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www.ildialogo.org Massimo Aquilante: "Un Convegno per partecipare al dibattito pubblico",di Agenzia NEV del 09/11/2011

Massimo Aquilante: "Un Convegno per partecipare al dibattito pubblico"

di Agenzia NEV del 09/11/2011

Roma (NEV), 9 novembre 2011 - In vista del Convegno della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) del prossimo 22 novembre a Roma, organizzato in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, abbiamo chiesto al presidente della FCEI, pastore Massimo Aquilante, di spiegare lo spirito con cui lo si è pensato, considerato anche il fatto che verrà presentato al Quirinale alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano, e che vedrà il coinvolgimento di numerosi politici. Dopo la sua presentazione al Quirinale i lavori si terranno nel pomeriggio presso la Sala Conferenza del Senato (vedi NEV 43/11).

"Il protestantesimo nell'Italia di oggi. Vocazione, testimonianza, presenza". Il titolo scelto per il Convegno sembrerebbe enfatizzare l'attualità. Perché questa scelta per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia?

Le chiese evangeliche italiane hanno avuto un ruolo nell'intera vicenda risorgimentale così come in altri momenti delicati della nostra storia nazionale: pensiamo alla Resistenza o alle battaglie per la laicità dello Stato e la libertà religiosa. E' quindi naturale che nel corso di questo particolare anno in diverse occasioni esse abbiano voluto recuperare la memoria di questo significativo intreccio con la storia del nostro Paese. Il nostro convegno, allora, intende prendere le mosse da questa memoria per avviare però un ragionamento sul presente e sul futuro.

Ai lavori parteciperanno numerosi politici. Può spiegarci il perché di un taglio più propriamente politico e meno storico del Convegno?

L'anniversario dei 150 anni, e quindi anche il nostro Convegno, cadono nel mezzo di un passaggio difficile della nostra vita nazionale. Da anni il Paese vive una crisi profonda. Al tempo stesso esso fatica a vivere quel patto di convivenza che sta alla base della nostra comunità nazionale. Nel Convegno vogliamo discutere volutamente con chi è stato chiamato alla responsabilità per la "cosa pubblica", presentando le nostre preoccupazioni e le nostre specifiche sensibilità su temi come la laicità, la libertà religiosa, i diritti degli immigrati ed ovviamente molti altri. Siamo credenti e laici, e proprio per questo mentre affermiamo il principio della distinzione delle competenze e dei ruoli tra lo Stato e le confessioni religiose, crediamo nella possibilità di un dialogo e di un confronto.

Che cosa vi aspettate dalla partecipazione dei politici ai lavori pomeridiani?

Ci aspettiamo attenzione al protestantesimo italiano come espressione di una componente significativa che ha voce nel dibattito pubblico del nostro Paese. Recentemente la FCEI ha avviato una pratica di incontri con esponenti politici di diverso orientamento proprio per sviluppare un confronto costante su temi per noi rilevanti. Il Convegno, che nella mattinata sarà presentato al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato, vuole essere l'occasione pubblica in cui proseguire un dialogo che ci impegna sia come credenti che come cittadini.



Sabato 12 Novembre,2011 Ore: 14:37
 
 
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