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www.ildialogo.org Attacco alla Parrocchia della Beata Vergine Addolorata di Modena,di Beppe Manni

Attacco alla Parrocchia della Beata Vergine Addolorata di Modena

di Beppe Manni

Nella Parrocchia della Beata Vergine Addolorata di Modena, in occasione delle feste pasquali era stata esposta in chiesa una mini-mostra sui ragazzi di Scampia di Napoli. Le foto erano state scattate da Davide Cerullo, un ragazzo oggi adulto, salvato dalle spire della mafia anche attrverso la lettura del vangelo e l'opera di alcuni amici impegnati nella difesa della legalità. Il messaggio era chiaro. La chiesa attraverso la predicazione della parola di Gesù può salvare non solo l'anima ma la vita di un uomo e ridargli la dignità di persona.

Questo ha disturbato qualcuno e la mattina del sabato santo, i poster sono stati strappati, lordati e segnati con una croce che richiamava i segni celtico-nazisti. A questo inquietante episodio sono seguiti altri fatti allarmanti: minacce e intimidazioni via e-mail e verbali, danneggiamento all'auto di una catechsta.

Potrebbero essere gesti isolati di un balordo in odore di filonazismo. Ma forse è il sintomo di qualcosaltro. A Modena si sta allargando pericolosamente la metastasi del cancro mafioso.

Un'altra lettura possibile. Nella nostra città qualche prete sta dando fastidio a un certo tipo di cattolicesimo non tradizionale ma tradizionalista, non cristiano ma di destra atea, che non vuole che gli uomini di chiesa prendano posizione, che escano dalla sagrestia e si interessino della cosa pubblica in difesa della legalità, di una rinnovata etica pubblica, dei più poveri.

Il parroco della parrocchia della Beata Vergine Addolorata, don Paolo Boschini, insieme ai parrocchiani da tempo percorre un cammino in questo senso, con incontri di personalità impegnate, dibattiti pubblici, iniziative a 'rischio'. E' una parrocchia aperta e accogliente verso gli stranieri e gli emarginati. Nella diocesi di Modena altri preti coraggiosi hanno preso posizioni e si sono schierati.

Un insegnamento chiaro. Quando la chiesa interviene politicamante e difende i suoi privilegi di scuola cattolica, della (sua) libertà religiosa, per esenzione di tasse, di richiesta di appoggio politico per i suoi valori cosidetti non negoziabili, non viene toccata nè perseguitata, ma vezzeggiata e aiutata e i 'suoi' preti vengono chiamati in televisione e intervistati sui giornali.

Ma se alcuni cattolici, preti, e qualche vescovo (non i vertici del vaticano) denunciano le ingiustizie, accusano di connivenza i poteri politici e finaziari con la mafia, si scandalizzano del comportamento immorale di premier e politici corrotti. O esprimono il proprio dissenso contro i bombardamenti libici, allora diventano gente di sinistra, addirittura comunisti, che va fatta tacere in nome della pace e della 'carità' tra i credenti.

Gli uomini che lottano in difesa degli ultimi della terra, spesso cristiani, in tutto il mondo vengono uccisi e sono accusati di comunismo. Atre chiese e altri cattolici possono essere perseguitati non proprio per questo, come alle volte sta succedendo, in Cina, Egitto, Pakistan ecc.

Purtroppo cadde in questo terribile equivoco anche il buon Wojtyla che il primo maggio viene fatto beato: perseguitò i teologi sud americani della teologia della liberazione, che difendevano i dannati della terra, forse togliendo incosapevolmente la protezione a don Romero che fu assassinato.

Don Helder Camara vescovo di Receife in Brasile diceva: "Se uno fa l'elemosina a un povero è un bravissimo cristiano, ma se dice al campesinos che deve lottare per avere la sua terra, lo accusano di essere comunista".

 

Bepe Manni

1 maggio 2011

 



Mercoledì 04 Maggio,2011 Ore: 15:38
 
 
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