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www.ildialogo.org PUO’ GOVERNARE IL PAESE UN UOMO CON TANTI PROBLEMI CON LA GIUSTIZIA?,di Nino Lanzetta

 Berlusconi e la Giustizia:
PUO’ GOVERNARE IL PAESE UN UOMO CON TANTI PROBLEMI CON LA GIUSTIZIA?

di Nino Lanzetta

L’ultima tegola caduta sulla testa del Premier, ad appena un giorno dalla sentenza della Corte costituzionale che gli smontava, per la terza volta, la legge ad personam sul legittimo impedimento, gliel’ha scagliata la solita Procura di Milano. Stavolta l’accusa è grave ed infamante: concussione e favoreggiamento alla prostituzione minorile. E’ stato invitato a sottoporsi ad interrogatorio ed è stato chiesto di celebrare il processo con il rito immediato, che prevede, se accolto dal GIP, una definizione in tempi molto brevi e senza ulteriori prove, se non quelle già fornite. Suoi coimputati – con il rito normale - sono Lele Mora ed Emilio Fede. Il reato contestatogli riguarda Ruby, la ragazza allora minorenne, “ nipote di Mubarak” che, con le altre ragazze, meteorine, attricette, escort, e con il solito Apicella, allietavano le sue cene ad Arcore e nelle altre sue ville.
Berlusconi ritiene, e sbandiera ai quattro venti, di essere oggetto di persecuzione ed accanimento giudiziario, e sottoposto ad una campagna di delegittimazione, a seguito della sua discesa in politica, da parte di una magistratura politicizzata e “comunista”. Ritiene di non dover essere processato fin quando governa il Paese perchè eletto dal popolo. Nel frattempo mette in campo una serie di leggi ad personam, di scudi e di “lodi” che gli hanno permesso, fino ad ora, di sfuggire ai processi. In più ha sferrato, da anni, un attacco violentissimo contro il potere giudiziario che, insieme al legislativo e all’esecutivo, costituisce un architrave della democrazia liberale che, pertanto, viene messa in pericolo. La magistratura, e buona parte della popolazione italiana, ritengono, invece, che anche il Capo del governo debba essere sottoposto alle leggi che nessun popolo può ignorare o “imporre” di non applicare. Anzi ritiene che Cesare, proprio perché Cesare, debba essere al di sopra di ogni sospetto, e non darsi da fare, in tutti i modi e trascurando il resto, per allungare i tempi dei processi in modo da farli prescrivere.
In uno dei processi, che dovrebbe riprendere a breve, nel quale è accusato di corruzione, l’altro imputato, l’avv. Mills, è stato già ritenuto colpevole di corruzione con sentenza definitiva. Poiché la corruzione è un reato a “concorso necessario”, se il corrotto è già stato individuato e condannato anche il corruttore – reato per il quale è coimputato- è ormai accertato e la sentenza, pertanto, è già scritta, a meno di qualche impossibile miracolo! I suoi avvocati, che non sempre hanno saputo fare le ciambelle col buco, si stavano già dando da fare per escogitare altre trovate ed inghippi per arrivare anche qui alla prescrizione, quando è scoppiata l’ennesima grana. Ora bisogna cominciare daccapo e, magari, confezionare nuove leggi che il Parlamento non sembra in grado di approvare e demolire le ultime accuse che lo vedrebbero, licenzioso e benedicente, coinvolto in cene lussuriose e peccaminose, con corredo di canzoni, barzellette e bunga bunga. E la Boccassini, uno dei PM del nuovo processo, è un osso molto duro. Il guaio è che alcune di quelle ragazze, che partecipavano alle serate, ( e Ruby , nel caso concreto) erano minorenni. Perciò si è nuovamente messo in opera il Circo Barnum e il solito Capezzone ha iniziato lo spettacolo. Peccato che qualche primo attore, del calibro di Feltri, si stia tirando fuori. Resta sempre il nuovo eroe Sallusti, al quale si vanno aggiungendo i Signorini i Porro, e tutti ,ministri, e parlamentari nominati a recitare, con fervore e devozione, la parte imparata a memoria! Bisogna far capire agli italiani che l’indefesso statista ( che si paragona a De Gasperi !) e che lavora 25 ore al giorno, talvolta ha bisogno di innocenti divertimenti per ritemprare le membra e combattere la fatica e lo stress del governare e che, all’occorrenza, anche le leggi, per il bene della Nazione, dovrebbero essere modificate a favore dell’eletto dal popolo! Anzi si potrebbe fare una nuova legge che modificasse la maggiore età portandola a 16 anni e si potrebbe, perfino, aggiornare ai tempi moderni, allargandone i confini, lo stesso concetto di peccato! Del resto, nel passato, lo ha già fatto Semiramide, leggendaria e probabile regina babilonese, che Dante ricorda nel quinto canto dell’Inferno: “ A vizio di lussuria fu si rotta/ che libito fè licito in sua legge/ per torre il biasmo in che era condotta”.
NINO LANZETTA


Sabato 15 Gennaio,2011 Ore: 20:17
 
 
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