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www.ildialogo.org AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E RIFIUTI: UN ANNO DI MALA POLITICA E CHIACCHERE A VUOTO.,di Giuseppe Messina

Caserta
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E RIFIUTI: UN ANNO DI MALA POLITICA E CHIACCHERE A VUOTO.

di Giuseppe Messina

In un quadro di assoluta confusione e di parole dette al vento, si è chiuso il 2011 per la provincia di Caserta anche in materia dei servizi di rifiuti e igiene urbana.

L’anno è stato caratterizzato da notizie vaghe e contraddittorie, da finti piani e vere strategie di conquista territoriale. Si è passati dall’affidamento totale dei servizi di igiene urbana alla Gisec, alla sola gestione degli impianti per finire poi una vera e propria holding pubblica. Infine alla situazione di partenza per la quale, Zinzi ha dichiarato nella conferenza stampa di fine anno che “La Gisec è pronta sin da subito” (ma rinviando il tutto al primo aprile prossimo) scaricando, però la colpa dell’impossibilità del funzionamento della società ai comuni che non pagano il “servizio erogato”.

E’ successo però che nei comuni, dove esisterebbe il supposto servizio, non pagano, poiché gli amministratori sostengono che tali servizi sono resi in modo parziale, in modo inefficiente e, comunque, in violazione agli accordi sottoscritti dalle parti. La Gisec dal canto suo replica: “No soldi, no servizi”. Così Zinzi sentenzia che la colpa non è della Provincia (Gisec) ma dei comuni se le città saranno/sono sporche. Gli altri comuni, invece, non baciati ancora dalla “fortuna” di avere la Gisec, come il capoluogo ha aspettato tutto l’anno, affacciato alla finestra, per sapere come la cosa sarebbe andata a finire. Così gli amministratori e i dirigenti, pur col contratto in scadenza, si son guardati bene dal fare una nuova gara per i servizi di igiene urbana, sia pure con la riserva dell’annullamento nel caso la Gisec facesse sul serio e dal primo gennaio avesse eseguito i servizi di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti della città di Caserta. Cosa che allo stato non è avvenuto e, naturalmente, dubitiamo fortemente che la cosa potrà avvenire. Faranno un grande buco nell'acqua. Dispiace per il tempo e le risorse economiche che stanno impiegando come per il recente Modello di gestione del ciclo integrato rifiuti della Provincia di Caserta per ambiti territoriali. Com’è noto la relazione al Decreto mille proroghe è molto chiara: si assegna un anno di proroga all'attuazione della legge 26/2010 ma solo esclusivamente per legiferare che la raccolta passa ai comuni; mentre il decreto Salva Italia (salva banche?) articolo 14 sancisce che la riscossione TARSU  rimane di competenza dei comuni. Come dire le risorse economiche le gestiranno direttamente i comuni. La Gisec se vuole un ruolo ed essere pagati dai comuni pensino a realizzare un'impiantistica adeguata al recupero delle risorse e alle raccolte che i comuni organizzano autonomamente sul proprio territorio. Va, comunque, fermato questo sperpero di risorse pubbliche per consulenze e nuove assunzioni che in ogni caso la GISEC sta facendo. L’Amministrazione comunale di Caserta in dissesto come Villa Literno, tanto non paga. Dicono, per colpa di coloro che evadano la tassa sui rifiuti, e sarà “costretta” a fare una proroga alla ditta preposta ai servizi di igiene urbana, dettata da inesistenti motivi di urgenza e imprevedibilità. Sotto il sole della lotta all’evasione, oltre il 30% della Tarsu, però nessuna novità. Naturalmente. E così la giostra continua, come sempre, a girare con buona pace di chi crede ancora che esista la purché minima possibilità che Terra di Lavoro esca dal tunnel del malaffare, della mala politica e dal degrado morale e materiale cui sembra irrimediabilmente trascinata da una classe politica di parolai e affaristi.

