un mandato preciso: ordinaria amministrazione per tutto, straordinaria amministrazione per il varo di una legge elettorale seria e per il taglio ai costi. Si cresce tagliando i costi e non aumentando le tasse.

15. Che cosa sta a significare la scelta di un tecnico come enrico bondi? Un tecnico in aiuto di altri tecnici? O una sorta di commissario che venendo da fuori può usare meglio il bisturi del salvataggio, senza guardare in faccia a nessuno? E ancora la scelta di giuliano amato? La grecia sta per precipitare: dentro o fuori dalla unione europea? Giuliano amato sembra ipotizzare che una sua evenutale uscita sarà più pesante di una sua permanenza in eu pur con tutti i limiti e problemi. Ma le immagini che abbiamo visto sono allucinanti. Che dici?

Saro’ telegrafico.

Enrico bondi e’ l’ultima spiaggia di un governo di tecnici che non sa fare il proprio mestiere e che cerca qualcuno a cui addossare la colpa di scelte impopolari per chi veramente conta (che non siamo noi).

Giuliano amato e’ un dottor sottile che non ha mai combinato nulla e che ha saputo sfruttare bene l’onda politica di ogni momento della sua vita per far soldi: lo sai che prende oltre trentamila euro al mese? Secondo te, li vale?

La grecia. La grecia e’ uno dei problemi. Un grosso problema, ma solo uno dei problemi dell’unione europea che di fatto non c’e’.

Vogliamo avere il coraggio di riconoscere che non c’e’ l’europa anche se c’e’ l’euro?

Vogliamo avere il coraggio di dirci in faccia che prima vogliamo stare bene noi e che non ce ne frega nulla dei francesi, dei tedeschi, degli spagnoli e via dicendo?

Vogliamo avere il coraggio di riunirci tutti a bruxelles e dire che abbiamo giocato all’eurozona e che adesso, siccome il giocattolo si sta rompendo, occorre rimboccarsi le maniche e pensare a seri progetti che debbono essere condivisi per lungo tempo al di la’ della situazione politica di ogni singolo stato?

16. Il tracollo del pdl dipende dal fatto che hanno sostenuto il governo monti o dal fatto che hanno provocato l'arrivo di mario monti?

No. Il tracollo del pdl e della lega era scritto nella pagina politica di questi ultimi due anni. Alle elezioni amministrative di due anni fa, il pdl ha perso in zono importanti e la lega ha perso in alcune sue roccaforti.

I sapientoni – pieni di se stessi come al solito – hanno dato la loro interpretazione: sempre i partiti che sono al governo sono penalizzati.

Errore marchiano che adesso stanno pagando a carissimo prezzo.

Mi stupisco che non si capisca che realta’ politiche che si reggono su slogans ed immagini sono destinate a fare flop in pochi anni.

La politica e’ una cosa seria. La politica e’ progetto, passione, impegno disinteressato. La politica e’ missione e servizio. La politica e’ ascolto della tua gente ed e’ capacita’ di convincimento che il tuo progetto e’ per il bene di tutti. La politica e’ voglia di aiutare tutti a superare gli egoismi e i propri interessi corporativi in nome di un bene comune che e’ il bene del proprio paese.

Tutto questo nessuno l’ha saputo fare e non vedo chi sia capace di proporlo.

18. Hollande, il normale, potrebbe incunearsi come terzo incomodo nell'asse italo-tedesco? Potrebbe influenzare i due per una più morbida mitigazione del piano di austerità e rigore?

Non conosco hollande, ma credo che quando prendera’ in mano la situazione dovra’ fare i conti – come monti – fra gli interessi dei francesi e quello dell’europa.

Tragica situazione stiamo vivendo! Ogni nazione deve tenere conto di se stessa e del giocattolo europa che troppo prematuramente e’ stato costruito.

E’ arduo il compito di questi governanti e forse e’ impari alle loro capacita’ ed alle loro forze.

18. Che cosa significa affermare che “hanno vinto gli astensionisti”? Quale scenario si potrebbe ipotizzare se alle prossime politiche votassero anche loro? Quali sono le cose che potrebbero cambiare? E da quali partiti provengono gli astensionisti?

Hanno vinto gli astensionisti perche’ quasi il 40% della popolazione avente diritto al voto, ha scelto di astenersi dall’esercitare questo diritto.

Se alle prossime politiche votassero anche gli astensionisti non saprei prefigurare quale scenario si realizzerebbe, ma sono certo che vincerebbe la democrazia che, per me, non e’ poco.

L’astesionismo, secondo me, e’ trasversale. Qualcuno ritiene che sia l’elettore di centrodestra il piu’ astensionista, ma io penso che chi sceglie di non votare non sia affezionato ad un partito o ad uno schieramento politico. L’astensionista sta a vedere e solo se e’ convinto va a votare. Quando berlusconi vinse la prima volta fu perche’ riusci’ a convincere moltissime persone sulla bonta’ del suo progetto politico e sulla novita’ della partecipazione diretta alla politica da parte di un imprenditore di successo che voleva fare qualcosa per il proprio paese giocandosi e spendendosi in prima persona.

20. Ma a questo punto quali politici e quale partito dovrebbe prepararsi a governare?

Nell’attuale scenario politico italiano credo che tutti potrebbero prepararsi a governare. Piu’ chances potrebbero averla nichi vendola e grillo. Alfano, se sa giocarsi bene smarcandosi da berlusconi, potrebbe risultare credibile. L’incognita mario monti pesa come un macigno sul futuro politico ma e’ solo uno spauracchio che si sono creati i partiti. Gli attuali leaders storici come bersani, veltroni, letta, fini, casini, rutelli ecc. Credo che non avranno futuro.

