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www.ildialogo.org “Non può finire così”,di Mario Mariotti

“Non può finire così”

di Mario Mariotti

Per me l'irrilevanza della tassa di solidarietà, il 3% per coloro che hanno un reddito di 300mila euro l'anno, e il fatto che tutti quanti i partiti rappresentati in Parlamento cerchino di svicolare quando si parla di "patrimoniale", di tassare i grandi patrimoni, come fanno in tanti altri Paesi, sono due segnali che rivelano il degrado etico della classe politica e l'alienazione spaventosa dei nostri concittadini, che sembrano accettare come fisiologici questi eventi, e non esprimono una indignazione della quale dovrebbero farsi carico persino le pietre!

Lo specialista degli enunciati tronchi: “Popolo delle libertà” manca: “di sfruttamento e di alienazione del prossimo” e “Non metterò le mani nelle tasche degli Italiani” manca: “ricchi”, ha il cuore che gronda sangue non perché non ha raggiunto nessuno degli obiettivi del suo contratto con gli Italiani, e questo é dimostrato dai numeri, che non permettono di svicolare nell'enfasi degli slogans, ma perché é stato costretto a contraddirsi imponendo un sacrificio, meno che simbolico, ai super-ricchi della nostra Repubblica, che usano il Suv per raggiungere la loro barca, e che devono cercare nel vocabolario il senso della parola "crisi", perché, per loro, quest'ultima non esiste proprio il fatto che da noi, il 10% delle famiglie possieda il 50% della ricchezza nazionale, e che, per porre rimedio a questa bestemmia, si pensi a varare solo misure del tipo della precedente, il 3% ai 300mila, é emblematico di una alienazione tanto profonda da segnalare a chi ha ancora occhi per vedere e orecchi per intendere, che siamo ripiombati in un fascismo più squallido ed invasivo di quello di triste memoria…

Fra l'altro, ad essere emblematico del negativo non é soltanto Berlusca, che é sceso in politica perché é allergico all'Ucciardone, che compra ed usa tutto e tutti a vantaggio di sé stesso e del proprio impero economico-finanziario; ma anche la cosiddetta “opposizione” che dovrebbe dare voce ai milioni di disoccupati, soprattutto giovani, agli sfruttati nel lavoro nero, ai milioni di poveri che arrancano rimanendo sotto la soglia della povertà; e, invece di gridare, sussurra, bela ....

In questi giorni il caso Tarantini sta confermando un quadro facilmente immaginabile: la funzione di emerito puttaniere ("utilizzatore finale" lo ha definito il suo avvocato Ghedini) accompagnava, e a volte prevaleva, su quello che avrebbe dovuto essere lo specifico di uno che fa il presidente del Consiglio di un Paese di 60 milioni di abitanti; cioè la funzione politica, il pensare a come risolvere i problemi del Paese. Un perfetto vip-casino, variegato e di classe, intervallato da pause dedicate a decisioni politiche che avevano ed hanno, effetti micidiali sulla qualità della vita di tutti quei cittadini che non fanno parte della razza superiore dei ricchi, il cui malloppo, che li rende tali, cioè ricchi, non e affatto allergico alla pratica dell'evasione fiscale, al profitto del lavoro in nero, all'esercizio della corruzione in modo che le risorse pubbliche finiscano nella loro sede "naturale", le tasche private degli stessi ricchi.

Quando, nonostante il suddetto quadro, io vedo alla TV gli esponenti del PdL continuare a sostenere Berlusca, e li vedo circondati da una folla che, invece di vomitare o di esercitarsi al tiro delle uova marce, ha il coraggio di applaudire e di confermare la propria fiducia al novello duce Berlusca, uomo del destino, per non vomitare a mia volta, e per non andare in depressione, dopo aver mandato i dovuti accidenti, e dopo aver riempito e saturato tutte le fogne del pianeta attraverso il mio invito affinché la stessa folla si dedichi ad assolvere alle proprie funzioni fisiologiche, ecco il mio rifiuto di credere che i milioni di Italiani che negli scorsi anni lo hanno votato siano tutti della qualità di coloro che oggi, alla TV, continuano a starnazzare il ritornello del "meno male che Silvio c'é".

É vero che all'estero ci considerano dei bambocci con deficit mentale, che non riescono a spiegarsi come mai noi ci lasciamo governare in part-time da uno che mette la massima cura nell'assolvere alla propria vocazione di puttaniere, che non riescono a capire come facciano le radici cristiane della nostra popolazione a produrre frutti della precedente qualità, che non riescono neanche a capire perché il vertice della Chiesa se ne stia zitto e buono; ma è anche vero che il conflitto d'interesse in rapporto all'informazione, la blindatura della casta operata dal "porcellum" di Calderoli, ed il potere corruttore del denaro ci rendono impotenti ad intervenire, e ci fanno apparire ancor peggio di come noi siamo.

É vero che la forza del PdL e della Lega ha origine da quanto c'è di più negativo nella cultura della nostra gente: invidia per la ricchezza, odio per le tasse, furbizia piuttosto che onestà, difesa, dei propri privilegi, disprezzo per gli immigrati, ricerca della raccomandazione, strumentalizzazione del prossimo a favore di se stessi, intervento pubblico quando si é nel bisogno, privatizzazione degli utili quando le cose vanno bene, il non rispetto delle regole in assenza del pericolo di sanzioni, l'evasione fiscale quale sport nazionale, come il calcio, assenza aggravata e continuata del concetto di "bene comune"; ma io, nonostante tutto questo, mi rifiuto di credere che ci siano ancora milioni di miei concittadini che siano soddisfatti di Berlusca e che riescano ad apprezzare i risultati della sua politica.

Il quasi-ventennio berlusconiano ci ha immersi in un liquame che ci caratterizza a livello planetario fra i primi in rapporto all'assenza di etica pubblica, di credibilità, di affidabilità, di semplice buon senso. Io spero nelle prossime elezioni, fatte al più presto e con regole nuove, che ci permettano, a noi cittadini, di scegliere chi mandare in Parlamento. Se poi lui tornasse a vincere, se fosse vero che alla maggioranza degli italiani continua a piacere Berlusca, io rimarrei senza parola, incapace di reperire termini significativi della mia indignazione e del mio disgusto.

Gia oggi nessuno ci evaqua, e siamo la barzelletta del Pianeta. Domani? La rovina di quel poco di buono che é rimasto; i ricchi ed i potenti a sogghignare soddisfatti; S.R.Chiesa a ribenedire il tutto; e ancora più inferno per i non-garantiti, i quali, come la vedova nel Tempio, continueranno ad alimentare il tesoro di mammona.

Non può finire cosi! Il "proletari di tutto il mondo unitevi contro il capitalismo, il mercato e la competizione" é stato sepolto, ma non è morto. E quando i poveri, gli sfruttati, i derisi, gli umiliati comincieranno ad aprire gli occhi, per i puttanieri, per coloro che li difendono, per coloro che li benedicono e per coloro che li votano, la musica cambierà.

Ed allora sarà grigia per loro .....

Mario Mariotti



Sabato 01 Ottobre,2011 Ore: 12:31
 
 
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