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www.ildialogo.org "Il funerale laico",di Mario Mariotti

"Il funerale laico"

di Mario Mariotti

Per fortuna che quando la Parola di Dio diceva che se uno vede del negativo, e non ne prende le distanze denunciandolo, ebbene costui verrà caricato dello stesso peccato, per fortuna che la Parola stessa aveva voglia di scherzare! Se uno dovesse prenderla sul serio, e mi riferisco alla Chiesa cattolica pellegrina in Italia, ci sarebbe proprio da spararsi! Non prendendo le distanze dal puttanaio, si rischia, se la Parola non scherzava, di venir accusati di complicità e connivenza nei reati di favoreggiamento della prostituzione, di sospetto di connivenza con la mafia, di sospetto del reato di evasione fiscale, del sospetto di corruzione e concussione, della diffusione di quella cultura maligna del “Beati i ricchi“ che soffoca la possibilità della fraternità fra gli uomini e che rende l'etica e la gratuità della solidarietà e dell'amore degli inutili fossili da museo.
Molto meglio fare come Formigoni, il quale, alla faccia della comunione e della liberazione, convive beatamente col puttanaio, continua a mantenere nella sua squadra colei che lo ha informato delle condizioni flaccide del culo del bipede di Arcore, fa finta di credere che sia normale e fisiologico che una prostituta, che lo precederà nel Regno dei cieli, telefoni a Berlusca che una sua protetta é nei guai che lui la faccia liberare, e riconsegnare sempre ad una prostituta, per non creare un incidente diplomatico fra l'Italia e l'Egitto di Mubarak!
Lui e riuscito a selezionare fra gli enunciati del Vangelo quella che fa al caso suo, cioè il dovere di non giudicare per non essere giudicati, e facendo uso di questo messaggio che vorrebbe equiparare il meschino di Arcore all'adultera che rischiava il linciaggio da parte dei probiviri benpensanti al tempo di Gesu, riesce a compiere un'operazione meravigliosa: quella di ricoprire di dignità evangelica colui che materializza, in questo nostro schifoso tempo, sua santità sire mammona, di cui egli stesso, comunicato e liberato, é fedele e sorridente galoppino. Come si farebbe, dico io, a dare una prova più esplicita di questa, della strumentalizzazione maligna del Vangelo, e del fatto che i primi a non credere nella Parola sono proprio la gerarchia e Formigoni?
Come si fa, alla presenza di quel puttanaio che squalifica più coloro che continuano a dare fiducia al puttaniere di quanto squalifichi lo stesso puttaniere, a continuare a stare zitti? Può essere sufficiente un generico appello alla necessità di un più elevato grado di etica, da parte di tutti coloro
che rappresentano istituzionalmente il popolo italiano? Era necessario che qualcuno si chiedesse perché ci sono tante intercettazioni telefoniche, che violerebbero la privacy dei nostri governanti nel loro pio esercizio di volontari della Caritas, preoccupati delle sorti di povere ed innocenti fanciulle che sembra non abbiano dove posare il capo, assieme a quel 30% di giovani disoccupati che godono dei frutti della politica di colui che deve pensare, contemporaneamente, al bene comune ed al bene della propria azienda, in modo che i due beni convergano a vantaggio della seconda e di lui stesso, che si dichiara allergico al prendere residenza all'Ucciardone?
Come sanno bene tutti quelli che mi conoscono io me la prendo sempre con i preti, e penso che il parlar bene di loro costituisca un reato di cui rendere conto di fronte all'Altissimo, ma questa volta devo fare un'eccezione. Il mio amico Carlo, che ora non c'è più, dopo un'agonia di più di tre mesi, legato ad un letto, con l'ossigeno, nutrito artificialmente con una sonda dal naso allo stomaco, a filo di soffocamento per un tumore ai polmoni in fase terminale - e qui io mi chiedo se non é stato accanimento terapeutico il fargli vivere in questo modo gli ultimi tre mesi della sua vita - il mio amico Carlo, come dicevo, merita l'eccezione. Essendo, lui, uno che aveva il vizio di prendere sul serio la Parola, oltre a fare tutto il suo possibile per seguire fedelmente il Signore-Paradigma, si rendeva conto che la Chiesa prostituisce la Parola in religione; che é dal tempo di Costantino che vive in simbiosi con il potere, che é diventata essa stessa potere, muta di profezia, e collusa, non prendendone le distanze, con tutte le porcherie messe in atto dal potere stesso. Essendo stato isolato, per questa sua radicalità evangelica in uno sperduto paesino di montagna, in modo che non potesse dare danno alla pia opera di alienazione del prossimo messa in atto da tanti suoi confratelli, lui ci credeva nella Parola che dice che, se uno non prende le distanze dal negativo, verrà caricato per complicità ed assenso dello stesso negativo. Nel suo testamento spirituale aveva chiesto il funerale civile, il funerale laico, per dimostrare la necessita di prendere le distanze da quella chiesa che non crede alla Parola e non prende le distanze, oltre che dalla guerra, dagli armamenti, dagli eserciti; dalla Fede prostituita in religione, dal capitalismo, dal mercato, dalla competizione, oggi anche dal puttanaio.
La sua volontà é stata elusa e tradita, (funerale religioso col vescovo e 40 preti), ed il motivo del momento laico del funerale é stato tradotto nel messaggio che la Chiesa deve uscire dal sacro e stare in mezzo al popolo, in mezzo ai poveri, per aiutare i poveri; messaggio, questo, già più che importante nel quadro dell’alienazione relativa alla situazione di oggi, nella quale Cristo viene usato come sponsor di mammona. Il messaggio sulla necessità della presa di distanza da coloro che non prendono le distanze, ed usano Dio per il profitto, e traducono Cristo in religione, doveva essere più esplicito per essere più significativo, dato che era il più importante, il fondamentale; ma non é stato raccolto.
Dato che in una democrazia normale quando un lieder di un partito dà scandalo, viene sostituito da un altro che ha un comportamento etico, il fatto che i 315 deputati e senatori della maggioranza, e che PdL e Lega facciano quadrato in un modo più granitico di quello della mafia, che pure ha avuto i suoi Buscetta e Spatuzza, con il lieder che da scandalo, e soprattutto il fatto che la gerarchia o sussurri, o stia zitta, stanno a dimostrare la necessità, la fondatezza, l'ineludibilità del messaggio di Carlo. Lui è stato zittito in vita e in morte.
Quello che non può più fare lui, adesso dobbiamo farlo noi, perché il futuro da costruire, il Regno, passa per la denuncia degli scribi e dei farisei del nostro tempo, e per l'incarnazione di quella laicità etica di cui il Signore é paradigma, che si determina come cultura del necessario e comunismo con amore. Carlo, secondo me, attraverso la continua ricerca della Verità, intuiva che il Signore é laico, che é venuto per liberarci dalla religione, che noi siamo le mani dell'amore di Dio per noi. Quando io gli dicevo queste cose, mi sembrava di dirle per lui, leggevo questo nei suoi occhi. Voleva dare uno strattone, convertire la chiesa al Vangelo .... Ci lascia un bel po’ di lavoro da fare .....
Mario Mariotti


Sabato 19 Febbraio,2011 Ore: 17:50
 
 
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