21. Il voto francese e greco sono contro il rigore tedesco; ma a monaco di baviera, bevono birra e cantano e mangiano e c' è lavoro; contro i fatti a che cosa valgono le dietrologie italiane?

Conosco abbastanza la germania e non sono d’accordo che a monaco si mangino wurstel e si beva birra infischiandosene di quel che accade. I tedeschi hanno mostrato in questi sessant’anni di essere un popolo serio, disciplinato e di avere senso dello stato. Persero la guerra e furono considerati reprobi ad ogni livello, ma seppero fare del marco una moneta forte. Poi scelsero di tornare ai vecchi confini abbattendo il muro di berlino e da testimonianze raccolte sul campo a berlini ti posso dire che fu una sofferenza reale sia per i tedeschi della germania dell’est (che non erano preparati ad affrontare un’economia di mercato) che per quelli dell’ovest (che si trovarono una zavorra proprio mentre la loro economia andava a mille). Ma ce la fecero grazie a persone di statura eccellente che prima e dopo seppero governarli pensando non al proprio bene, ma a quello della germania. Gente come adenauer, schmidt, khol, non saranno facilmente dimenticati.

22. Il governo dei tecnici è diventato impenetrabile: come si fa a far passare una legge nuova sulle pensioni in tre giorni, e non trovare il tempo necessario per proporre una nuova legge elettorale, per tagliare i costi della politica, per tagliare i rimborsi elettorali che sono una vergogna nell'uso del denaro pubblico?

Si fa, perche’ si puo’! Se si agita lo spauracchio in parlamento delle elezioni anticipate e si continua a ricordare che ci si e’ presi l’impegno di sostenere questo governo, si puo’ fare una legge sulle pensioni che e’ pietosa e si puo’ continuare a rimandare una legge sul taglio dei rimborsi elettorali, ecc.ecc.

Non ti accorgi che c’e’ l’inciucio piu’ sommo della storia repubblicana?

Neppure ai tempi del famoso compromesso storico si era arrivati a tanto!

La trimurti “abc” si trova prima a concordare cosa fare e su una cosa e’ d’accordo: non toccare privilegi e finanziamenti alla casta. Il resto…beh..IL Resto si puo’ fare!

Il fatto che poi in interviste pubbliche dicano il contrario di quel che fanno, fa solo parte del gioco politico.

Questa e’ gente incredibile!

23. Come si fa a cambiare questo stato di cose se è praticamente impossibile entrare nel bunker di questa politica? Mi viene in mente la sicurezza di altero matteoli e l'arroganza di verdini: quelli non hanno paura di nulla, comperano tutto. Cosa dire?

A questa domanda non so rispondere perche’ penso che questa classe politica non sia riformabile. Il sistema e’ talmente corrotto dai vertici fino alla base e la struttura di governo e’ talmente compromessa che solo una vera rivoluzione puo’ riformare alla radice le cose.

Moltissimi di noi – penso al direttore di questo sito, tanto per fare un nome – crediamo alla possibilita’ di una palingenesi politica ma non sappiamo da che parte cominciare perche’ quando cerchiamo di fare qualcosa con onesta’ intellettuale ci sentiamo esclusi da loro che ci guardano con commiserazione e ci valorizzano solo nel momento in cui hanno bisogno di voti per perpetuare se stessi.

24. Altro che antipolitica e astensionismo: beppe grillo aveva visto giusto. Per questo dà fastidio e si cerca di emarginarlo e ridurlo a comico e basta. Ma le cose sembrano cambiare. Cosa pensi?

Sono contento del tuo ottimismo. E’ bello constatare che vi siano italiani che credano ancora al cambiamento.

Io nutro moltissimi dubbi.

Beppe grillo dovra’ misurarsi colla politica vera perche’ quella da palcoscenico e’ finita. Con queste amministrative alcuni suoi uomini entreranno al governo locale: vedremo come si comporteranno.

25. Quali sono a questo punto i motivi di speranza e di ripresa?

Per riprenderci bisogna avere idee chiare e sperare in una cosa fondamentale: il ritorno alla vera democrazia.

I partiti non devono aver altra funzione che quella di intermediazione fra la societa’ civile e il governo. Non devono essere luoghi di potere.

Perche’ si torni alla vera democrazia occorre che i cittadini si sentano coinvolti nella cosa pubblica e che non sentano lo stato come “cosa loro”, cioe’ di quelli che in qualche modo arraffano voti e si stabiliscono nelle stanze creando un giro di potere e di interessi che li perpetua fino alla morte.

Perche’ i partiti non siano piu’ luoghi di potere occorre che vi siano giovani che abbiano il coraggio di mettersi in gioco e di vedere la politica come disinteressata partecipazione alla gestione della cosa pubblica. Giovani che abbiano un lavoro che consenta loro di vivere e che possano dedicare alla politica il tempo libero.

Questo non e’ possibile nell’attuale situazione perche’ il lavoro dei giovani e’ precario (se c’e’ e quando c’e’).

Io spero davvero che gli eventi dolorosi di questi anni ci aiuteranno a rigenerarci, ma ho il timore che non abbiamo le basi culturali per riflettere e programmare il nostro futuro.

Grazie per la tua disponibilita'

E per le risposte che hai fornito

A vantaggio dei lettori del nostro sito

www.ildialogo.org. ( carlo castellini)



Mercoledì 16 Maggio,2012 Ore: 16:40
 
 
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