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www.ildialogo.org Il mondo si alza in piedi l'Italia risponde,di Amina Salina

Il mondo si alza in piedi l'Italia risponde

di Amina Salina

Manifestazione oceanica e politicamente matura nonostante le violenze.


Mentre Daniellle Mitterrand intervistata qualche giorno fa dichiarava la morte del capitalismo, Marx emergeva dalla polvere delle biblioteche persino negli USA e milioni di persone si rimettevano in marcia contro banchieri e multinazionali l'Italia si preparava nei mesi scorsi ad un cambiamento di sistema archiviando la vecchia calasse politica facendo emergere un nuovo movimento diverso dalle sigle e dai partiti politici che pure ne compongono una parte.
Il movimento che ha mostrato la sua forza e maturità politica ieri sfidando l'ira delle destre e le provocazioni dei black bloc, utili idioti al servizio dei potenti, è un movimento GLOBALE che mette al centro l'essere umano non come produttore e consumatore di beni e servizi ma come fine dell'azione politica e in un certo senso custode del creato in quanto responsabile di se stesso, della sua famiglia, della sua comunità e dell'ambiente. E si contrappongono la dignità e la nobiltà di carattere dell'esere umano quando e al meglio delle sue possibilità alla crudeltà ed immaterialità dell'economia che oggi decide chi deve vivere e chi deve morire nel mondo, un mondo dove non ce mai stata tanta ricchezza e tanta miseria insieme. Oggi un contadino del Madagascar  percepisce 12 euro di salario al mese e l'amministratore delegato di una grande azienda percepisce anche mille volte di più. La finanziarizzazione dell'economia, al punto che si comprano titoli di debito garantiti da altri titoli di debito, provoca crisi devastanti come quella del 2008 in cui milioni di persone in tutto il mondo perdono il lavoro o la casa per non parlare del miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame o la sotto-alimentazione mentre si buttano milioni di euro in sprechi, privilegi, spese militari, lussi inaccessibili alla stragrande maggioranza della popolazione. Il movimento che nasce e si sviluppa a livello mondiale ha capito che è necessario costruire un altro modello di sviluppo, avere un altra classe dirigente e fondare un nuovo modello di democrazia assembleare, aperta e partecipata.
Finalmente il cittadino ridotto a numero, a mero esecutore di ordini e di desideri costruiti dal capitale a suo uso e consumo diventa persona, partecipa attivamente alla ricostruzione del suo paese. In Italia questo si e visto nella manifestazione di ieri dove i politici come Vendola, Di Liberto o Di Pietro hanno sfilato come semplici cittadini alla coda del corteo.
Non solo si è parlato tanto e giustamente dei due o tremila delinquenti che si sono fatti scudo dei manifestanti pacifici compiendo insensati atti di violenza, ma non si e sottolineato abbastanza che gli stessi  manifestanti pacifici hanno cercato di resistere ai black bloc trovandosi tra la polizia che caricava i violenti e questi ultimi che cercavano di sfondare il cordone dei poliziotti. I manifestanti hanno cercato in tutti i modi di prendere le distanze dai violenti poiché questo movimento ha come caratteristica il rifiuto della violenza per cambiare le cose. Stamattina sui giornali persino il ministro dell'interno e il sindaco di Roma riconoscono che la sinistra e i duecentomila che manifestavano pacificamente sono tutt'altro da questi delinquenti. Purtroppo nonostante i violenti non siano riusciti ad ottenere alcun successo politico, hanno avuto il risultato di oscurare almeno in parte i contenuti della manifestazione. Ma nonostante questo ieri e stata una bella giornata, una data importante per ricostruire un'Italia e un mondo migliore. Ma se la politica non ascolterà questi giovani, questa classe dirigente sarà spazzata via con la mobilitazione di massa, esercitando la sovranità popolare.
I popoli del mondo non pagheranno il debito degli speculatori, degli strozzini e degli affaristi che succhiano il sangue della povera gente. Vogliamo un futuro, vogliamo diritti. I lavoratori e i cittadini stanno facendo tutto il possibile perché questo paese funzioni, questo governo sta facendo tutto il possibile perché non se ne parli.
Salam,
Amina Salina



Domenica 16 Ottobre,2011 Ore: 15:03
 
 
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