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www.ildialogo.org Minima Moralia,di Giorgio Langella

Minima Moralia

di Giorgio Langella

Una riflessione su Calearo (e su Veltroni)


 01 aprile 2012

Qualcuno si ricorda della campagna elettorale del 2008? Walter Veltroni (allora leader del PD), dopo aver affossato il governo Prodi con la bizzarra teoria dell’autosufficienza del suo partito, lanciava l’idea del “voto utile” e presentava in Veneto l’imprenditore Massimo Calearo. Teorizzava, Veltroni, di interessi comuni tra padroni e lavoratori. Il risultato fu disastroso: Berlusconi stravinse, Calearo fu “eletto”, la sinistra non riuscì ad entrare in parlamento. Sono passati quasi quattro anni. L’assenza di una opposizione parlamentare degna di questo nome ha favorito quel declino economico, morale e democratico che è sotto gli occhi di tutti. La sostituzione del governo Berlusconi con il sedicente “governo dei tecnici” presieduto da Monti non ha prodotto nessun beneficio, anzi. Corrompere ed essere corrotti continuano ad essere pratiche normali e quotidiane. I padroni guadagnano ancora di più, i grandi patrimoni non vengono toccati … ai lavoratori e ai pensionati viene imposto di pagare tutta la crisi. Lorsignori si ostinano a parlare di equità ma è evidente che il governo Monti, al pari di quello imbarazzante di Berlusconi e Bossi, è fatto da personaggi ricchi che favoriscono gli interessi di ricchi potenti e privilegiati che li hanno nominati al governo. Di tutto questo, Veltroni ha evidenti responsabilità.

Nel frattempo Calearo è passato dal PD all’API di Rutelli (altro personaggio abituato al cambio di casacca), ai sedicenti responsabili di Scilipoti … infine è diventato consigliere di Berlusconi. Adesso, a una trasmissione radiofonica, dichiara che non va più in Parlamento ma che, naturalmente, non intende rinunciare al suo stipendio da parlamentare (pagato dai contribuenti onesti). Ci mancherebbe … ha il mutuo da pagare … poverino. Calearo possiede un’automobile (una porsche) immatricolata in Slovacchia così può “scaricare interamente le spese”. Calearo è oculato, lo fa per risparmiare. Se la porsche avesse targa italiana potrebbe scaricare solo il 50%. La cosa triste è che queste non sono battute. Calearo, “grande” imprenditore che è stato presidente dell’associazione industriali di Vicenza, ritiene che questi comportamenti siano leciti, assolutamente normali. Non prova vergogna, anzi, se ne compiace. Si capisce che è divertito delle sue azioni.

Veltroni, che l’ha fortemente voluto come capolista nel 2008, adesso dice che Calearo “è una persona orrenda”. D’accordo, ma, a ben vedere (e ricordare) anche lui (il Walter) non scherza.

Giorgio Langella (PdCI-FdS Vicenza)



Luned́ 02 Aprile,2012 Ore: 15:09
 
 
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