- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (271) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Laicità, Costituzione e libertà religiosa,di Gian Mario Gillio

Laicità, Costituzione e libertà religiosa

di Gian Mario Gillio

Da Adista Segni Nuovi n. 92 del 10/12/2011

«Non potevamo augurarci una riuscita migliore dell'iniziativa organizzata dalla Federazione delle Chiese evangeliche per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia». Lo ha detto il pastore Massimo Aquilante, presidente della Fcei (Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane) al termine della giornata che ha visto, lo scorso 22 novembre, salire al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, una delegazione di evangelici per presentare il Convegno “Il protestantesimo nell'Italia di oggi. Vocazione, testimonianza, presenza”, che si è svolto nel pomeriggio dello stesso giorno e che ha visto la partecipazione di diversi esponenti del mondo della politica.

«L'intento dell'iniziativa era quello di parlare dell'Italia e dei suoi problemi, parlarne dall'angolatura della sensibilità evangelica», ha detto Aquilante. «Per essere più espliciti: volevamo che si guardasse al nostro Paese attraverso una lente di ingrandimento che solitamente non viene usata nel dibattito pubblico. L'idea era quindi quella di far salire in primo piano questioni come la laicità, la libertà religiosa, le politiche di integrazione e la crisi morale e civile del Paese. Al capo dello Stato abbiamo fatto presente come la questione della cittadinanza e del diritto di voto degli immigrati regolari, a nostro modo di vedere, sia un salto di qualità per la democrazia italiana, che può far crescere il Paese nel suo complesso. Ed è con profonda gioia che abbiamo ascoltato la replica di Giorgio Napolitano». Le parole del presidente della Repubblica hanno infatti dato una forte scossa mediatica e politica che, tra commenti favorevoli e contrari, si è protratta anche nei giorni a seguire: «Mi auguro – ha detto il capo dello Stato – che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. È un’assurdità e una follia che dei bambini nati nel nostro Paese non diventino italiani. Che non venga riconosciuto loro un diritto fondamentale».

Insieme ai circa cento rappresentanti del mondo evangelico italiano – valdesi, metodisti, battisti, luterani, Esercito della Salvezza, apostolici, Chiese libere, avventisti e pentecostali – all’incontro al Quirinale erano presenti anche esponenti di altre fedi “di minoranza”: Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Franco Di Maria Jayendranatha, presidente dell'Unione Induista Italiana; Raffaello Longo e Maria Angela Falà, rispettivamente presidente e vice presidente dell'Unione Buddista Italiana. «Quella di estendere la partecipazione anche a queste comunità di fede è stata una scelta precisa della Fcei – ha ricordato Aquilante al termine dell’udienza – voluta sia per esprimere l'importanza di un dialogo interreligioso, sia per sostenere la richiesta di induisti e buddisti per una rapida approvazione delle rispettive Intese ancora pendenti in Parlamento» (v. Adista n. 60/11). A sostegno delle parole del presidente della Fcei, due rappresentanti del mondo evangelico hanno stimolato l’interesse di Napolitano: «Come protestanti – ha ricordato infatti nel suo intervento Elena Bein Ricco – riteniamo che la via laica per legiferare su questioni eticamente controverse sia ancora una volta quella di avviare un dibattito pubblico il più ampio possibile, aperto a tutti i punti di vista, fino a trovare, attraverso la pratica paziente della mediazione e del compromesso (inteso nel senso alto di “promettere insieme”) in cui ciascuno rinuncia a qualcosa in più per sé, un accordo su leggi democraticamente giuste, che sono tali in quanto non rispecchiano un’unica concezione religiosa, filosofica o morale (fosse pure quella della maggioranza), ma garantiscono a ciascuno la libertà di decidere responsabilmente i criteri del suo agire». Infatti, ha aggiunto, «ciò che tiene insieme la società democratica non è un sistema di valori di una sola parte, di una sola tradizione, ma è l’insieme di quei valori fondanti della democrazia stessa: l’uguale dignità dei cittadini, l’universalismo dei diritti, l’autonomia individuale, il pluralismo, che sono incorporati nella Carta Costituzionale e che devono essere da tutti rispettati, perché se fossero messi in questione, anche la democrazia sarebbe in pericolo».

Il filosofo Mario Miegge ha voluto ricordare a Napolitano che «le Chiese e le comunità che fanno parte della Fcei sono da sempre e prioritariamente impegnate nella lotta a favore della libertà religiosa, di coscienza e di culto. E intendono riaffermare il nesso inscindibile tra libertà religiosa e cittadinanza. La prima infatti – ha proseguito Miegge – può essere garantita soltanto in una compagine pubblica nella quale sono istituzionalmente stabiliti i diritti civili e politici ed il loro costante esercizio. Ma è altrettanto evidente che non può affatto corrispondere ai principi della giustizia (e tantomeno a quelli della democrazia) uno statuto di cittadinanza nel quale la libertà religiosa sia assente o, in qualsivoglia misura, ristretta. Una cittadinanza autenticamente democratica, infatti, si fonda sulla pluralità dei soggetti e sul reciproco riconoscimento delle loro identità e differenze. Pertanto la libertà religiosa non può essere vista come la conseguenza applicativa di un ordinamento democratico ma è invece uno dei suoi fattori costitutivi e fondativi».

* Direttore del mensile “Confronti” (www.confronti.net)



Martedì 06 Dicembre,2011 Ore: 19:42
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Politica

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info