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www.ildialogo.org ALLA CITTA' E ALLE ISTITUZIONI DI VITERBO.<br>UNA LETTERA APERTA,di Peppe Sini

ALLA CITTA' E ALLE ISTITUZIONI DI VITERBO.
UNA LETTERA APERTA

di Peppe Sini

Anche a Viterbo oggi dobbiamo contrastare la violenza nazista che torna.


Da anni proseguono a Viterbo gravi aggressioni fisiche da parte di gruppuscoli nazisti nei confronti di giovani e giovanissimi che da anni vivono nel terrore di essere vessati e picchiati fino al rischio della vita.

Trovo orribile e inammissibile che da anni giovani criminali che esplicitamente si proclamano neonazisti possano imperversare pressoche' impunemente in questa citta'.

Trovo orribile e inammissibile che per molti giovani e giovanissimi viterbesi si sia instaurato un vero e proprio stato di terrore, che inibisce loro la possibilita' di uscire di casa e camminare per le vie cittadine senza timore di essere aggrediti.

Trovo orribile e inammissibile che altri giovani siano stati a tal punto narcotizzati e sedotti da ideologie scellerate e genocide da divenire dei bruti e potenzialmente degli assassini: anche lo loro vite sono devastate, devastate dall'ideologia e dall'organizzazione e dalle pratiche naziste cui si sono prostituiti.

*

Io non credo che siano efficaci le vacue prediche infarcite di bolse tirate retoriche ne' le "punizioni esemplari" di un'amministrazione della giustizia dalla faccia feroce.

Ma credo che chi minaccia e terrorizza altre persone, o addirittura compie un pestaggio o un assalto armato (e sia pure armato di un sampietrino) e colpisce una persona con tale violenza da metterne in pericolo la vita stessa, ebbene, debba essere denunciato, processato e punito per questo come la legge stabilisce.

*

Chiedo quindi che le pubbliche autorita' che sono perfettamente al corrente di tale situazione intervengano a tutela della vita e dell'incolumita' fisica e psichica delle tante persone che sono state aggredite e minacciate e terrorizzate, ed intervengano anche per persuadere i giovani sedotti dal nazismo ed al nazismo prostituitisi a tornare alla civilta', all'umanita', all'unica umanita' di cui anch'essi fanno parte, di cui tutti noi esseri umani facciamo parte.

Intervengano quindi le istituzioni competenti per arrestare questa escalation di crimini. Intervengano per fermare la propaganda e l'azione nazista a Viterbo che si realizza con aggressioni ed intimidazioni in condizioni di sostanziale impunita'.

Intervengano per garantire il diritto alla vita, all'incolumita', alla civile convivenza per tutte le persone.

*

Ma non basta: chiedo anche che le istituzioni della citta' cessino di essere complici della cosiddetta "destra radicale" che consiste dei gruppi organizzati del nazismo che torna.

Cessino le istituzioni di mettere importanti spazi pubblici a disposizione di gruppi neonazisti che propagandano la violenza ed organizzano e scatenano gli squadristi.

Cessino le istituzioni di favoreggiare i gruppi nazisti.

*

Credo di poter dire queste cose mettendoci il peso del mio personale prestigio.

So che quando dicono queste cose coloro che sono corrivi alla violenza di altri gruppi politici o pseudopolitici le loro parole sono prive di credibilita' ed autorevolezza; e so che quando dicono queste cose organizzazioni che si fanno foraggiare dagli enti pubblici attraverso reticoli nepotistici o clientelari anche le loro parole sono prive di credibilita'; e so che quando dicono queste cose persone che usano la parola nello spazio pubblico a fini di carriera o vantaggio personale o di camarilla, senza esitare a mentire o mistificare laddove loro convenga, ebbene, anche le loro parole sono prive di credibilita'.

Non appartengo a queste tipologie: sono una persona amica della nonviolenza e ho dedicato l'intera mia vita a lottare contro il regime della sopraffazione e della corruzione, ed a recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno.

*

Mi aspetto una risposta dalla parte migliore della citta' e dalle persone migliori delle istituzioni.

Una risposta che consista nell'impegno comune a far cessare ogni complicita', ogni omerta', ogni sottovalutazione; nell'impegno comune a contrastare ogni violenza ed ogni intimidazione, ogni squadrismo ed ogni teppismo.

Una risposta che sconfigga il nazismo e restituisca la sicurezza e il diritto alla felicita' a tanti giovani e giovanissimi; una risposta che contribuisca anche a liberare dalla loro interiore schiavitu' al nazismo quegli stessi giovani che al nazismo si sono prostituiti perche' sedotti e ingannati da malfattori senza scrupoli.

*

Scrisse una volta Danilo Dolci: "Auschwitz sta figliando nel mondo. Non sentite l'odore del fumo?".

Anche a Viterbo oggi dobbiamo contrastare la violenza nazista che torna.

Peppe Sini, viterbese

Viterbo, 25 gennaio 2011

* * *

Breve notizia sull'estensore di questa lettera aperta

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio; nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani.



Marted́ 25 Gennaio,2011 Ore: 23:16
 
 
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