I padri della Repubblica vissuti nella povertà del dopoguerra, abituati ai sacrifici pensavano di averci liberati dalla povertà e soprattutto di aver dato all'Italia ed agli italiani la dignità perduta col fascismo. Anche agli inizi degli anni Ottanta, all'epoca dei licenziamenti di massa alla Fiat, ci furono un centinaio di suicidi. Adesso si uccidono non solo gli operai ma anche gli imprenditori, non tanto per le tasse in se ma per la dignità perduta. Ci sono milioni di invisibili, i nuovi poveri, una categoria ormai interclassista visto che le tasse stanno ammazzando solo chi le paga cioè lavoratori dipendenti ed imprenditori onesti, con aumenti della sola IRPEF  per una famiglia monoreddito con figli in età scolare, del 400 per cento.
Il comportamento di Equitalia in questi anni è stato tale che gli enti locali non utilizzeranno più, dal 2013 ,
questa Agenzia a capitale prevalentemente pubblico per riscuotere le tasse.
Questo Stato, questa classe dirigente è ormai, tranne poche eccezioni, completamente autoreferenziale, non vede il dolore del precario al quale la riduzione dell'orario di lavoro significa intaccare il necessario, fare sacrifici nell'alimentazione, non potersi comprare le scarpe o potersele comprare di cartone, quelle a 6 euro vendute sulle bancarelle,  non potersi trasferire per trovare lavoro altrove. Questo regime che non investe in istruzione e ricerca, che dice ai giovani che studiare non serve, che fa cadere a pezzi Pompei, che paga 800 euro al mese i restauratori di beni culturali dal valore inestimabile, ma poi permette di far carriera ai Lusi di turno, non vede la distruzione dell'idea di futuro nella mente di molti giovani provenienti da famiglie operaie, certi di dover vivere una vita di  miseria o di dover emigrare. Questi cattedratici illustri e strapagati, tutti proprietari di immobili, non vedono  la disperazione negli occhi dell'anziano ormai ridotto a condizioni di indigenza che non avrà il sussidio perché il Governo ha tagliato i fondi per l'assistenza agli ultimi e che per questo  deve cercare da mangiare alla Caritas.
Vergogna. Questa non e più la Repubblica di Pertini di Nenni di Valiani di Dossetti ma e ormai una Repubblica a costituzione dimenticata dove governa un oligarchia parassitaria che sta uccidendo il Paese e distruggendo l'economia italiana.
salam Amina Salina

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Lunedì 07 Maggio,2012 Ore: 15:21