In tutto questo la “perla” della posizione dell’impareggiabile Zinzi sta nella costruzione di un gassificatore, gentilmente chiamato “impianto di trattamento termico”. Diciamo la verità, fa meno paura chiamarlo così e sembra un’altra cosa. Come diceva Petrolini, “Il popolo quando sente delle parole difficili si affeziona… Ora gliela ridico…”: “Impianto di trattamento termico”. Bravo!

Prima polemica sull’allocazione: giro turistico per la provincia. Caserta prima, Marcianise poi, quindi Capua sì e poi Capua no e, infine, Capua sì. Forse. Si, però! Questa sì che è programmazione e studio del territorio e delle sue criticità. I nostri complimenti a Zinzi e alla Seconda Università di Napoli che ha sfornato cotanti scienziati, campioni senza valore e assessori all’ambiente: Arena e Mastelloni. Ma non basta. Il presidentissimo minaccia pure i suoi compari della Regione: “Se la Regione non ci dirà con chiarezza dove andare a smaltire la restante parte dei nostri rifiuti, costruiremo altri impianti di uguale portata”. Diciamo Caserta? Scommettiamo? Questa sì che è collaborazione istituzionale e idee chiare su cosa bisogna fare e come si opera su un territorio che ha come uniche risorse l’agro-industria e i beni ambientali e monumentali. Provate a pensare a Zinzi come presidente dell’Amministrazione provinciale di Parma o Reggio Emilia? Sarebbe impensabile. Per Caserta va benissimo.

Qualcuno di quegli ineffabili scienziati-professori-assessori, si sono posti il problema della concentrazione di impianti sul nostro territorio, la ricaduta sulla qualità dell'ambiente e la salute dei suoi abitanti? Si sono posti il problema della compatibilità con un’economia che pretende salubrità per esistere? Si sono posti il problema che forse vi è un’eccessiva presenza di impiantistica, visto che, per fare un solo esempio, l’inceneritore di Pignataro potrebbe lavorare la metà delle biomasse prodotte in Germania! Gli incredibili, ossia non incredibili tecnici e amministratori provinciali, sanno che in questa provincia si sversano circa otto milioni di tonnellate di rifiuti industriali l’anno senza che nessuno sappia che fine fanno? Pare che l’unico interesse di questa gente siano gli svincoli autostradali che, detto in altri termini significa, allocare impianti di smaltimento rifiuti, dove è in pratica impossibile qualunque tipo di controllo satellitare dei “Tir di Troia” come li chiama il prof. Marfella.  Diciassette anni di cosiddetta emergenza rifiuti non sono serviti a nulla e siamo punto al punto di partenza. Si istituiscono però i "tavoli tecnici" per discutere sulle bonifiche, ossia come dividersi la torta del malaffare. Sì perché rispetto a 17 anni fa qualcosa è cambiato: oggi abbiamo oltre alla camorra anche gli impianti fuorilegge di uno Stato in mano a gente come Bertolaso, Cosentino, Polverino, Petrenga, Stasi, Zinzi, ecc. Vuoi mettere!

“Continui così, illustre presidente Zinzi. La Provincia di Caserta nelle graduatorie nazionali sembra impegnatissima a mantenere le ultime posizioni su tutto (legalità, vivibilità, ambiente, lavoro, salute, servizi, ecc.). La gente guarda la televisione e si gira dall’altra parte, quando si accorge che esiste un problema. Il popolo bue non ha memoria, e lei ci ricorda un epigramma di Marziale che dice: “Lavinia è brutta e vecchia ma sta con donne più brutte e più vecchie di lei. Quindi Lavinia è bella e giovane”.

Per quanto ci riguarda, ci prepareremo quest’anno a un’assoluta novità: l’emergenza rifiuti. Che sarà mai?

Giuseppe Messina



Domenica 08 Gennaio,2012 Ore: 16:05
 
 
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