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www.ildialogo.org Milano-Bordighera-Roma: i corrotti ad alta velocità,di Paolo Farinella

Milano-Bordighera-Roma: i corrotti ad alta velocità

di Paolo Farinella

[pubblicato su la Repubblica/Il Lavoro (locale) domenica 25 giungo 2010, p. XVII con il titolo: «Dalla Madunnina a Bordighera gli ultimi giorni di un regime»]
Nell’ambito delle celebrazioni per il restauro delle guglie del duomo di Milano, superbo testimone dell’arte gotica e simbolo della onesta e laboriosa Milano, lunedì 19 luglio sono accaduti due fatti incresciosi che deturpano orrendamente sia l’ambito spirituale che quello  sociale. Per i 150 anni della Provincia, il presidente, Guido Podestà, ex dipendente di Berlusconi, ha inventato un «premio» da assegnare al capo perché [tralascio il resto per amore di patria]: «Statista di rara capacità, conduce con responsabilità e lucida consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi, che compongano una società solidale, fondata sull’amore, la tolleranza e il rispetto per la vita». Gli schiavi romani della Numidia erano «principi liberi» in costume da bagno di fronte a questo scendiletto prono raso-terra ad accogliere il sacro tacco rialzato.
La seconda ferale notizia: Berlusconi contribuisce al restauro delle guglie con un milione di euro  perché «la Madunnina mi ha protetto e salvato la vita», deviando il duomo in miniatura scagliatogli in faccia dal povero Tartaglia. Berlusconi come Wojtiła. Dubito che la «Madunnina» dalla guglia più alta, tutta presa dal non perdere l’equilibrio in quella scomodissima posizione, abbia avuto tempo e voglia di dirigere il traffico dei duomi volanti. Se doveva soccorrere qualcuno,  credo che l’Autrice del Magnificat fosse più propensa al povero malato che al volto incerottato finto e mascarato dell’altro. Spero che la «Reverenda Fabbrica» del duomo di Milano possa e sappia rifiutare questa «misera offerta» perché quel milione non è frutto di onesto lavoro, ma dell’attività di un presidente del consiglio che le indagini pregresse e quelle fresche di giornata descrivono al centro di un comitato di malaffare che sta percorrendo il Paese, isole comprese, alla velocità della luce e prego la Madunnina e, buon peso, anche la Madonna della Guardia, che liberi l’Italia da questa sciagura di Berlusconi che è peggio della peste.
Da Milano, dove la mafia ha messo le mani sull’Expò, altro centro di corruttela, la malavita è arrivata anche in Liguria, mettendo le mani sul comune di Bordighera, su cui abbiamo letto la limpida sintesi del prof. Vittorio Coletti nell’opinione del 18 luglio. Dicevano i romani: «Quale il  padre,  tali i figli». Scajola ha importato in Liguria il sistema corruttivo della peggiore DC, quella degli affaristi, clericali e avventurieri per sé e le rispettive famigliole, compresa quella dei mammasantissima. Cambiata casacca, è salito sulla corruzione pura di cui Berlusconi è sempre incinto, partorendo in continuazione «anime prave … ne le tenebre etterne» (Dante, Inf. III, 84-87) delle P2 e P3 e delle trame oscure. La simbiosi è così intima che l’uno non si accorge che gli pagano la casa e l’altro accusa la sinistra di avere lui un sottosegretario mafioso, Dell’Utri capo mandamento e Verdini macellaio di fiducia.
A nordest Bossi, il moralista della politica, quello della «Roma ladrona», dopo avere sostenuto il ladrocinio per eccellenza, consacra i figli a suoi successori naturali, nella pura tradizione mafiosa; a nordovest il prof. Enrico Musso, scampato pericolo per Genova, è l’unico che non si accorge di Scajola «che non si accorge»; che la mafia è di casa nella sua parte «liberale» [?] e che Berlusconi è sempre «in buona fede»: onore all’intelligenza! E’ il ritorno alla santa Russia: Berlusconi fratello gemello di Stalin. Il «piccolo padre» di Putin a 70 anni rendeva «l’umanità eternamente felice nella fraternità dell’amore», l’altro «il piccolo» tout-court «conduce il Paese verso un futuro di una società solidale, fondata sull’amore» che a sua volta si fonda sulla sentina, sulla corruzione, sui ricatti, sui dossier da Kgb/Cia e sulla faccia tosta. In altre parole: è l’inizio della fine e io ho il cronometro in mano.


Venerdì 30 Luglio,2010 Ore: 14:41
 
 
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